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Marzo 25, 2020
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Up Day e Fondazione Policlinico Sant’Orsola #piùfortiINSIEME

Oggi parliamo di una bellissima collaborazione solidale nata tra Up Day e il policlinico Sant'Orsola di Bologna, che ha permesso di supportare il personale sanitario in questo periodo di emergenza. Quando a febbraio sono state chiuse le scuole, il personale sanitario ha cominciato ad avere problemi nella copertura dei turni perché non tutti avevano la possibilità di lasciare i figli con qualcuno che li accudisse. Allora la Fondazione del Policlinico Sant’Orsola ha stabilito di contribuire alla soluzione del problema mettendo a disposizione delle baby-sitter, grazie anche alla disponibilità economica derivata dal successo della campagna di raccolta fondi denominata #piùfortiINSIEME. Ma come organizzare questo servizio? Dove reperire le baby-sitter? Marc Buisson, che fa parte del consiglio di amministrazione della Fondazione, ed è presidente di Up DAY ha capito subito che Day avrebbe potuto essere d’aiuto ed ha attivato l’ufficio che si occupa di welfare aziendale. In pochi giorni è stato preparato un Piano di Welfare per supportare e dare sollievo al personale che era sempre più sotto pressione per far fronte all’emergenza sanitaria. L’attenzione si è presto estesa dalla soluzione per le baby-sitter a tutta una serie di servizi che DayWelfare poteva rendere disponibili per alleviare il carico familiare del personale sanitario ed armonizzare gli impegni in ospedale con la vita in famiglia. Oltre alle baby-sitter, sono state quindi rese disponibili badanti per la cura di familiari anziani, colf per il riordino e le pulizie della casa ed educatrici professionali per aiutare i ragazzi a studiare e ad affrontare con maggiore sicurezza questa particolare esperienza di domiciliazione “forzata”. Una piattaforma web per il personale sanitario È stata attivata una piattaforma web per il personale sanitario che ha aderito all’iniziativa (nel frattempo estesa agli altri ospedali della città) con la possibilità di comprare voucher corrispondenti a pacchetti di ore di baby-sitter, educatori, badanti e colf. In alternativa, a coloro che impiegavano già dei collaboratori di fiducia è stata data la possibilità, sempre mediante la piattaforma DayWelfare, di chiedere il rimborso della loro retribuzione. Per ulteriore agevolazione è stato fornito un tutorial per regolarizzare i collaboratori familiari mediante il Libretto Famiglia da aprire presso il sito web dell’INPS. Gli uffici INPS della città metropolitana di Bologna hanno reso disponibile un indirizzo mail dedicato per dare sollecita risposta ad eventuali richieste di chiarimento. Inoltre, sono state stipulate convenzioni specifiche con ACLI Bologna ed ASSOCAAF. Ogni aderente all’iniziativa iscritto in piattaforma ha a disposizione 1000 euro per i voucher e/o i rimborsi. Ad oggi hanno aderito più di 600 operatori sanitari. È stato fatto anche molto altro Una delle principali problematiche emerse è stata quella degli alloggi. Alcuni tra i sanitari che abitano fuori Bologna perdono troppo tempo per tornare a casa, altri sono stati assunti per affrontare l’emergenza ed in questo momento non riescono a trovare alloggio in città; altri ancora, pur abitando in città, preferiscono non rientrare a casa tra un turno e l’altro. Allora si è reso necessario trovare soluzioni abitative. DAY ha dato il suo contributo attivando i propri partner specializzati nella ricezione alberghiera ma poi il problema si è risolto grazie all’intervento del Comune e di Federalberghi per cui ad oggi, grazie a Fondazione, è stato possibile alloggiare più di 125 persone. Servizio di “time saving” Infine, grazie alla collaborazione con Genius4U, DAY ha messo in campo un servizio di “time saving” (altrimenti conosciuto anche come "maggiordomo aziendale") presso un nostro presidio fisso che si trova nell’aula A del Padiglione 2 del Policlinico Sant’Orsola. Grazie a questo servizio il personale sanitario potrà: Ricevere la spesa direttamente presso il Policlinico (questo è un servizio particolarmente importante perché in questo momento le piattaforme della grande distribuzione organizzata hanno tempi lunghissimi per la consegna a domicilio); Avere a disposizione un pasto completo preparato da CAMST da portare a casa a fine turno; Farsi consegnare i pacchi presso il nostro presidio; Usufruire di un servizio di ritiro e consegna di lavanderia e stireria; Chiedere l’intervento a domicilio di artigiani per piccole riparazioni e manutenzioni domestiche (idraulico, elettricista, ecc.); Demandare al maggiordomo aziendale il disbrigo delle proprie pratiche in posta, in banca, ecc.; Chiedere l’aiuto del maggiordomo aziendale per portare l’auto a sostituire gli penumatici o in officina per tagliandi e riparazioni o all’autolavaggio. Tutto questo a titolo totalmente gratuito: né Day, né i partner coinvolti guadagneranno alcunché da questa iniziativa e ciò nonostante, tutti hanno dato il massimo per offrire il meglio in pochissimo tempo. Un lavoro straordinario è stato fatto da tutte le funzioni aziendali che in Day si sono attivate con convinzione e determinazione, dimostrando ancora una volta tanta solidarietà e sensibilità per i valori ed i principi che sono alla base del benessere delle persone che lavorano e dei loro familiari che li aspettano a casa.
