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Day porta il welfare nell’energia: un nuovo modello di benessere condiviso
Il welfare aziendale continua a evolversi, adattandosi ai bisogni reali delle persone e ai cambiamenti del nostro tempo. Day rimane al passo e amplia il suo orizzonte portando il welfare nel mondo dell’energia. È un passo che unisce innovazione e responsabilità: sostenere i dipendenti nel compiere scelte energetiche più consapevoli, contrastare la povertà energetica e contribuire alla transizione ecologica, generando valore per le persone, le imprese e le comunità locali.
- Dal welfare tradizionale al welfare energetico
- Il progetto pilota: la Comunità Energetica Rinnovabile WeVèz
- Un incontro per presentare il progetto
- Un welfare che guarda al futuro
Dal welfare tradizionale al welfare energetico
Negli ultimi anni l’energia è diventata un tema centrale nella vita di famiglie e imprese: una voce importante nei bilanci domestici e aziendali, ma anche una sfida che chiama tutti a essere più consapevoli. Mentre il governo ha reso possibile utilizzare i fringe benefit per il rimborso delle bollette domestiche, Day ha scelto di portare il welfare dentro una nuova dimensione: quella dell’energia condivisa.
Attraverso il portale Welfare di Day, le aziende possono consentire ai dipendenti di utilizzare il proprio credito welfare per fare parte della Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), reti locali in cui cittadini, imprese e istituzioni collaborano per produrre, condividere e consumare energia pulita. In questo processo Day agisce da facilitatore, costruendo connessioni tra persone e territorio e trasformando un benefit aziendale in un gesto concreto di sostenibilità.
Il progetto pilota: la Comunità Energetica Rinnovabile WeVèz
Tra le prime esperienze di questa evoluzione del welfare energetico c’è WeVèz, una Comunità Energetica Rinnovabile nata a San Lazzaro di Savena (Bologna) con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. L’impianto fotovoltaico della comunità produce energia rinnovabile sufficiente a coprire i consumi medi di circa 500 famiglie e 10 piccole imprese della zona, contribuendo in modo concreto alla transizione ecologica locale. Grazie all’accordo con Day, i lavoratori delle aziende del territorio possono utilizzare il proprio credito welfare per diventare soci della comunità e partecipare così al consumo condiviso di energia rinnovabile.
Ecco come funziona una CER: l’energia green prodotta dall’impianto di WeVèz viene immessa nella rete elettrica pubblica, dove si mescola a tutta l’energia in circolazione. La condivisione è virtuale: non esiste un collegamento fisico tra l’impianto e le abitazioni o le imprese, ma un abbinamento orario tra la produzione e i consumi registrato dai contatori. Quando la produzione dell’impianto e i consumi dei membri della comunità avvengono nello stesso momento, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) calcola la cosiddetta energia condivisa – il valore minimo tra l’energia prodotta e quella consumata dai soci – e riconosce un incentivo economico alla comunità per aver generato e utilizzato energia verde a livello locale.
Su questa quota maturano incentivi statali di durata ventennale, che la comunità incassa e redistribuisce ai propri membri secondo regole trasparenti. Il beneficio, quindi, non arriva come sconto diretto in bolletta, ma attraverso il valore economico generato dalla condivisione dell’energia. Nel caso di WeVèz, questi incentivi vengono trasformati in buoni acquisto spendibili presso supermercati, negozi e servizi della zona. È un modello di economia circolare territoriale: l’energia del sole diventa spesa locale, e la spesa locale sostiene chi vive e lavora nel territorio. In questo modo, il valore economico e sociale rimane all’interno della comunità, rafforzando la rete di relazioni tra persone, imprese e istituzioni.
Un incontro per presentare il progetto
Il 27 novembre alle 16.30, alla Mediateca di San Lazzaro di Savena (BO), si terrà l’incontro “Comunità Energetiche per le imprese. Il futuro del welfare e del bilancio di sostenibilità“, promosso da Day insieme a WeVèz e ai partner del territorio. Un’occasione per approfondire come le CER possano diventare un nuovo strumento di welfare aziendale, capace di coniugare sostenibilità e benessere delle persone.
Tra i relatori, Paolo Benfenati, presidente di WeVèz, e Paolo Gardenghi, responsabile Area Welfare di Day, porteranno l’esperienza della collaborazione tra le due realtà. A seguire, una tavola rotonda con rappresentanti del mondo cooperativo, bancario e imprenditoriale per discutere le opportunità delle CER e le nuove forme di collaborazione tra aziende e territorio. Il confronto sarà aperto alle domande del pubblico: un momento per chiarire come funzionano le comunità energetiche e come aderire concretamente.
Un welfare che guarda al futuro
Il welfare energetico rappresenta per Day una nuova frontiera, perfettamente coerente con la sua missione di Società Benefit: creare valore economico, sociale e ambientale attraverso la propria attività. Significa mettere in relazione imprese, persone e comunità locali, rafforzando quel tessuto di solidarietà e responsabilità condivisa che è alla base di un welfare moderno.
Per le imprese, aderire a una CER significa poter misurare con precisione la quota di energia rinnovabile condivisa e le tonnellate di CO₂ evitate: dati concreti da riportare nei bilanci di sostenibilità secondo gli standard ESG. Allo stesso tempo, partecipare a un patto locale tra cittadini, cooperative e amministrazioni rafforza la reputazione aziendale e il legame con la comunità.
In questa direzione si inserisce anche la collaborazione con Billding, la start-up che aiuta famiglie e PMI a individuare e mantenere nel tempo le tariffe energetiche più vantaggiose, rendendo il risparmio più accessibile e consapevole. Il welfare energetico è, in fondo, un modo concreto per dimostrare che sostenibilità e benessere non sono concetti astratti, ma gesti e scelte quotidiane che migliorano la vita delle persone e del territorio.