Buoni Pasto

Una semplice scelta che porta con sé tanti vantaggi per le aziende e i loro dipendenti.

Banco Alimentare una box della spesa solidale con i buoni pasto Day
Luglio 03, 2025
Buoni Pasto

I costi invisibili dello spreco alimentare: sociali, economici e ambientali

Lo spreco alimentare è una questione complessa, con ricadute economiche, ambientali e sociali che troppo spesso passano inosservate. Eppure, ridurre lo spreco non significa solo evitare che il cibo finisca nella spazzatura: significa anche dare valore a una risorsa preziosa, combattere le disuguaglianze e contribuire a un'economia più sostenibile. In un’intervista pubblicata su Food, il magazine di riferimento per l’industria e il retail alimentare, la Fondazione Banco Alimentare ETS ha raccontato le tante sfaccettature di questo tema, su cui lavora da oltre trent’anni trasformando lo scarto in valore. Il costo economico del cibo sprecato L'impatto ambientale emissioni e cambiamento climatico Il paradosso sociale dello spreco Le iniziative di Day contro lo spreco alimentare Un gesto quotidiano, un cambiamento possibile Il costo economico del cibo sprecato Lo spreco alimentare è, prima di tutto, produzione inutilizzata: risorse già impiegate – tempo, lavoro, energia – che non generano alcun valore. A questo si sommano i costi dello smaltimento: cibo ancora perfettamente consumabile che finisce in discarica, con conseguenze economiche non solo per i produttori, ma per l’intera collettività. Alle perdite si aggiunge l’impossibilità, per le imprese, di valorizzare prodotti già realizzati, alimentando un circolo vizioso di spreco e inefficienza. L’impatto ambientale: emissioni e cambiamento climatico Lo spreco alimentare ha un impatto ambientale diretto. Quando il cibo viene scartato, si generano emissioni di gas serra – tra le principali cause del cambiamento climatico. Solo nel 2024, il recupero di 46 mila tonnellate di alimenti da parte del Banco Alimentare ha evitato l’emissione di 80 mila tonnellate di CO₂. Un dato che dà la misura concreta del potenziale positivo legato al recupero delle eccedenze. Il paradosso sociale dello spreco Ma lo spreco alimentare è anche, forse soprattutto, un problema sociale. Nel mondo oltre 800 milioni di persone soffrono la fame, mentre un terzo del cibo prodotto ogni anno viene gettato. Questo paradosso colpisce in modo particolare nei contesti più agiati, rendendo lo spreco un fattore che amplifica le disuguaglianze. In Italia, oltre 5,7 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta e molte di loro sperimentano un’insicurezza alimentare concreta: l’impossibilità di accedere con continuità a cibo sicuro e adeguato. In questo scenario, l’azione del Banco Alimentare non si limita a fornire assistenza materiale. Recuperare e ridistribuire le eccedenze significa anche riconoscere la dignità dell’altro, permettere alle persone di sentirsi meno escluse, offrire una possibilità concreta di riscatto. Il cibo non ha solo valore economico o nutrizionale: è cultura, relazione, identità. Ed è, per chi vive una situazione di difficoltà, un sostegno tangibile anche sul piano umano. Le iniziative di Day contro lo spreco alimentare Anche Day è al fianco del Banco Alimentare nel contrasto allo spreco e nella lotta alla povertà alimentare. Con l’iniziativa Spesa Solidale, già da qualche anno i buoni pasto elettronici possono essere usati non solo per sé, ma anche per donare cibo a chi ne ha bisogno. Basta accedere alla piattaforma dedicata creata in collaborazione con to.market, scegliere una box o singoli prodotti alimentari e completare l’acquisto come per una normale spesa online. Alle consegne pensa Day, il Banco Alimentare riceve gli alimenti e li distribuisce tramite la sua rete solidale. L’impegno di Day per ridurre lo spreco alimentare non si ferma qui. Con Last Minute Sotto Casa, promuove il recupero delle eccedenze anche nei negozi di prossimità. Grazie a un’app dedicata, i commercianti possono gestire in modo semplice e rapido le scadenze dei prodotti, offrire quelli prossimi alla scadenza a prezzo ridotto attraverso un volantino digitale generato automaticamente e diffuso nella zona, oppure donarli alle associazioni di volontariato del territorio. Una soluzione pratica e vantaggiosa, che aiuta a salvare cibo ancora buono, sostenere chi è in difficoltà e incoraggiare consumi più responsabili. E che permette anche ai negozi di ridurre le perdite, trasformando lo spreco in opportunità. Un gesto quotidiano, un cambiamento possibile Ogni alimento recuperato può avere una seconda vita: nei pacchi distribuiti, nei pasti condivisi nelle case-famiglia, nei piccoli gesti che ogni giorno aiutano le persone a ritrovare forza, dignità e senso di appartenenza. Recuperare il cibo, quindi, va ben oltre una questione di efficienza: è un atto di giustizia sociale e ambientale, un modo concreto per ridare valore a ciò che troppo spesso viene dimenticato.