Il personale di Up Day in prima linea in smart working
Marzo 18, 2020
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Up Day è sempre ogni giorno con te in smart working

Anche in questo delicato momento di emergenza sanitaria Up Day continua ad essere presente, in ottemperanza alle norme del Dpcm, attuando lo smart working per tutte le sue risorse. #sempreognigiornoconte il nuovo hashtag riaggiornato per l'occasione. In un momento così complicato, decidere di rispettare le regole per tutelare la salute di tutti è stato un atto doveroso ma non scontato. In queste giornate in cui l’emergenza coronavirus ci costringe a restare tra le mura domestiche, il lavoro da casa connessi alla propria azienda è una grande opportunità per non permettere l’arresto dell’economia e soprattutto è un toccasana per tenere la mente impegnata e proseguire nella quotidianità con un grado di apparente normalità. Up Day ha da tempo introdotto lo smart working Già da più di anno Up Day ha introdotto lo smart working, consentendo ai propri dipendenti che ne avessero i requisiti, di lavorare da casa dimostrando così di essere un’azienda all’avanguardia che si prende cura delle sue risorse. Negli ultimi tempi il tema dello “smart working” è stato ampiamente trattato e uno dei pochi aspetti positivi di questo periodo è sicuramente quello di poterne dimostrarne la sua efficacia. Ma facciamo un piccolo passo indietro.. cosa si intende precisamente per Smart Working? Cosa si intende per smart working? Il termine “Smart Working“ può essere tradotto dall’inglese con molteplici definizioni: lavoro flessibile, snello, agile. Si tratta di un approccio che prevede la possibilità di lavorare da remoto senza per forza doversi recare presso un luogo di lavoro e di gestire in autonomia gli strumenti di lavoro e soprattutto gli orari. Tutto questo si traduce con la diminuzione di ore perse nel traffico al mattino e alla sera, meno stress e di conseguenza un aumento della produttività ( questo periodo è un’occasione per testarla ) . E’ proprio per tutti questi fattori che lo smart working in questi ultimi anni è entrato a far parte delle diverse soluzioni proposte nei piani di welfare aziendale: concedere ai propri collaboratori la possibilità di gestire con maggiore autonomia tempi e spazi di lavoro. Quali i benefici Promuovendo lo smart working in azienda si possono avere due conseguenze positive: da un lato, si fornisce un "benefit" in un piano integrato di welfare aziendale aumentando la qualità reale e percepita del lavoro e, dall'altro, si aumenta la produttività e di conseguenza la redditività dell’azienda in un’ottima di conciliazione vita-lavoro. In un’intervista sul settimanale F , Arianna Visentini esperta di welfare aziendale e autrice del libro “Smart Working mai più senza” , spiega bene cosa si intende per smart working. Dice l’autrice: «E' una soluzione organizzativa che consente di scegliere il luogo e l'orario in cui lavorare, con l'obiettivo di essere più efficienti. Il lavoro in smart concilia meglio i tempi della vita delle persone e contemporaneamente ne migliora la produttività. A fronte di un leggero aumento dei consumi domestici come luce e gas, lo smart working fa risparmiare su tante voci. Dalle spese di viaggio, ai costi dell'accudimento dei figli e degli anziani. Evita di acquistare pasti pronti, abbatte costi di abbigliamento e lavanderia dal momento che non bisogna vestirsi di tutto punto ogni mattina. Poi ci sono i risparmi di tempo. Abbiamo calcolato che con il lavoro agile guadagniamo circa 90 minuti al giorno, che è la media italiana del tempo impiegato tra raggiungere l'ufficio e tornare a casa. Chi usa lo smart working dedica metà di questo "tempo recuperato" alla famiglia o a se stesso e un quarto lo reinveste nel lavoro, Inoltre, diminuiscono le assenze per permessi o malattie. Siamo