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Agenda 2030: il piano dell’ONU per un mondo migliore
Nel settembre 2015, i leader di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia, hanno adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: un piano d’azione globale nato per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, migliorare la vita delle persone e proteggere il pianeta. Questo documento ha segnato un punto di svolta nel modo in cui affrontiamo le grandi sfide del nostro tempo, riconoscendo che il modello di sviluppo tradizionale – spesso basato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e su profonde disuguaglianze sociali – non è più sostenibile. L’idea alla base è semplice, ma ambiziosa: soddisfare i bisogni del presente senza compromettere quelli delle generazioni future. Per riuscirci è necessario agire contemporaneamente su tre grandi fronti: ambiente, economia e società.
- 17 Obiettivi per un futuro più equo e sostenibile
- L’Italia e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
- Bilancio a metà percorso: progressi, ritardi e sfide globali
- L’impegno concreto di Day: responsabilità e impatto positivo
- Un cambiamento possibile se agiamo insieme
17 Obiettivi per un futuro più equo e sostenibile
Il cuore dell’Agenda è costituito da 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (o SDGs, Sustainable Development Goals), articolati in 169 traguardi da raggiungere entro il 2030. Questi obiettivi coprono una vasta gamma di temi, tra cui la lotta alla povertà e alla fame, l’accesso all’istruzione e alla salute, l’uguaglianza di genere, l’energia pulita, l’innovazione, la giustizia sociale, la protezione dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico. Ciò che rende questi obiettivi innovativi è la loro visione interconnessa: ogni traguardo è legato agli altri e nessuna sfida può essere risolta in modo isolato. Ad esempio, non si può parlare di salute senza considerare l’accesso all’acqua pulita o di crescita economica senza tener conto della sostenibilità ambientale. L’Agenda vale per tutti i Paesi, ricchi e poveri, e coinvolge governi, imprese, enti locali, scuole, associazioni e cittadini.
L’Italia e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
Ogni paese ha il compito di tradurre gli obiettivi dell’Agenda 2030 in politiche concrete. In Italia, questa responsabilità è affidata alla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che coordina le azioni di governo, regioni, comuni e società civile. Questo approccio si integra con strumenti fondamentali come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Piano per la Transizione Ecologica, creando sinergie tra innovazione, inclusione sociale e tutela ambientale. Anche il mondo imprenditoriale e il terzo settore sono chiamati a dare un contributo attivo, perché solo attraverso la collaborazione di tutti gli attori della società è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati.
Bilancio a metà percorso: progressi, ritardi e sfide globali
A quasi dieci anni dalla sua adozione, il bilancio dell’Agenda 2030 mostra luci e ombre. A livello globale, si registrano alcuni progressi significativi: la mortalità infantile è in calo, l’accesso all’acqua potabile è migliorato, le fonti di energia rinnovabile sono aumentate e la povertà estrema si è ridotta. Anche in Italia ci sono stati miglioramenti in diversi ambiti, come salute, alimentazione sostenibile, educazione, uguaglianza di genere, innovazione, consumo responsabile e azioni contro il cambiamento climatico. Ma restano ancora delle gravi criticità: in molte aree il divario sociale si amplia, la povertà cresce, l’accesso alle risorse idriche non è equo e la tutela degli ecosistemi è ancora troppo debole. La pandemia di COVID-19 e le crisi geopolitiche degli ultimi anni hanno rallentato molti progressi, rendendo ancora più urgente un’azione condivisa e coordinata.
L’impegno concreto di Day: responsabilità e impatto positivo
Day ha scelto di fare propria la visione dell’Agenda 2030, trasformandola in un impegno concreto attraverso un modello d’impresa responsabile. Nel 2023 è diventata Società Benefit: un tipo di azienda che, oltre agli obiettivi economici, persegue finalità di beneficio comune, con l’obiettivo di generare impatti positivi sulle persone, sulle comunità e sull’ambiente. In questa prospettiva, Day ha individuato nove Obiettivi di Sviluppo Sostenibile su cui concentrarsi in modo diretto:
- Parità di genere (obiettivo 5)
- Lavoro dignitoso e crescita economica (obiettivo 8)
- Imprese, innovazione e infrastrutture (obiettivo 9)
- Ridurre le diseguaglianze (obiettivo 10)
- Città e comunità sostenibili (obiettivo 11)
- Consumo e produzione
responsabili (obiettivo 12) - Lotta contro il cambiamento climatico (obiettivo 13)
- Vita sulla terra (obiettivo 15)
- Partnership per gli obiettivi (obiettivo 17)
Day traduce questi impegni in azioni concrete: con il welfare aziendale contribuisce al benessere dei lavoratori e al loro equilibrio tra vita professionale e privata. Promuove una sana alimentazione grazie alla propria rete territoriale di affiliati e favorisce l’inclusione sociale attraverso servizi digitali che raggiungono anche le fasce più fragili della popolazione. E poi investe nella democratizzazione della cultura, sostenendo progetti che rendono accessibili arte e conoscenza a chi ha meno opportunità. Come Società Benefit, Day è tenuta a rendere conto del proprio operato in modo trasparente: ogni anno pubblica una Relazione d’Impatto che documenta risultati e iniziative in ambito ambientale, sociale ed economico. Questo processo è supervisionato da un Responsabile dell’Impatto, una figura indipendente incaricata di garantire che la strategia aziendale resti coerente con gli obiettivi di beneficio comune.
Un cambiamento possibile, se agiamo insieme
L’Agenda 2030 è più di un insieme di buoni propositi: è una guida concreta per affrontare sfide globali attraverso azioni locali. Ci ricorda che ogni gesto conta, dalle scelte politiche ai comportamenti quotidiani, e che il futuro dipende da una responsabilità condivisa. Nessuno si salva da solo: solo con la collaborazione tra governi, imprese e cittadini possiamo provare a costruire un mondo più giusto, sicuro e sostenibile. Il percorso è complicato, ma è una grande opportunità per ripensare il nostro modo di vivere e di collaborare.