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packaging sostenibile
Settembre 22, 2025
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Packaging sostenibile e abitudini anti-spreco nelle scelte quotidiane

Ogni giorno, quasi senza pensarci, facciamo delle scelte che hanno un impatto sull’ambiente: un acquisto al supermercato, un detersivo da ricomprare, un imballaggio che finisce nella spazzatura. In ognuno di questi gesti c’è spazio per una decisione diversa, più consapevole e più sostenibile. Oggi abbiamo a disposizione tante soluzioni per ridurre gli sprechi nella vita quotidiana, piccole grandi scelte che ci permettono di lasciare un’impronta più leggera sul pianeta. Packaging che non pesa sull’ambiente Ricaricare invece di buttare: la logica del refill Tecnologia al servizio dell’anti-spreco: il packaging intelligente L'impegno di Day: soluzioni concrete per un consumo più consapevole Il cambiamento parte dalle abitudini Packaging che non pesa sull’ambiente Uno degli ambiti in cui queste scelte si notano di più è il packaging. Oggi sempre più prodotti arrivano confezionati con materiali compostabili o biodegradabili, pensati per decomporsi in poco tempo senza lasciare dietro di sé alcun rifiuto. Ci sono poi tantissimi tipi di confezioni realizzate con materiali riciclati o riciclabili, che dimostrano come sia possibile e conveniente dare una seconda vita agli imballaggi. Ci sono anche idee più originali, come il packaging edibile, cioè imballaggi fatti con ingredienti naturali come alghe o amidi vegetali: per esempio delle stoviglie usa e getta che una volta usate si possono addirittura mangiare! In tutti questi casi, l’obiettivo è sempre quello: ridurre l’impatto ambientale del contenitore senza compromettere la qualità del contenuto. Ricaricare invece di buttare: la logica del refill Un altro modo sempre più diffuso per ridurre gli sprechi è quello della ricarica. Invece di comprare ogni volta un contenitore nuovo, possiamo scegliere prodotti che si possono ricaricare. Questa abitudine è molto diffusa soprattutto nei settori dei detersivi e della cosmesi, ma si sta espandendo anche ad altri ambiti. Nei supermercati del Nord Europa, ad esempio, è normale trovare il refill anche per i cereali da colazione, il cibo per gli animali o altri alimenti secchi, che si possono acquistare a peso. Le ricariche di solito sono più concentrate o hanno formati più leggeri e spesso si trovano in negozi con dispenser sfusi. Così si produce meno plastica, si occupa meno spazio durante il trasporto e si riduce notevolmente la quantità complessiva di rifiuti. Tecnologia al servizio dell’anti-spreco: il packaging intelligente Anche la tecnologia sta offrendo strumenti preziosi per ridurre lo spreco, in particolare nel settore alimentare. Alcune confezioni sono oggi dotate di etichette intelligenti che cambiano colore in base allo stato di conservazione del prodotto. Altre hanno QR code che permettono di vedere tutte le informazioni sulla provenienza, sulla tracciabilità e su come conservare al meglio il prodotto.  Esistono persino imballaggi "attivi", capaci di assorbire ossigeno o umidità per far durare di più gli alimenti. Grazie a queste soluzioni innovative, evitiamo di buttare via cibo ancora buono solo perché sembra “vecchio” o vicino alla scadenza. L'impegno di Day: soluzioni concrete per un consumo più consapevole Anche Day, da sempre attenta alla sostenibilità, ha deciso di fare la sua parte per aiutare persone e aziende a scegliere comportamenti più responsabili. Il primo passo è stato realizzare tutte le sue card elettroniche in plastica riciclata al 100%. A questo si aggiunge la dematerializzazione: i servizi digitali hanno via via sostituito i supporti fisici, rendendo tutto più semplice per chi li usa e più leggero per l’ambiente. Grazie a iniziative come Last Minute Sotto Casa e My Food Hero, Day contribuisce anche a combattere lo spreco alimentare. Questi strumenti digitali aiutano negozi e supermercati a tenere sotto controllo le scadenze dei prodotti in vendita. Quando il sistema individua articoli vicini alla scadenza, genera automaticamente un volantino digitale inviato a chi abita in zona. Così, le persone scoprono che vicino a casa ci sono prodotti ancora buoni, disponibili a prezzi scontati. In questo modo si riducono gli sprechi, si sostiene il commercio locale e si crea un circolo virtuoso che unisce convenienza e consapevolezza. Il cambiamento parte dalle abitudini La sostenibilità è un percorso fatto di tante piccole decisioni. Preferire una ricarica a un flacone nuovo, scegliere un prodotto dall’imballaggio più leggero, fare attenzione alle date di scadenza o usare servizi che aiutano a salvare ciò che altrimenti finirebbe sprecato: sono gesti semplici, alla portata di tutti. Consumare meglio vuol dire anche vivere meglio.