più concentrati e produttivi, ci focalizziamo meglio sui compiti da svolgere e impariamo a operare per obiettivi. In ufficio l'impegno si calcola spesso in base al timbro del cartellino». Possibili controindicazioni Allo stesso tempo un suggerimento ci arriva anche da Marco Vitello, professore di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni alla Sapienza di Roma che spiega invece come lo smart working vada bene se dosato e strategico: «Il lavoro in smart working se è dosato, per esempio un giorno o due a settimana, e strategico può essere utile. Tuttavia, estenderlo come prassi abituale non giova alle persone e alla qualità della prestazione: il team e la squadra stimolano le risposte migliori e ci permettono di vedere un problema da altri punti di vista». Quale miglior occasione quindi questa per dimostrarne i suoi benefici? E soprattutto oltre che testarne l’efficacia in termini di produttività avremo una sorta di risposta in termini di prassi abituale, anche se in condizioni fuori dall’ordinario. Sarà sicuramente necessaria molta pianificazione, in quanto non tutti erano preparati a questo cambio strutturale così repentino. Staremo a vedere. Nel frattempo ci auguriamo che questa emergenza rientri al più presto e di poterci vedere e lavorare anche a stretto contatto quanto prima.  
Gennaio 14, 2020
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Anti spreco alimentare: la app Last Minute Sotto Casa riparte da Bologna

Il 13 gennaio a Bologna è stata presentata l’applicazione Last Minute Sotto Casa, una soluzione efficace ed innovativa per la lotta allo spreco alimentare. Evento di Lancio Il progetto di LMSC e in generale il tema dello spreco alimentare, sono stati affrontati in un incontro a cui hanno presenziato: il nostro presidente Marc Buisson, il fondatore della App LMSC Francesco Ardito, il presidente dei Supermercati Sigma ed ECU Donatella Prampolini, Domenico Canzoniero di Green Retail Expo, Lucia Marciante docente dell’Università di Bologna e Sara Roversi fondatrice del Future Food Institute. La app di Last Minute Sotto Casa Last Minute Sotto Casa fa parte delle offerte proposte da Up Day e consente ai negozi con prodotti alimentari in prossimità di scadenza di informare con immediatezza i cittadini nelle vicinanze, dell’opportunità di acquisto a prezzi scontati anche oltre il 50% Anti Spreco Alimentare Un’idea Win-Win-Win che permette ad oggi nelle città di Bologna e Reggio Emilia di non buttare ogni mese nella spazzatura quasi una tonnellata di prodotto alimentare, consentendo inoltre ai cittadini un risparmio quotidiano che va dai 150 ai 250 euro. Con LMSC vincono tutti! Il negoziante evita di gettare prodotti ancora vendibili, il cliente ha l’occasione di risparmiare ma soprattutto vince il Pianeta! Facile da utilizzare LMSC è anche semplicità: è infatti sufficiente che l’esercente fotografi il codice a barre dell’articolo che, grazie ad un database prodotti GS1 Integrato nell’app, carica automaticamente l’immagine e tutte le informazioni relative al prodotto in offerta. Dove trovare i prodotti Oggi LMSC è presente nei piccoli esercizi, bar ristoranti, ma anche nella grande distribuzione grazie alla partnership con i supermercati Sigma ed UCU nell’area di Bologna e Reggio Emilia. A breve altre importanti catene di supermercati in tutta l’Emilia Romagna aderiranno al progetto [caption id="attachment_17997" align="alignright" width="300"] Da sinistra: Francesco Ardito, Marc Buisson,Sara Roversi e Donatella Prampolini[/caption] Manifesto No Food Waste Al termine dell’evento è stato presentato e firmato il No Food Waste Manifesto che contiene le 5 R contro lo spreco alimentare – Reimpara, Riduci, Riutilizza, Rigenera. Il Manifesto è stato elaborato da Last Minute Sotto Casa con il contributo di Future Food Institute che ha collaborato al lancio della app.