Buoni pasto per partita iva, ditte individuali e liberi professionisti
Maggio 15, 2025
Buoni Pasto

Buoni pasto per partita iva, ditte individuali e liberi professionisti

Sai che anche le ditte individuali e i liberi professionisti possono usufruire dei buoni pasto? Scopri perché acquistarli e quando è possibile dedurli dalle tasse. I buoni pasto sono tra i benefit aziendali più apprezzati in assoluto dai lavoratori. Non solo perché permettono di risparmiare sulle spese per l’acquisto dei pasti, ma anche perché sono esenti da tassazione. In alcuni casi, le aziende possono estendere l’erogazione dei buoni pasto anche ai collaboratori. Tuttavia, anche se ciò non accadesse, le aziende senza dipendenti e i liberi professionisti possono acquistare autonomamente i buoni pasto, sebbene con benefici fiscali diversi. C’è però una premessa doverosa da fare: tutte le norme di riferimento che attualmente disciplinano i buoni pasto si riferiscono esclusivamente a dipendenti. Non esistono esplicite norme che regolamentano l’utilizzo dei buoni da parte di altre categorie di soggetti. Detto ciò, vediamo un po’ più nel dettaglio la situazione dei buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti. Buoni pasto e Partita IVA: come funzionano Buoni pasto per gli imprenditori: sono possibili? Normativa e detrazioni fiscali Deducibilità dei buoni pasto per le partite IVA: cosa sapere Vantaggi dei buoni pasto con Partita IVA Buoni pasto e Partita IVA: come funzionano I voucher per il pranzo destinati ai professionisti autonomi, proprio come quelli destinati ai lavoratori dipendenti che ricevono un welfare aziendale, possono essere erogati sia in forma cartacea che in modo pratico ed economico attraverso un formato elettronico. Si tratta di una carta simile a una carta di debito o un bancomat, su cui vengono caricati mensilmente i buoni richiesti. Questo metodo rappresenta un modo intelligente per gestire il benefit, oltre ad essere ecologico e ridurre le spese di spedizione ed emissione. Ora i buoni pasto in formato elettronico sono accessibili anche tramite app, cosa che rende la spesa ancora più semplice. Le app ti permettono anche di effettuare l’acquisto online e comprendono anche i servizi takeaway per cui puoi eventualmente farti consegnare il pasto a casa o in ufficio. I voucher pasto mantengono le stesse caratteristiche, sia che siano destinati ai dipendenti che ai professionisti autonomi: Possono essere utilizzati solo per acquistare cibo e bevande (alcolici esclusi); Possono essere spesi per un massimo di 8 voucher per ogni transazione; Non possono essere convertiti in denaro (e non si può ricevere un resto); Non possono essere venduti; Non possono essere trasferiti ad altre persone. L'emissione dei ticket è semplice, flessibile e adattabile alle esigenze individuali. È sufficiente comunicare il numero di buoni necessari mese per mese, di solito corrispondente a un voucher pasto per ogni giorno lavorativo (quindi circa 20 al mese). Inoltre, il suo valore facciale non prevede un importo predefinito e può quindi variare in base alle esigenze delle singole aziende o dei titolari di Partita Iva. Buoni pasto per chi ha partita IVA, ditte individuali e imprenditori: sono possibili? La risposta è sì. Spesso si pensa che i buoni pasto siano solo per i lavoratori dipendenti, ma in realtà, possono essere utilizzati anche da altre categorie. Gli imprenditori, ossia i liberi professionisti, i lavoratori freelance, gli agenti di commercio, i soci e gli amministratori di una società, i lavoratori autonomi, le ditte individuali possono acquistare e utilizzare i buoni pasto. Ma vediamo bene quali siano limiti e possibilità in questi casi. I buoni pasto per imprenditori sono possibili, ma con limitazioni. Secondo la normativa italiana aggiornata al 2025, i titolari di partita IVA non possono dedurre integralmente i buoni pasto come accade per i lavoratori dipendenti. Tuttavia, i lavoratori autonomi e i professionisti possono usufruire dei buoni pasto come spesa deducibile parziale, solo se il pasto è inerente