Riciccami un mozzicone di sigaretta che si trasforma in un fiore
Settembre 11, 2025
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Un filtro alla volta: la scelta sostenibile di Day con #RICiCCAMI

Ogni anno, in Italia, finiscono a terra circa 14 miliardi di mozziconi di sigaretta. Si tratta di uno dei rifiuti più inquinanti al mondo: difficili da degradare, pieni di sostanze tossiche che contaminano acqua, suolo e aria. Un singolo mozzicone può impiegare oltre 10 anni per decomporsi e inquinare fino a 1.000 litri d’acqua. Di fronte a questi numeri, è chiaro come anche un gesto all’apparenza piccolo – come non gettare una sigaretta a terra – possa fare la differenza. Da questa consapevolezza nasce #RICiCCAMI, la campagna ideata da Human Maple, prima realtà in Italia capace di riciclare davvero i filtri delle sigarette e trasformarli in qualcosa di utile. Cos’è #RICiCCAMI Il progetto unisce praticità e consapevolezza. Grazie a una rete di posacenere intelligenti e ben riconoscibili, i mozziconi vengono raccolti e avviati a un processo che li trasforma in nuove risorse sostenibili, secondo i principi dell’economia circolare. La campagna si accompagna ad attività di sensibilizzazione, gadget green – come i portachiavi realizzati con i filtri riciclati – e giornate dedicate, pensate per coinvolgere attivamente cittadini e aziende. I benefici non sono solo ambientali: l’obiettivo è anche educare alla responsabilità civica, migliorare il decoro urbano e ridurre i costi di pulizia e gestione dei rifiuti. L’impegno di Day: un gesto concreto a beneficio della collettività Day ha scelto di aderire alla campagna #RICiCCAMI installando uno dei posaceneri Human Maple in uno spazio condominiale condiviso della propria sede aziendale. Una scelta che non si limita alla cura del proprio ambiente di lavoro, ma che punta a creare un impatto positivo anche per chi condivide quello spazio, coinvolgendo dipendenti, visitatori e altre realtà della zona. Dice in proposito il Presidente e AD Marc Buisson: "In Day abbiamo avviato un'iniziativa concreta per il riciclo dei mozziconi di sigaretta, in piena coerenza con il nostro spirito cooperativo. Abbiamo scelto di collaborare con una startup innovativa – sostenuta da Reseau Entreprendre, che ho l'onore di presiedere dal 2017 – capace di trasformare una criticità ambientale in un’opportunità sostenibile. Questa giovane impresa, già molto apprezzata per il suo approccio pionieristico, è riuscita a far riconoscere i mozziconi come rifiuto plastico e li raccoglie tramite dispositivi moderni e interattivi che mantengono gli spazi più puliti. Il materiale recuperato viene poi riciclato e riutilizzato, ad esempio per l’imbottitura di piumini e giacche. Con questa collaborazione, Day contribuisce con entusiasmo alla crescita di una startup eco-responsabile, proteggendo al tempo stesso il pianeta". Marco Boccia, co-fondatore e amministratore di Human Maple, commenta: “Con #RICiCCAMI vogliamo mostrare come anche un gesto semplice, come il corretto smaltimento di un mozzicone, possa diventare parte di un cambiamento più grande. Ogni filtro che raccogliamo non è solo un rifiuto sottratto all’ambiente, ma una risorsa che, attraverso il nostro processo, torna a nuova vita. La collaborazione con Day per noi rappresenta un segnale importante: significa che le aziende possono essere protagoniste di un’economia circolare che unisce innovazione, responsabilità sociale e attenzione al territorio. Crediamo che sia proprio dalla somma di tanti piccoli gesti, moltiplicati in rete, che si possa generare un impatto ambientale e culturale significativo.” [gallery link="file" size="medium" columns="2" ids="45551,45412"] Come Società Benefit, Day ha integrato nel proprio statuto obiettivi di beneficio comune legati alla sostenibilità ambientale, sociale e alla creazione di valore per la comunità. Questo impegno si concretizza ogni giorno: dalla riduzione degli impatti ambientali interni alle campagne di sensibilizzazione, fino alla selezione di partner e fornitori che condividono i principi ESG. L’adesione a #RICiCCAMI va in questa direzione. È un piccolo gesto che può generare un cambiamento reale, se fatto con coerenza, responsabilità – e insieme a chi ci sta intorno.
