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Giugno 23, 2025
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Dialoghi con Rudy Bandiera sul lavoro che cambia
Da qualche tempo, Day ha avviato una collaborazione con Rudy Bandiera. Rudy si occupa da anni di comunicazione digitale e divulgazione: è autore di libri, formatore, creator e ha una lunga esperienza come speaker in contesti aziendali, istituzionali e accademici. Il suo stile è diretto, concreto e mai accademico, con l’obiettivo di rendere semplici e accessibili temi complessi legati alla tecnologia, al lavoro e alla cultura digitale.
Insieme stiamo realizzando una serie di video pensati per i social, sia per i suoi canali che per i canali Day, in cui affrontiamo in modo chiaro e coinvolgente alcuni temi che ci stanno a cuore: il benessere delle persone, la cultura d’impresa, la sostenibilità, il valore del tempo. L’idea è raccontare meglio quello che facciamo e stimolare qualche riflessione in più su come sta cambiando – o dovrebbe cambiare – il modo di vivere il lavoro.
Di seguito una carrellata di tutti i video e gli argomenti trattati, in aggiornamento:
Il tempo come vero valore nel lavoro
Costruire una cultura d'impresa più umana e sostenibile
La felicità dei dipendenti passa anche dal Welfare aziendale
L'attenzione al cibo: un approccio consapevole e quotidiano
Sostenibilità: un concetto antico e sempre attuale
Welfare aziendale: origine, evoluzione e significato
Il tempo come vero valore nel lavoro
Cosa rende davvero prezioso il lavoro? A volte non è lo stipendio, né il ruolo, né la passione: è il tempo — quello che possiamo gestire e che ci fa sentire liberi. In questo video Rudy Bandiera riflette proprio sul valore del tempo e su cosa significhi prendersi cura delle persone in azienda, anche attraverso strumenti semplici come i Buoni Acquisto Cadhoc. Non solo un premio, ma un modo per riconoscere ciò che conta fuori dall’ufficio: un libro da leggere nel weekend, l’attrezzatura per quella passione che ci fa stare bene, un pieno di carburante per una gita fuori porta…
E per te, quanto conta la libertà di gestire il tuo tempo?
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Costruire una cultura d’impresa più umana e sostenibile
Oggi si parla molto di welfare, sostenibilità e benessere sul lavoro, ma non sempre questi temi trovano una reale e misurabile applicazione. In questo video, Rudy Bandiera approfondisce l’importanza di costruire una cultura d’impresa consapevole e partecipata, presentando UpDa[y]te, il nuovo spazio editoriale di Day dedicato ai clienti, pensato per condividere idee, storie e buone pratiche volte a trasformare il mondo del lavoro in un ambiente più sano, giusto e umano.
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L’attenzione al cibo: un approccio consapevole e quotidiano
La cura per ciò che mangiamo è un tema antico che continua a influenzare la nostra vita quotidiana. Rudy Bandiera racconta la sua colazione abituale — latte senza lattosio, crusca naturale e miele a chilometro zero — un piccolo gesto che riflette un approccio consapevole al cibo, come già spiegava Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana. Day, attraverso i suoi servizi di buoni pasto, si impegna a incoraggiare scelte alimentari sane e sostenibili, aiutando le persone a portare in tavola pasti bilanciati, nutrienti e di qualità, in pausa pranzo e non solo.
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Sostenibilità: un concetto antico e sempre attuale
La sostenibilità non riguarda solo la tutela dell’ambiente, ma un impegno più ampio che coinvolge anche il modo in cui viviamo e lavoriamo. Rudy Bandiera ricorda come già ai tempi di Pericle, nell’antica Grecia, fosse chiaro il valore di lasciare un’eredità migliore alle generazioni future. Day supporta questa visione attraverso i suoi servizi, promuovendo scelte sostenibili e responsabili nelle aziende e nelle persone.
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Welfare aziendale: origine, evoluzione e significato
Il welfare aziendale è un tema molto discusso, ma conoscerne le origini e il vero significato aiuta a comprenderne l’importanza. Rudy Bandiera ci accompagna in un viaggio che parte dalla Rivoluzione Industriale, per mostrare come e perché il welfare sia diventato un elemento fondamentale per le aziende e i lavoratori. Day supporta questa cultura offrendo strumenti concreti per migliorare il benessere in azienda.
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Giugno 16, 2025
News
Osservatorio BenEssere Felicità 2025: com’è il mondo del lavoro italiano?