all’attività lavorativa (es. durante trasferte o incontri professionali). In questi casi, i titolari di partita IVA senza dipendenti possono dedurre, ai fini delle imposte dirette, fino al 75% del costo sostenuto per l’acquisto dei buoni pasto (ai sensi dell’art. 54, comma 5, e dell’art. 109, comma 5, del TUIR). Tuttavia, per chi ha redditi da lavoro autonomo, la deducibilità è soggetta al limite del 2% dei compensi percepiti nel corso dell’anno. È importante precisare che le regole sono diverse per i soci amministratori di SRL e per i titolari di ditte individuali, e che l’erogazione ai soci può essere considerata compenso in natura, quindi soggetta a tassazione. Il governo ha annunciato che nei prossimi anni non sono previste modifiche significative su questo fronte, ma è sempre consigliabile verificare le interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate o consultare un commercialista per una gestione corretta e ottimizzata di questi strumenti. Partita IVA con regime ordinario e forfettario: le differenze In Italia, quando una persona decide di aprire una partita IVA, deve scegliere il regime fiscale, in particolare tra quello ordinario e quello forfettario. Il regime forfettario è pensato per i liberi professionisti, freelance e piccole attività con ricavi contenuti. Si tratta di un regime agevolato, che semplifica notevolmente la gestione fiscale. È accessibile a chi fattura fino a 85.000 euro all’anno e non possiede partecipazioni in società di persone o controlla s.r.l. con attività simili. Tra le tante caratteristiche del regime forfettario c’è la tassazione fissa, mentre uno dei suoi più grandi vantaggi è che non si applica l’IVA sulle fatture, né si è tenuti a versare l’IVA allo Stato. Inoltre, non è necessario inserire la ritenuta d’acconto nelle fatture, e la contabilità è molto semplificata, senza obbligo di registri IVA o bilancio. Questo però significa che non puoi scaricare le spese effettive sostenute durante l’attività, né detrarre l’IVA sugli acquisti. Inoltre, non puoi usufruire delle detrazioni IRPEF (come quelle per familiari a carico o spese mediche), proprio perché l’imposta è sostitutiva e non l’IRPEF classica. Il regime ordinario, invece, è quello tradizionale, e si applica a chi supera i limiti per il forfettario oppure sceglie di adottarlo per altri motivi (per esempio, perché ha molte spese da dedurre). È più complesso dal punto di vista amministrativo, ma più flessibile in termini fiscali. Con il regime ordinario si applica l’IVA alle fatture, si devono tenere registri contabili, presentare dichiarazioni periodiche, e si pagano le tasse secondo gli scaglioni IRPEF (dal 23% al 43%), più le addizionali regionali e comunali. Il fattore positivo è che in questo caso puoi dedurre tutte le spese reali che sostieni per svolgere la tua attività (affitto, attrezzature, software, consulenze, ecc.), inclusi i buoni pasto. I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA individuale? Partiamo dai titolari di partita IVA. Come abbiamo detto, anche nel caso di chi ha una partita IVA individuale, i buoni pasto possono essere utilizzati. In particolare, è per i titolari di partita IVA che seguono il regime ordinario che l’utilizzo dei buoni pasto può rivelarsi estremamente vantaggioso. Questi voucher offrono molteplici benefici economici e fiscali, consentendo di ridurre notevolmente i costi aziendali e semplificando le procedure in modo efficiente e leggero. Per questa categoria di persone i buoni pasto non solo semplificano la gestione quotidiana della pausa pranzo, ma offrono anche benefici fiscali significativi. Oltre alla deducibilità, l’IVA applicata sull’acquisto dei buoni pasto, pari al 10%, è interamente detraibile dal titolare della partita IVA. Ma questo non è tutto: i buoni pasto offrono un notevole vantaggio anche a livello pratico. Se sei un imprenditore che professionista e pranzi spesso fuori sia da solo che in compagnia di clienti e collaboratori, non hai più bisogno di richiedere e conservare una fattura per ogni singola consumazione. Ti basterà