World Clean Up Day 2025 - Rifiuti tessili moda sostenibile riciclo dei vestiti
Settembre 08, 2025
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Un vestito alla volta: ridurre i rifiuti tessili e promuovere la moda circolare

Ogni anno, milioni di tonnellate di vestiti finiscono in discarica o vengono inceneriti, contribuendo a un problema sempre più urgente: quello dei rifiuti tessili. Dietro ogni capo d’abbigliamento c’è un costo ambientale nascosto, fatto di consumo di acqua, emissioni di CO₂ e uso di risorse non rinnovabili. Per produrre una maglietta di cotone servono circa 2.700 litri d’acqua – l’equivalente di ciò che una persona beve in quasi 3 anni! Per cosa poi? Gran parte di questi capi viene indossata pochissime volte, se non mai. Fast fashion: quando la moda diventa usa e getta World Clean Up Day 2025: un'occasione per pulire, riusare, rigenerare L'impegno di Day: dare nuova vita ai vestiti usati Sostenibilità e solidarietà: le altre iniziative di Day Fast fashion: quando la moda diventa usa e getta Al centro di questo problema c’è la fast fashion, un modello produttivo che negli ultimi vent’anni ha trasformato il modo in cui consumiamo abbigliamento: collezioni nuove ogni mese, prezzi bassissimi, qualità scadente. Il risultato è un consumo compulsivo che genera quantità enormi di rifiuti tessili. I vestiti non sono più dei beni durevoli, ma articoli usa e getta, difficili da riciclare e spesso inutilizzabili dopo pochi lavaggi. Questo sistema impatta gravemente sull’ambiente e su chi produce. La maggior parte della fast fashion nasce in Paesi con normative deboli in materia di lavoro e sicurezza: condizioni precarie, salari bassissimi, diritti ridotti al minimo. E se guardiamo da vicino i materiali, scopriamo che in una semplice t-shirt c’è più petrolio che cotone: le fibre sintetiche come il poliestere, sono praticamente plastica da indossare. Come se non bastasse questi capi, prodotti a basso costo a migliaia di km di distanza, devono poi essere trasportati, impacchettati e spediti in tutto il mondo, spesso singolarmente, in un sistema di spedizioni continue dall’impronta di carbonio incalcolabile. Un circolo vizioso alimentato dalle piattaforme online, dove si compra tutto con pochi clic e pochissimi euro, senza riflettere su cosa c’è dietro quel prezzo così basso. World Clean Up Day 2025: un’occasione per pulire, riusare, rigenerare Il 20 settembre si celebra il World Clean Up Day, la più grande azione civica mondiale dedicata alla pulizia e alla rigenerazione del nostro pianeta. In Italia, l’iniziativa è coordinata da “Let's Do It! Italy”, parte del movimento globale “Let’s Do It World”, attivo in oltre 190 Paesi. Quest’anno, la campagna italiana punta i riflettori sulla riduzione dei rifiuti tessili e sulla promozione della moda circolare, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, aziende e istituzioni sull’impatto ambientale dell’industria dell’abbigliamento. Il messaggio è chiaro: raccogliere i rifiuti non basta, serve cambiare le abitudini che li generano. Attorno al World Clean Up Day, a fine settembre prende forma una settimana di azioni diffuse, in cui ognuno può fare la propria parte: organizzando o aderendo a eventi locali, raccolte, giornate di pulizia nei quartieri o nelle scuole, oppure semplicemente scegliendo di consumare in modo più consapevole. Anche un gesto semplice – donare un vestito, ripararlo, evitare un acquisto impulsivo – può fare la differenza. L’impegno di Day: dare nuova vita ai vestiti usati Anche Day aderisce e partecipa alle iniziative del World Clean Up Day 2025 con un’azione concreta, semplice e ad alto impatto: nei giorni dal 20 al 27 settembre, i dipendenti potranno portare in azienda i capi di abbigliamento che non usano più, contribuendo attivamente alla riduzione dei rifiuti tessili. I vestiti raccolti saranno affidati all’associazione Re-Use With Love, nata a Bologna nel 2010 e oggi composta da oltre cento volontarie. L’associazione si occupa di raccogliere, selezionare e valorizzare i vestiti usati, trasformandoli in strumenti di solidarietà. Una parte viene venduta nei mercatini vintage solidali, devolvendo il ricavato a progetti dedicati a bambini e famiglie in difficoltà. Altri capi, invece, vengono donati direttamente a chi ne ha bisogno, grazie a una rete di enti e associazioni locali. I vestiti rovinati o non più utilizzabili trovano nuova vita nel laboratorio creativo, dove vengono trasformati in oggetti artigianali, decorativi o funzionali, seguendo i principi dell’economia circolare. Così, ogni indumento raccolto diventa un gesto di cura, sostenibilità e inclusione. Sostenibilità e solidarietà: le altre iniziative di Day Questa iniziativa si inserisce nel percorso di Day come Società Benefit, impegnata a generare un impatto positivo sull’ambiente, sul territorio e sul benessere delle persone. Tra i suoi obiettivi di beneficio comune c’è la promozione di comportamenti sostenibili e responsabili, che si traducono in scelte e azioni concrete, come dare nuova vita a un vestito per ridurre l’impatto ambientale e valorizzare risorse già esistenti. L’impegno di Day si manifesta anche attraverso altri progetti, come il sostegno a Equi-libristi, biblioteca itinerante che fa circolare gratuitamente libri usati, salvandoli dal macero e promuovendo la cultura, e la collaborazione con Last Minute Sotto Casa, un servizio che aiuta a combattere lo spreco alimentare segnalando offerte su prodotti prossimi alla scadenza nei supermercati. Un approccio integrato che coniuga sostenibilità, cultura e solidarietà, riflettendo i valori di responsabilità sociale e ambientale che guidano l’azienda.