Giunto alla quinta edizione, l'Osservatorio BenEssere Felicità — promosso dall’Associazione Ricerca Felicità — analizza il benessere percepito dai lavoratori italiani. L’indagine, condotta su un campione eterogeneo per età, professione e territorio, fotografa il rapporto tra vita personale e lavoro. L’edizione 2025 ha esteso il focus a temi come emozioni sul lavoro, soft skill, inclusione, tecnologia e, per la prima volta, welfare aziendale. È stata proprio la partnership tecnica con Day a favorire l’attenzione su questo tema. I risultati, presentati in primavera per la Giornata Mondiale della Felicità, mostrano che ambienti di lavoro orientati alla felicità portano vantaggi concreti: più produttività e collaborazione, meno assenteismo e costi sanitari.
La felicità sul lavoro uno sguardo ai dati
Il ruolo del welfare aziendale nella felicità organizzativa
Metodologia e campione: un'indagine nazionale
La felicità sul lavoro: uno sguardo ai dati
I risultati di quest’anno delineano un quadro chiaro del benessere dei lavoratori italiani. La felicità media si attesta a 3,09 su 5, con differenze di genere in calo rispetto agli anni precedenti. A livello generazionale emerge una “campana inversa”: i più felici sono Gen Z e Baby Boomers, mentre Gen X e Millennials mostrano i livelli più bassi, probabilmente a causa delle pressioni dell’età di mezzo tra responsabilità e stabilità economica. Il lavoro resta un fattore chiave nella percezione di felicità: autonomi e giovani, spesso legati a modelli più flessibili, dichiarano un maggiore benessere. Un dato sorprende: sempre più persone si sentono “più felici degli altri”, nonostante i social tendano a farci sentire in difetto. Un segnale positivo, che parla di maggiore consapevolezza e capacità di tenere a bada le pressioni esterne.
Le competenze soft e trasversali — come gestione dello stress, problem solving, comunicazione, autoconsapevolezza, equilibrio psicofisico e lavoro di squadra — restano fondamentali per stare bene, dentro e fuori dal lavoro. Non sono abilità a sé stanti, ma un insieme collegato che funziona solo se c’è una buona formazione. L’analisi delle emozioni collegate al lavoro rivela anche dei segnali di malessere diffuso: molti si sentono stressati e poco valorizzati. In particolare, il bisogno di riconoscimento emerge come il più sentito e meno soddisfatto.
Anche il rapporto con la tecnologia è complesso: da un lato c’è fiducia nell’AI per migliorare produttività ed efficienza, dall’altro emergono confusione e poca consapevolezza. Il rischio? Usare strumenti digitali senza considerare l’impatto umano.
Il ruolo del welfare aziendale nella felicità organizzativa
Uno dei dati più rilevanti dell’edizione 2025 riguarda il welfare aziendale, considerato da 6 lavoratori su 10 un elemento centrale per la felicità sul lavoro. Tra le soluzioni più apprezzate ci sono le piattaforme welfare e i buoni pasto (entrambi al 52%), seguiti da buoni acquisto (34%) e carburante (31%). I servizi più desiderati sono formazione (84,8%), attività fitness (79,5%), cultura (75,9%) e supporto psicologico (70,1%).
La ricerca fa emergere però anche un certo disincanto: il welfare aziendale rischia di essere caricato di aspettative troppo alte, soprattutto se paragonato alle risorse del welfare pubblico (3 miliardi contro 650 nel 2022). Curiosamente, chi lo considera più determinante per la felicità vive spesso in aree dove è poco diffuso — segno che, dove c’è, viene talvolta dato per scontato.
Secondo Mariacristina Bertolini, Vicepresidente e DG di Day, serve una nuova grammatica del welfare: non solo benefici materiali, ma risposte concrete ai bisogni delle persone — come supporto alla genitorialità, smart working e valorizzazione dell’unicità. Solo un welfare evoluto e strutturato, capace di accompagnare le persone lungo le fasi della vita, può contribuire davvero alla felicità in azienda.