una sola fattura, quella dell’acquisto dei buoni pasto, per giustificare tutte le spese di vitto. I buoni pasto saranno destinati esclusivamente all’acquisto di pasti pronti e generi alimentari e saranno considerati fringe benefits. Ciò permetterà quindi di accedere a un trattamento fiscale agevolato tipico di tali benefit. Pertanto, gli imprenditori autonomi possono risparmiare considerevolmente e, in base alle disponibilità del fornitore scelto, personalizzare sia il numero che il valore dei buoni erogati. I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA forfettaria? Il regime forfettario offre diverse agevolazioni in termini di praticità e tassazione. Tuttavia, ci sono anche delle limitazioni, specialmente per quanto riguarda la deduzione dei costi e l'IVA. È importante sapere che il regime forfettario è esente dall'IVA, il che significa che non è possibile usufruire della detrazione fiscale sull'imposta indiretta. Inoltre, il reddito tassabile non viene calcolato in base ai costi e ai ricavi secondo il principio di competenza o di cassa, ma è stabilito in maniera forfettaria. Di conseguenza, viene applicata un'imposta sostitutiva che sarà del 5% per i primi 5 anni e del 15% per gli anni successivi. Questo comporta l'impossibilità di dedurre i costi. Quindi, se sei un professionista con il regime forfettario, puoi utilizzare i buoni pasto, ma non sarai in grado di dedurli dalle tasse. I buoni pasto possono essere utilizzati da partite IVA senza dipendenti? Anche in questo caso la risposta è affermativa e i vantaggi sono diversi. Richiedere la ricevuta fiscale rappresenta un processo che richiede tempo e non è facilmente conciliabile con le esigenze di un pranzo di lavoro. Pertanto, il voucher pasto si presenta come lo strumento ideale per ottenere vantaggi fiscali in modo pratico. Utilizzando il buono, si risparmiano preziosi minuti alla cassa e si può procedere rapidamente verso l'ufficio o altri impegni. Grazie alla pratica della fatturazione mensile, comune tra le aziende che offrono questo servizio, sarà possibile richiedere le opportune deduzioni e detrazioni con tranquillità. L'aspetto positivo di tutto ciò è che non sarà più necessario conservare scontrini e fatture. Normativa e detrazioni fiscali Quando un’azienda decide di riconoscere il buono pasto quale contributo alla pausa pranzo dei suoi lavoratori dipendenti si avvale della normativa che disciplina questo strumento, che prende il nome tecnico di servizio sostitutivo di mensa. Tale normativa è rappresentata principalmente dall’articolo 51 del TUIR (che può subire variazioni attraverso la Legge di Bilancio), dalla risoluzione numero 26 E del 2010 e dal Decreto Legislativo 314/1997. Con il decreto n°122/2017 del MISE, la possibilità di acquistare e utilizzare i buoni pasto è stata estesa anche ai soggetti che abbiano instaurato con il datore di lavoro un rapporto di collaborazione “in senso ampio” anche non subordinato. Per queste categorie, però, le regole per le detrazioni fiscali non sono uguali a quelle per le aziende che erogano i buoni pasto ai dipendenti e possono accedervi solo a condizione che i buoni pasto vengano effettivamente utilizzati durante l’orario di lavoro o come spese di rappresentanza. Deducibilità dei buoni pasto per le partite IVA: cosa sapere Il principale beneficio dei voucher pasto riguarda l'aspetto fiscale: infatti, l'acquisto dei buoni pasto è detraibile come spesa aziendale al 75% per liberi professionisti, artigiani, commercianti e ogni ditta individuale senza dipendenti. Per i titolari di partita IVA che hanno dipendenti, l'acquisto dei buoni pasto può essere dedotto al 100% per IRES, IRPEF e IRAP, con limiti giornalieri di 4 € per i buoni pasto cartacei (precedentemente 5,29 €) e 8 € per quelli elettronici, come stabilito dalla Legge di stabilità del 2020. Questo perché i buoni pasto non sono considerati reddito da lavoro dipendente, ma un servizio complesso che va oltre la semplice somministrazione di cibo e bevande, come indicato nella circolare IRDCEC n.9/IR del 27/4/2009. Vi è