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Buoni pasto aziendali: perché darli ai dipendenti e quali sono i vantaggi per tutti
I buoni pasto sono uno dei benefit più apprezzati da lavoratori e aziende perché offrono ad entrambi numerosi vantaggi. Ecco quali sono.
I buoni pasto rappresentano uno degli strumenti di welfare aziendale più diffusi. Sono infatti moltissime le imprese che scelgono di offrirli ai propri dipendenti in sostituzione del servizio di mensa.
Perché un’azienda dovrebbe scegliere uno strumento di questo tipo, invece di rimborsare i pasti in busta paga o distribuire un corrispettivo in denaro in contanti ogni giorno? Quali vantaggi comporta per l’impresa offrire questo servizio ai propri dipendenti?
Chiariamo il funzionamento dei buoni pasto e i vantaggi normativi di cui beneficiano dipendenti e imprese, anche alla luce del Decreto n° 122 del 2017, che ne ha modificato i criteri di utilizzo.
- Chi ha diritto ai buoni pasto?
- Utilizzo dei buoni pasto: come funziona il servizio sostitutivo di mensa
- Tutti i vantaggi per dipendenti e aziende
- Ordinare buoni pasto online? Con Day Shop bastano 4 passaggi!
Chi ha diritto ai buoni pasto?
Iniziamo col dire che le aziende non sono obbligate a offrire i buoni pasto ai dipendenti, a meno che tale benefit non sia compreso nei contratti collettivi di categoria.
Fatta questa precisazione, vediamo quali lavoratori possono usufruire di questa agevolazione: possono ricevere i buoni pasto tutti i lavoratori subordinati che ricevano una busta paga, sia che il loro contratto sia a tempo indeterminato, determinato, part-time o di natura atipica.
Ogni lavoratore ha diritto a un buono pasto al giorno per ogni giorno effettivamente lavorato, anche in smart working.
Utilizzo dei buoni pasto: come funziona il servizio sostitutivo di mensa?
Utilizzare i buoni pasto è davvero molto semplice. Specialmente se si dispone di buoni pasto elettronici, che possono essere gestiti direttamente dalla app Buoni Up Day.
Ogni mese il dipendente riceve un numero di buoni pasto pari al numero di giornate lavorative effettuate nel mese precedente.
Il lavoratore può utilizzare i buoni pasto presso gli esercizi convenzionati, che li accettano come forma di pagamento per pasti pronti o generi alimentari. Il buono va utilizzato per intero e non dà diritto a resto.
Secondo la normativa vigente ogni lavoratore può cumulare fino a un massimo di 8 buoni al giorno.
Tutti i vantaggi per dipendenti e aziende
I buoni pasto vengono solitamente erogati dalle aziende che non dispongono di una mensa interna, tanto da essere considerati un vero e proprio servizio sostitutivo. Non sono però l’unica alternativa: esistono anche il rimborso delle spese per i pasti in busta paga e l’indennità sostitutiva di mensa. Tuttavia, queste opzioni sono spesso trascurate, perché meno vantaggiose sia per le imprese che per i lavoratori, che generalmente preferiscono i buoni pasto.
Ma quali sono i motivi per cui i buoni pasto riscuotono tanto successo? Ecco i principali:
- sostegno al reddito familiare
- tassazione agevolata
- aumento del potere d’acquisto
- deducibilità per le aziende
- risparmio concreto.
Sostegno al reddito familiare
Il buono pasto è un servizio sostitutivo di mensa che rappresenta un sostegno importante al reddito familiare senza che l’azienda incorra in spese accessorie troppo esose. Grazie ad esso, i lavoratori che devono consumare i propri pasti fuori casa per lavoro possono risparmiare sulle spese sostenute per l’acquisto di cibo e destinare maggiori risorse al budget familiare.
Tassazione agevolata
La nuova normativa in materia di buoni pasto (Legge di Bilancio 2020) ha stabilito che i ticket siano esenti da tassazione se il loro valore facciale non supera i 4 euro per i buoni cartacei e gli 8 euro per i buoni elettronici.
Ciò significa che questo particolare servizio sostitutivo di mensa non concorre a determinare il reddito da lavoro dipendente e non è soggetto al versamento dei contributi. Nel caso un lavoratore riceva dei buoni pasto di importo superiore l’eccedenza viene tassata a norma di legge.
Aumento del potere d’acquisto
Se l’indennità sostitutiva di mensa viene erogata in busta paga, è interamente tassata e soggetta a contributi, perché rientra nel reddito da lavoro dipendente. Di conseguenza, una parte dell’importo viene trattenuta sotto forma di imposte e oneri previdenziali.
I buoni pasto, invece, non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non sono soggetti né a tasse né a contributi. Il loro valore resta quindi interamente disponibile per il lavoratore.
Deducibilità per le aziende
Un’azienda che sceglie di acquistare buoni pasto per i propri dipendenti ha il vantaggio di fornire un servizio che è totalmente deducibile e risparmiare, quindi, sui costi di gestione del personale. L’unico onere che deve sostenere è l’IVA agevolata al 4%, che è detraibile per intero (l’aliquota IVA è al 10% se ad acquistare i buoni pasto sono liberi professionisti, titolari d’azienda e soci, imprese individuali).
Le agevolazioni fiscali per le aziende, però, non si fermano alla detraibilità dell’IVA. Le imprese possono dedurre dalle tasse l’intero importo speso per l’acquisto dei buoni pasto ai dipendenti. I casi in cui è ammessa questa agevolazione sono due:
- se l’azienda eroga i buoni pasto per rispettare i vincoli del contratto collettivo di settore;
- quando un’impresa decide di erogare i buoni su base volontaria alla totalità dei dipendenti o a una categoria omogenea di lavoratori.
Ecco alcuni dei riferimenti normativi che regolamentano l’esenzione dalla tassazione dei buoni pasto:
- DL 112/2008, art. 83, comma 28 bis, per aliquota IVA agevolata al 4%;
- Circolare Ministeriale 6/E del 3/3/2009, legge per la deducibilità;
- legge 133/2008, che modifica l’art. 19 bis 1 del DPR 633/72 dal 1/9/2008 per la detraibilità dell’IVA anche sui buoni pasto elettronici.
Risparmio concreto
Sul sito ufficiale Day è disponibile uno strumento di simulazione che consente di confrontare in modo semplice e chiaro il costo dei buoni pasto rispetto al rimborso in busta paga, in base al numero di dipendenti e al valore erogato.
Grazie a questo confronto, è possibile vedere concretamente quanto risparmia l’azienda e quanto riceve effettivamente il lavoratore, evidenziando i vantaggi fiscali e contributivi legati all’uso dei buoni pasto rispetto all’erogazione in denaro. Puoi fare la simulazione direttamente online, al link disponibile sul sito Day.
Per dare un’idea: su un buono da 8 euro, il costo annuo per l’azienda può ridursi di oltre 1.000 euro a dipendente rispetto all’equivalente in busta paga, con il lavoratore che ottiene un valore pieno, senza decurtazioni.
Tutto questo è gestibile in modo semplice e veloce attraverso il portale dedicato alle aziende, dove in pochi passaggi è possibile ordinare, monitorare e amministrare le soluzioni Day in completa autonomia.
Come puoi vedere, buoni pasto rappresentano la soluzione ideale per erogare degli incentivi ai collaboratori senza che queste agevolazioni pesino troppo sulle casse dell’azienda.