inquinamento digitale e pulizia dispositivi
Settembre 01, 2025
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Inquinamento digitale: cosa significa e come possiamo ridurlo

Puliamo le spiagge, le città, i parchi. Ma chi pulisce il nostro mondo digitale? In un’epoca in cui tutto sembra dematerializzato, dal lavoro agli archivi fotografici, potremmo pensare che la tecnologia sia leggera e completamente sostenibile. Non è così: ogni e-mail conservata inutilmente, ogni file dimenticato nel cloud, ogni app scaricata e poi abbandonata, contribuisce ad alimentare dei data-center energivori, magari basati su fonti fossili… Questa "spazzatura digitale" è una nuova forma di inquinamento, silenziosa ma concreta, che cresce di pari passo con la nostra attività on line quotidiana. L'intelligenza artificiale e l'impatto dei dati La settimana della pulizia: anche il digitale conta Scelte consapevoli anche nel digitale Il benessere digitale è anche ecologico L’intelligenza artificiale e l’impatto dei dati La questione si complica con l’ascesa dell’intelligenza artificiale. Dietro ai servizi che utilizziamo ogni giorno – dai chatbot agli assistenti vocali, dai suggerimenti automatici delle piattaforme ai traduttori online – si nasconde l’impiego di quantità enormi di energia e risorse computazionali. L’addestramento di un singolo modello linguistico avanzato può richiedere centinaia di ore di calcolo su server potentissimi, con conseguente consumo energetico. Alcuni studi stimano che per allenare un grande modello si possano generare emissioni di CO₂ pari a quelle prodotte da 5 automobili in tutto il loro ciclo di vita... Questo prima ancora che il modello venga messo in funzione e usato quotidianamente da milioni di utenti! Una volta attivi, poi, questi sistemi devono essere costantemente aggiornati, mantenuti e "serviti" da infrastrutture che operano senza sosta. Tutto questo contribuisce a rendere l’intelligenza artificiale un’innovazione sì potentissima, ma anche ad alto impatto ambientale. Parlare di sostenibilità digitale oggi significa anche fare i conti con questo nuovo scenario: l’IA può offrire soluzioni importanti in ambito climatico ed energetico, ma la sua crescita deve essere accompagnata da un uso etico, trasparente e responsabile delle risorse. La settimana della pulizia: anche il digitale conta Il 20 settembre ricorre il World Clean Up Day che apre un’intera settimana dedicata alle grandi pulizie, in senso stretto e lato. Un’occasione perfetta per estendere il concetto di pulizia anche fuori dal perimetro materiale degli spazi fisici e degli oggetti, fino al nostro mondo digitale! Durante quella settimana, Day rilancia – a tutti quanti, ma in primis ai suoi dipendenti – l’invito a fare ordine nei propri spazi virtuali oltre che in quelli reali! Svuotare le cartelle, eliminare file superflui, selezionare gli allegati pesanti e cancellare i doppioni, disiscriversi da newsletter inutili o app mai usate non è solo una questione di ordine: è un gesto concreto per ridurre l’energia consumata dai server e alleggerire così il nostro impatto ambientale. Scelte consapevoli anche nel digitale Pulire è solo l’inizio: possiamo fare di più, possiamo rigenerare! Non è detto che ogni volta che un dispositivo rallenta dobbiamo sostituirlo subito. A volte basta una riparazione, un aggiornamento, o magari scegliere un modello ricondizionato invece di comprarne uno nuovo. È un modo per allungare la vita delle cose e ridurre gli sprechi. Coltivare questa mentalità – quella della riparazione, del riuso, della durata – vuol dire anche andare contro l’idea che tutto debba essere sempre nuovo, sempre più veloce, e che ciò che è un po’ vecchio non valga più nulla. Spesso, i nostri dispositivi possono durare molto più a lungo di quanto pensiamo. Basta cambiare sguardo. Lo stesso vale per il modo in cui