anche un limite massimo deducibile, pari al 2% del fatturato complessivo. Per quanto riguarda la detrazione dell'IVA, i liberi professionisti e le ditte individuali possono detrarre completamente l'IVA sui ticket al 10%. È per questo motivo che coloro che sono titolari di partita IVA e si trovano nel regime forfettario non traggono vantaggio dall'avere i buoni pasto, poiché in quel regime fiscale non è necessario versare o scaricare l'IVA. Inoltre, è importante sapere che se i ticket vengono concessi anche per i giorni non lavorativi, superando quindi i 20 voucher al mese, tali buoni pasto sono soggetti a tassazione integrale, nonostante il loro valore non sia assimilabile a un reddito. Recentemente, è stato chiarito dall'Agenzia delle Entrate, tramite l'interpello n. 956-2631/2020, che anche i lavoratori che operano in modalità smart-working hanno diritto ai buoni pasto e che, anche in questo caso, si applica la tassazione agevolata, con una detrazione di 8 € per i ticket elettronici e di 4 € per i ticket cartacei. Vantaggi dei buoni pasto con Partita IVA Oltre alla deducibilità, ci sono altri tre vantaggi importanti da considerare quando si parla di buoni pasto e partita IVA: L’uso dei buoni pasto elettronici, che possono essere utilizzati tramite carta elettronica o app, è facile e versatile. Non è più necessario conservare fatture e scontrini per la contabilità e la prima nota: si può semplicemente ricevere un’unica fattura mensile relativa all’acquisto dei buoni pasto. Ciò porta a un risparmio di tempo e costi, poiché si riduce il numero di documenti da gestire amministrativamente. Per coloro che hanno una partita IVA, l’utilizzo dei buoni pasto rappresenta davvero un cambiamento significativo. Inoltre, è importante sottolineare che i buoni pasto possono essere utilizzati non solo per consumare pasti presso caffetterie, ristoranti e bar convenzionati, ma anche per fare la spesa al supermercato, nei negozi di quartiere, nei food truck e altro ancora, con tutti i vantaggi descritti in precedenza. I buoni pasto, quindi, sono un valido supporto per coloro che hanno una partita IVA, consentendo di ridurre i costi legati all’attività e abbattere la base imponibile ai fini dell’imposizione diretta.
Aprile 15, 2025
Buoni Pasto

Buoni Up Day: una app unica per gestire tutte le soluzioni!

Con la app Buoni Up Day e il sito utilizzatori.day.it puoi utilizzare tutti i servizi Up Day con un unico strumento. Cosa puoi fare? Puoi gestire tutti i tuoi prodotti - che siano Buoni Pasto, Buoni Cadhoc o Welfare -, visualizzare i locali dove spendere i buoni, tenere sotto controllo il tuo saldo e pagare direttamente dallo smartphone. Questo e molto altro! Se sei già registrato alla piattaforma, non occorre una nuova registrazione per utilizzare la app, puoi accedere con le stesse credenziali. Se non sei ancora registrato, puoi farlo subito in pochi passaggi: basta scaricare la app dagli store o accedere al portale. Scarica qui App Buoni Up Day per iOS Scarica qui App Buoni Up Day per Android Entra nella app o nel sito utilizzatori.day.it e scegli la soluzione che vuoi gestire: Soluzione buono pasto Soluzione buono acquisto cadhoc Soluzione welfare Vediamole una per una. Soluzione Buono Pasto Hai il buono pasto elettronico? Adesso puoi utilizzarlo sia con la app che con la card, a tua scelta! Tramite la funzione GESTISCI PRODOTTO associa il prodotto Up Day che utilizzi, per un’esperienza di navigazione personalizzata. In HOME avrai il saldo dei tuoi buoni e il totale a disposizione. Consultare e controllare i dati di utilizzo è semplicissimo, puoi anche passare velocemente da un prodotto all'altro selezionando nel menu a tendina quello che vuoi vedere. I buoni pasto digitali sono spendibili direttamente dallo smartphone, sia nella rete di punti vendita fisici, sia online sugli e-commerce o piattaforme dei nostri partner. Non è necessario portare la card con te e ci sono tante possibilità di pagamento per assicurarti la spendibilità in ogni tipo di locale, anche il tuo preferito! PAGA comodamente dal tuo