Metodologia e Campione: un’indagine nazionale
L’Osservatorio BenEssere Felicità è il primo strumento italiano che misura la felicità tra i lavoratori. L’indagine annuale coinvolge un campione rappresentativo di 1.000 lavoratori, dipendenti e autonomi, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il campione è bilanciato per area geografica, genere, generazione, istruzione e reddito, per riflettere la forza lavoro italiana di circa 26-27 milioni di persone. I dati vengono raccolti tramite interviste web (CAWI) su vari dispositivi, affiancate da focus group qualitativi per approfondire emozioni e percezioni sul lavoro e la vita quotidiana. Questo approccio misto garantisce risultati affidabili, che mostrano una correlazione positiva tra felicità e fattori come performance, salute, creatività e collaborazione. L’Osservatorio è promosso dall’Associazione Ricerca Felicità, fondata da Sandro Formica, Elga Corricelli e Elisabetta Dallavalle.
I risultati dell’Osservatorio BenEssere Felicità 2025 evidenziano quanto lavoro, competenze trasversali, tecnologia e welfare aziendale influenzino la felicità e il benessere. Integrati in modo consapevole, questi fattori migliorano la vita lavorativa. Le aziende che investono nel benessere organizzativo ottengono dipendenti più soddisfatti e migliori performance.

Giugno 09, 2025
News
Più sicuri nel digitale: perché proteggere i propri dati è una priorità
Viviamo in un’epoca in cui quasi tutto passa dal digitale: online lavoriamo, facciamo acquisti, gestiamo i nostri soldi e restiamo in contatto con amici e familiari. Il digitale ci semplifica la vita, è vero, ma comporta anche il rischio che i nostri dati personali e sensibili finiscano nelle mani sbagliate! Attacchi informatici, furti di identità, phishing e accessi non autorizzati sono minacce all’ordine del giorno. Ecco perché è importante diventare più consapevoli e adottare alcune semplici abitudini che possono davvero fare la differenza per proteggerci online.
Piccole abitudini, grande sicurezza: le buone pratiche digitali
Proteggersi online non vuol dire diventare esperti di informatica. Bastano poche attenzioni quotidiane per aumentare di molto la propria sicurezza digitale. Ecco qualche consiglio utile:
Cambia spesso le password e usane sempre di diverse per ogni servizio: sì, può sembrare noioso, ma è una delle prime difese contro chi prova a entrare nei tuoi account.
Scegli password robuste: evita nomi comuni, date di nascita o sequenze troppo facili. Una buona password mescola lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli.
Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA): aggiunge un livello di protezione extra, con un secondo passaggio (come un codice via SMS o una notifica su app) oltre alla password. Con la doppia verifica, puoi davvero sentirti più al sicuro.
Non condividere mai le tue password: soprattutto via e-mail o chat. Sono canali facilmente intercettabili e non sai mai dove possono finire.
Aggiorna dispositivi e app. Parola d’ordine: aggiorna tutto, sempre! Gli aggiornamenti sistemano spesso falle di sicurezza importanti.
Occhio ai link sospetti: se ricevi messaggi strani o offerte “troppo belle per essere vere”, meglio non cliccare. Il phishing è ancora tra le truffe più comuni.
L’impegno di Day per la tua sicurezza
Da sempre, Day prende molto sul serio la sicurezza digitale dei propri utenti. Per questo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sulle buone pratiche online e ha messo in campo strumenti concreti per proteggere al meglio tutti i suoi servizi.
Tra i più importanti ci sono le funzionalità di autenticazione multifattoriale (MFA), attivabili sia sull’app che dal sito. In pratica, oggi puoi contare su due opzioni semplici ma efficaci:
Riconoscimento biometrico (Face ID o impronta digitale), per accedere all’app in modo veloce e sicuro.
Codice via SMS, che puoi attivare dal tuo profilo per mettere al sicuro anche l’accesso dal portale.
Attivarle è facilissimo: ti basta aprire l’App Buoni Up Day, entrare nella sezione "Sicurezza" del tuo profilo e seguire i passaggi. Un piccolo gesto che fa una grande differenza.
Day continua a investire in soluzioni che uniscono innovazione, semplicità d’uso e protezione, con l’obiettivo di offrire a ogni utente la massima tranquillità. Perché la sicurezza dei tuoi dati è anche una nostra responsabilità.
Hai bisogno di una mano? L’Assistente Virtuale Day è sempre attivo e pronto a darti supporto.
Sono un dipendente enel, e siamo alle solite con la vostra carta buoni pasto, questa è la seconda volta che la cambiate, come al solito carta non valida con un residuo di 12 buoni, non è possibile che date un servizio che non funziona, lunedì farò un’ameil presso la mia azienda, ma spero lunedì di contattare un responsabile.