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Alcalinizzare il corpo
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Alcalinizzare il corpo. E’ davvero necessario?

Spesso su Internet leggiamo che l’eccesso di acidità è la causa principale di ogni malattia e che per combatterla dobbiamo gestire il nostro apporto di alimenti alcalinizzanti. In questo articolo il dottor Giuseppe Scopelliti, biologo nutrizionista, ci chiarisce le idee.

Facciamo chiarezza

L’acidità e l’alcalinità sono misurate usando la scala del pH che va da 0 a 14. 0 è altamente acido, 7 è neutro e 14 è altamente alcalino, anche detto “basico“. La scala del pH è anche logaritmica, il che significa ad esempio che un pH di 3 è 10 volte più acido di un pH di 4, e un pH di 8 è dieci volte più alcalino/basico di un pH di 7.

Il mito che abbiamo bisogno di “alcalinizzare” i nostri corpi si basa su una sbagliata interpretazione della fisiologia umana.

Cosa alcalinizzare?

La domanda che pongo sempre ai miei pazienti presi da questo mito è: “Quale compartimento del corpo pensi che dovresti alcalinizzare?

Sicuramente non lo stomaco che funziona correttamente a un pH acido di circa 2, passando a 4 o 5 dopo un pasto. Se lo stomaco diventa meno acido digeriamo male e, ad esempio, assorbiamo meno ferro (Jacobs & Miles, 1969).

Neanche l’intestino. L’acidità dell’intestino tenue e crasso (eccetto l’ultima parte dell’intestino tenue, che ha un pH lievemente alcalino di 7,4) viene attentamente mantenuta da varie secrezioni digestive e anche dai microbi intestinali benefici che producono acido lattico, acidi grassi a catena corta e altre sostanze chimiche acidificanti dai cibi che mangiamo. Questo ambiente acido impedisce in maniera attiva la proliferazione di organismi patogeni (cioè che causano malattie) (Fallingborg, 1999). Tradotto: l’ambiente acido ci protegge dalle infezioni.

Possiamo concludere dicendo che “alcalinizzare il tuo corpo” non è necessariamente una buona idea!

E per tante altre malattie?

Ci sono delle reazioni chimiche essenziali per la nostra sopravvivenza che si verificano in continuazione nel nostro sangue e che possono avvenire solo in una gamma ristretta di livelli di pH.

Mantenere il giusto livello di pH nel sangue è così importante per la nostra sopravvivenza che se scende al di sotto di 7,35 o sale sopra i 7,45, il corpo attiva numerosi meccanismi tampone che coinvolgono proteine ​​del sangue, fosfato, bicarbonato ma anche polmoni e reni, per ristabilire l’equilibrio.

Qualsiasi cosa che riesca a superare questi meccanismi di protezione e che quindi renda il sangue troppo acido (inferiore a 7) o troppo alcalino (superiore a 7.7) porterebbe far ci avere conseguenze irreversibili.

In conclusione

Il messaggio da portare a casa è che ogni compartimento del corpo ha un intervallo di pH che è necessario per il suo corretto funzionamento e che viene attentamente mantenuto da una serie di potenti meccanismi. Semplicemente non puoi “alcalinizzare il tuo corpo”, né dovresti sforzarti di farlo.

Tuttavia, puoi rendere più facile per il tuo corpo mantenere le diverse gamme di pH ottimali facendo scelte alimentari e di vita sane. Ad esempio seguendo una dieta ricca di fibre e amido resistente con verdure, frutta, legumi e cereali integrali, fornirai al tuo microbiota intestinale (l’insieme dei microorganismi che popolano il tuo intestino) i nutrienti necessari per produrre acidi grassi a catena corta che aiutano a mantenere un pH ottimale nel colon.

Ma non pensare di stare “alcalinizzando” il tuo corpo. Stai semplicemente aiutando quei meccanismi di protezione che altrimenti dovrebbero lavorare di più per mantenere il pH ottimale. E questo ha notevoli benefici per la salute, incluso un ridotto rischio di sviluppare malattie renali (Mirmiran, Yuzbashian e Bahadoran, 2016).

Quindi portare a tavola frutta e verdura fa bene alla salute sia fisica che mentale ma non necessariamente c’è bisogno di alcalinizzare il nostro corpo.

Il corpo manterrà infatti tutti i suoi sistemi a livelli di pH ottimali automaticamente ( e autonomamente ).

Puoi trovare l’articolo originale qui scritto dal dott. Giuseppe Scopelliti Biologo Nutrizionista per maggiori informazioni o richiesta di contatti scrivi a info@day.it.

 


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