smartphone in pochi click la tua pausa pranzo. Puoi scegliere di pagare con Codice o con QR Code. Per pagare con Codice è sufficiente digitare il Codice generato dalla app dopo aver selezionato il numero buoni da utilizzare. Per pagare con QR Code basta inquadrare il codice QR identificativo del locale. La rete dei Partner Buono Pasto è sempre più ampia. In MAPPA cerca i locali che accettano i tuoi buoni, vicino a te o in una località di tuo interesse. I filtri ti aiuteranno a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono. Tutte le maggiori catene di supermercati accettano i buoni pasto Day (qualche esempio: Coop, Conad, Esselunga, Carrefour, Despar, Famila, Pam, Iper...), così come le grandi catene di ristorazione (come Roadhouse, Eataly, Mac Donald's, Burger King, Old Wild West, Autogrill etc.). Ma fra i nostri 150.000 partner ci sono anche moltissimi negozi e locali di prossimità. Sei attento ad uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta? Con il filtro PAUSA SANA il tuo pranzo è sempre in equilibrio! Per ogni locale visualizza recensioni, foto e info utili fornite da Google. In MOVIMENTI tieni sempre tutto sotto controllo. Basta un click per monitorare i buoni pasto validi, i buoni utilizzati con il dettaglio dell’acquisto e i buoni in scadenza da spendere al più presto. RICARICHE è la sezione dove è possibile monitorare le ricariche ricevute, lo stato della ricarica e, al tocco, il dettaglio di ciascuna ricarica: descrizione, data di scadenza, data di inizio validità, valore del buono, numero buoni assegnati e numero di buoni spesi/residui in tempo reale. La sezione ONLINE invece permette di acquistare direttamente nei siti partner, con il buono pasto elettronico, tante soluzioni per la propria pausa pranzo. Qui troverai diverse piattaforme di e-commerce che consegnano a domicilio in tutta Italia piatti pronti, spesa o prodotti gastronomici di alta qualità. Infine alla sezione PROMO ci sono le offerte, promozioni e interessanti iniziative proposte dai nostri Partner. Soluzione Buono Acquisto Cadhoc Hai dei buoni Cadhoc Cartacei? Se la tua azienda ti ha regalato dei buoni Cadhoc cartacei, accedi alla sezione MAPPA per visualizzare i negozi vicino a te dove spendere subito il tuo buono, oppure acquista online le Gift Card dei tuoi brand preferiti. Come? Accedi alla sezione CARICA BUONO e carica i tuoi buoni nella app con una semplice scansione del codice a barre presente sul buono o manualmente, inserendo numero di serie e il codice di attivazione. In HOME avrai il saldo dei tuoi buoni ed il totale a disposizione. Hai buoni Cadhoc digitali? Il buono Cadhoc digitale è il buono che i dipendenti ricevono direttamente sul loro smartphone tramite la app o che l’azienda riceve in formato pdf e distribuisce attraverso i propri canali. Per attivare Cadhoc digitale in app e iniziare lo shopping clicca sull’icona PROFILO in alto a destra e seleziona AGGIUNGI PRODOTTO. Inserisci il Codice Fiscale e il Codice di Attivazione che hai ricevuto via e-mail e clicca su CONFERMA. Questa operazione ti verrà chiesta solo la prima volta. In HOME visualizzi subito l’importo a tua disposizione. La particolarità di questa soluzione è che il credito del buono Cadhoc digitale è in wallet e si può usare a scalare senza degli importi predefiniti, calcolati al centesimo. Quindi si può anche distribuendo il credito in acquisti diversi, presso Partner diversi! GIFT CARD è la sezione per acquistare con Cadhoc le Gift Card dei Partner da spendere sul punto vendita o on line: spesa, carburante, elettronica, moda e tanto altro. Qualche esempio? Puoi trasformare i tuoi buoni Cadhoc in Gift Card di Coin, Yoox, Zalando, Decathlon, Ikea, Footlocker, OVS, Primark, Tigotà, Tezenis, Douglas, Calzedonia, Kasanova, Swarowski, Rituals, Intimissimi, Upim, Sisley, H&M, Arcaplanet... Se ami viaggiare puoi scegliere ITA Airways o Flixbus... Se ami leggere Libraccio, Feltrinelli o ibs... eccetera, eccetera! Naviga l'elenco completo sul sito o sulla app. Soluzione Welfare Se la tua azienda ha attivato un piano di