usiamo internet. Anche online possiamo compiere scelte più sostenibili: per esempio, preferire servizi che si affidano a fonti rinnovabili, oppure installare estensioni che ci mostrano quanta energia consumiamo mentre navighiamo. Alcuni strumenti arrivano perfino a stimare quanta CO₂ generiamo semplicemente guardando un video o leggendo una pagina. Sono piccoli gesti, ma aprono gli occhi: ci fanno capire che ogni clic ha un peso, e che anche nel digitale possiamo alleggerire il nostro impatto, a partire da scelte semplici e quotidiane. Il benessere digitale è anche ecologico Infine, c’è una forma di inquinamento più impalpabile e meno misurabile, che riguarda noi stessi: la sovrastimolazione mentale causata dall’essere sempre connessi. Il digitale, quando diventa eccessivo, oltre all’energia elettrica assorbe anche la nostra attenzione. Ci affatica e ci disconnette dal presente. Parlare di digital detox è una pratica di benessere. Ridurre il tempo trascorso davanti agli schermi, fare delle pause attive, stabilire dei momenti della giornata senza notifiche e connessione continua, significa restituire valore alla nostra presenza mentale e fisica. È dimostrato che disconnettersi, anche solo un’ora al giorno, ha effetti benefici sulla concentrazione, sulla qualità del sonno e sullo stress. E ha appunto anche un risvolto ecologico: meno tempo on line significa meno energia consumata, meno dati scambiati, meno server attivi per soddisfare le nostre richieste continue. Recuperare un equilibrio tra on line e off line è un modo per prenderci cura di noi stessi e del pianeta!
problemi accesso e funzionamento app day errore
Agosto 21, 2025
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Problemi ad accedere alla app Buoni Day? Ecco come risolvere

Buone notizie per gli utenti dei servizi Day! Che si tratti di buoni pasto, buoni acquisto Cadhoc o servizi di Welfare, ora puoi gestire tutto comodamente con l'app Buoni Day e il sito utilizzatori.day.it. Se sei già registrato alla piattaforma, non occorre una nuova registrazione per utilizzare l'app: puoi accedere con le stesse credenziali. Se non sei ancora registrato, puoi farlo subito in pochi passaggi: basta scaricare l'app dagli store o accedere al portale. Scarica qui App Buoni Day per iOS Scarica qui App Buoni Day per Android Per proteggere ancora di più il tuo Account Day sia su App che su Portale ti raccomandiamo di attivare il Riconoscimento Biometrico (gestito dal tuo modello di smartphone) e la doppia autenticazione con SMS. Se la app non funziona, hai difficoltà ad accedere o a configurare l'accesso biometrico, verifica innanzi tutto di aver inserito correttamente username e password. È una raccomandazione pedante, ma capita spesso che per un carattere maiuscolo/minuscolo o per uno spazio in più digitato, il sistema non riconosca i dati di login. Sei sicuro che non sia questo il problema? Allora puoi provare a sottoporre la questione all’assistente virtuale che risponde 24 ore su 24 ed è addestrato per risolvere le problematiche più comuni. Basta cliccare su avvia la chat, l’icona dei messaggi in basso a destra (nella app è lampeggiante e la raggiungi entrando nel fumetto con i tre puntini in alto a sinistra). Hai bisogno di assistenza tecnica? Se l'app ti dà un errore o ti serve aiuto per la configurazione, puoi compilare il form a questo link, specificando marca e modello del dispositivo, la versione del sistema operativo installato (se la conosci) e allegando le screenshot delle schermate di errore che ricevi. La tua segnalazione sarà presa in carico da un nostro tecnico. Altrimenti puoi contattare telefonicamente l’Assistenza dedicata, c’è un numero verde per ogni prodotto, tutti attivi dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30: Buono pasto: 051 21 06 509 Buono Acquisto Cadhoc: 051 21 06 750 Welfare: 051 21 06 750