LMSC LastMinuteSottoCasa
Giugno 19, 2019
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I supermercati SIGMA e ECU nel network Last Minute Sotto Casa

Last Minute Sotto Casa, piattaforma digitale improntata al contrasto dello spreco alimentare, da inizio 2019 supportata da un importante gruppo internazionale come Up Day, si apre alla grande distribuzione. Il Gruppo Realco – con i supermercati SIGMA e ECU nell’area di Bologna e Reggio Emilia - sarà il primo in Italia ad adottare la sua innovativa soluzione di gestione delle eccedenze alimentari, mirando a raggiungere l’ambizioso obiettivo “spreco zero”. Il progetto LMSC, pluripremiato a livello nazionale e internazionale e concepito inizialmente per rivolgersi ai piccoli esercenti, si evolve con un’ottimizzazione pensata per soddisfare appieno le esigenze dei supermercati, rinnovandosi anche dal punto di vista tecnologico con una nuova App. Donatella Prampolini, Presidente Realco e FIDA Confcommercio, ha dichiarato: “Realco, che da poco ha approvato il proprio piano di sviluppo aziendale, particolarmente attento alla sostenibilità ambientale ed alla responsabilità sociale, ha sposato immediatamente l’idea di adottare LMSC. La nostra presenza capillare sui territori di riferimento, permetterà ai consumatori di soddisfare i propri bisogni aiutando l’ambiente e combattendo in maniera concreta gli sprechi alimentari”. Marc Buisson, A.D. e Presidente di Day ha dichiarato: “Dal momento dell’acquisizione della startup LMSC, con un occhio sempre attento verso i piccoli esercizi di prossimità, abbiamo investito per ottimizzare l’App al fine di renderla ancor più vicina alle esigenze dei supermercati, che sempre più dimostrano attenzione nei confronti di una proposta di consumo etico e consapevole. Il nostro Head Office italiano è situato a Bologna e siamo felici che un gruppo importante come Realco, fortemente presente sul territorio dell’Emilia Romagna, abbia deciso, primo in Italia, di adottare LMSC come soluzione innovativa per gestire in modo intelligente le eventuali eccedenze alimentari”. Grazie a questo progetto, la preesistente collaborazione tra i mondi Realco, Up Day e FIDA Confcommercio sarà sicuramente rafforzata, aprendo le porte a nuove opportunità a livello nazionale.
Peel Off nuovo buono Cadhoc
Maggio 02, 2019
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Cadhoc più pratici e sicuri con il peel off

Da qualche settimana i buoni regalo Cadhoc vengono stampati con una novità. Sul voucher non è più presente la striscia dorata da grattare per rivelare il codice segreto. Si tratta del codice alfanumerico da usare su ClickAndBuy per utilizzare Cadhoc presso i partner della piattaforma digitale. La banda dorata è sostituita dal peel off, un'etichetta adesiva posta in alto a destra che va rimossa per rivelare il codice. Peel Off, praticità e sicurezza Il peel off rende il buono regalo più pratico e sicuro. Può capitare infatti che grattando la banda dorata in maniera troppo decisa o con uno strumento inadatto si deteriori il codice segreto e non sia più leggibile. Il peel off è semplicemente da sollevare e togliere come una figurina, mostrando un codice più definito e leggibile. Aumenta la sicurezza per gli utilizzatori, ma anche per i partner affiliati. Se la linguetta viene staccata, infatti il buono non è più spendibile sulla rete fisica: una scritta in proposito viene evidenziata. Anche provando a riattaccare l'adesivo, resta evidente la scritta che annulla il buono cartaceo. [caption id="attachment_17939" align="aligncenter" width="1024"] Caratteristiche PEEL OFF[/caption] Come spendere Cadhoc? L'introduzione del peel off non cambia la spendibilità del buono regalo Cadhoc. Il voucher può essere speso direttamente presso 17.000 partner sul territorio oppure tramite portale digitale ClickAndBuy, inserendo il codice segreto evidenziato. Con i partner della rete fisica (cerca su TrovaNegozi quelli più vicini a te) il cliente compra ciò che vuole e paga in cassa presentando i voucher cartacei. I partner online sono quelli indicati su ClickAndBuy. Possono essere virtuali, come e-commerce Amazon, Ibs, o fisici, come OVS, Ikea, Decathlon... in ogni caso, la procedura da seguire è sempre la stessa e passa attraverso il peel off e il codice segreto indicato. Assistenza al servizio Per gli utilizzatori di buoni regalo Cadhoc è attiva l'Assistenza dedicata al Numero Verde 800004191 Per ricevere una consulenza sull'acquisto di buoni regalo Cadhoc Numero Verde 800834009 oppure mail info@day.it
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