Welfare, troverai direttamente nella app il credito disponibile e tutti i partner e i servizi evidenziati, dove potrai utilizzarlo. La navigazione intuitiva ti guida nell'utilizzo del credito, e il WELFARE COACH è sempre attivo per rispondere a ogni domanda. Puoi esplorare le sezioni dedicate alla famiglia, agli acquisti, al tempo libero, alla salute e benessere, alla mobilità, alla previdenza e alla sanità integrativa. Non hai trovato quello che fa per te tra tutte le possibilità di scelta? Nessun problema, accettiamo suggerimenti. Proponi il tuo benefit preferito e Up Day provvederà a contattare il fornitore e ad acquistare il servizio o la prestazione che hai richiesto! Ogni domanda ha la sua risposta Qualcosa ancora non è chiaro sul funzionamento della app per gestire tutte le soluzioni Day? Per assistenza 24 ore su 24 è possibile attivare l'Assistente Virtuale Up Day, una chat che risponde in tempo reale risolvendo le problematiche più comuni. Oppure puoi contattare l’assistenza dedicata dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30. A seconda del prodotto Day per cui ti serve assistenza i numeri sono: Buono pasto : 051 21 06 509 Cadhoc : 051 21 06 750 Welfare: 051 21 67 50
Mobile Pos Up Day schermata della app
Febbraio 25, 2025
Buoni Pasto

POS Up Day, l’app che accetta ogni tipo di buono pasto Day

Day presenta POS Up Day, l'app pensata per gli esercenti affiliati che desiderano accettare ogni tipo di buono Day – buoni pasto, buoni acquisto e voucher welfare – in modo semplice, efficiente e veloce direttamente dallo smartphone. Una soluzione che supera il concetto tradizionale di POS, abilitando una gestione digitale e smart dei buoni, senza necessità di dispositivi aggiuntivi. Una risorsa economica e flessibile per gli affiliati Disponibile gratuitamente per dispositivi Android e iOS, POS Up Day è una soluzione leggera e accessibile, alternativa ai sistemi più complessi o integrati nei registratori di cassa. Rappresenta un supporto concreto per la digitalizzazione dei punti vendita, contribuendo all’efficienza operativa e al contenimento dei costi. Destinata a tutti gli esercizi affiliati Day, l’app POS Up Day consente di: Incassare in modo rapido e sicuro ogni tipologia di buono Day, senza POS tradizionali, né terminali fisici. Fatturare automaticamente le transazioni, con documenti pronti per l'invio allo SDI, in pochi tocchi. Consultare in tempo reale lo storico delle transazioni, le fatture, i documenti contabili e amministrativi, sempre a portata di mano. Digitale, sostenibile, versatile e sicura POS Up Day è una scelta smart anche per l’ambiente: la gestione dei buoni in formato digitale elimina l'uso dello scontrino termico e riduce il consumo di carta, contribuendo concretamente a rendere più sostenibile l’attività quotidiana del punto vendita. Tutte le transazioni sono registrate e consultabili direttamente tramite app, sia per l’esercente che per l’utilizzatore. L’app consente di accettare buoni anche per pagamenti da remoto, al tavolo o in consegna, offrendo massima flessibilità. Le notifiche delle transazioni possono arrivare via SMS o via e-mail, secondo le preferenze impostate. Ogni operazione effettuata tramite POS Up Day è validata in tempo reale attraverso i sistemi certificati di Up Day, garantendo la massima affidabilità delle transazioni. Tutti i dati sono trattati nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy e sicurezza informatica, con protocolli avanzati che tutelano sia l’esercente che l’utilizzatore finale. Una spinta concreta alla digitalizzazione "In un periodo in cui si parla molto di POS unificati, noi di Day abbiamo scelto di andare oltre, puntando su strumenti innovativi e digitali come POS Up Day – una soluzione che permette di semplificare il lavoro quotidiano e offrire un servizio più moderno e performante ai nostri partner" - afferma Mariacristina Bertolini, Direttore Generale e Vicepresidente di Up Day. POS Up Day è la risposta smart e sostenibile per modernizzare l’accettazione dei buoni e aumentare l’efficienza del punto vendita.
PIRAMIDE ALIMENTARE: MANGIARE SANO CONSAPEVOLMENTE
Luglio 18, 2024
Buoni Pasto

Piramide alimentare: mangiare sano consapevolmente

La piramide alimentare è un modello nutrizionale ideato per spiegare in maniera facile e intuitiva la composizione degli alimenti cardine della dieta mediterranea. Con questa vengono elencati i cibi da consumare e in quali quantità: per rendere facile la comprensione dello schema, è stato pensato quindi di creare una struttura a piramide - nella quale inserire in base alle proporzioni gli ingredienti necessari per una corretta alimentazione. Dimentichiamo quindi diete stressanti, regimi alimentari estremi e il detox; seguendo lo schema della piramide alimentare si promette uno stile di vita sano e bilanciato. La piramide alimentare come funziona Piramide alimentare : i 6 livelli Una soluzione per mangiare sano Come funziona? Il modello della piramide alimentare è piuttosto intuitivo, ma analizziamo velocemente come funziona. Grazie alla struttura piramidale, il procedimento è semplice: gli alimenti che stanno alla base della piramide sono quelli privilegiati e di cui il consumo deve essere maggiore. Salendo verso il vertice della figura, la quantità e la cadenza settimanale di assunzione degli alimenti si riduce. Ciò che si trova nella punta - per esempio - saranno gli ingredienti da mangiare settimanalmente con una cadenza più sporadica. Ma quali sono gli alimenti inseriti nella piramide alimentare? La risposta sta alla base della composizione della dieta mediterranea. Gli alimenti si ripartiscono in un 50/60% di carboidrati, 20/30% circa di grassi e un 10% dalle proteine. Piramide alimentare: i 6 livelli La piramide alimentare si struttura su 6 livelli principali, che sono: Alla base troviamo gli alimenti vegetali, ovvero frutta e verdura. Questi vanno consumati circa 5 volte al giorno, cercando di seguire le regole di stagionalità. Un ottimo consiglio è quello di consumare le verdure crude o preparate con metodi cottura leggeri, come al vapore o al forno. Nel secondo livello la piramide ospita i glucidi - o carboidrati complessi. Pasta, pane, riso e tutti i cereali sono importanti per favorire energia al nostro cervello e a tutto il corpo. Si consiglia un consumo dalle 4 alle 6 porzioni al giorno, preferendo quelli integrali o a basso indice glicemico. A metà del modello piramidale - al terzo posto - si posizionano i grassi o condimenti. Vanno consumate circa 2/3 porzioni a dì, in particolare l’olio extravergine di oliva. Altre fonti possono essere la frutta secca, l’avocado e i semi. Al quarto livello troviamo latte, formaggi e yogurt - per apportare all’organismo una buona dose di calcio. Consuma circa 2/3 porzioni di questi alimenti, preferendo i formaggi magri e leggeri. Quasi al vertice troviamo le proteine, ovvero carne, pesce, uova e legumi. Questi alimenti sono fondamentali per i muscoli, da consumare non troppo spesso - circa 1 o 2 volte al giorno. Al vertice della piramide, infine, gli alimenti che vanno mangiati più sporadicamente. Sono dolci, snack, bevande zuccherate, insaccati e alcolici. Nessuno li demonizza, ma fai attenzione al consumo eccessivo di questi alimenti. Una soluzione per mangiare sano Se vuoi seguire un’alimentazione improntata sulla dieta mediterranea e la piramide alimentare - ma hai pochissimo tempo per organizzarti e cucinare - Nutribees potrebbe essere una soluzione importante. Compilando il test nutrizionale gratuito e inserendo alcuni dati sulla tua condizione fisica, ti verranno consigliati i piatti più adatti alle tue esigenze. Ogni settimana il servizio propone una scelta di più di 40 piatti a settimana, preparati da executive chef secondo la regola del piatto sano e i principi della dieta mediterranea. Con Nutribees puoi ordinare quando vuoi e pagare con i buoni pasto Day.  Qui trovi maggiori informazioni su come pagare la tua spesa online nella app Buoni Up Day .