Buoni Pasto

Una semplice scelta che porta con sé tanti vantaggi per le aziende e i loro dipendenti.

Luglio 13, 2020
Buoni Pasto

Differenze tra i cibi industriali e cibi nutrienti

Cos'è che realmente rende poco sani i "cibi industriali", cioè gli alimenti lavorati? In un recente articolo sull'obesità infantile sono stati evidenziati 11 differenze sostanziali tra gli alimenti freschi e i cibi industriali lavorati. Inoltre sono state individuate quattro macro aree nelle quali i cibi industriali creano danni alla salute: portano a un aumento del consumo di carboidrati raffinati, aumentano il rischio di obesità e diabete di tipo 2, danneggiano l'ambiente e, danneggiando la nostra salute, portano a una maggiore spesa sanitaria. Gli alimenti trasformati sono definiti in base ai processi industriali necessari per ottenere il prodotto finale. I cibi industriali, di solito, soddisfano 7 criteri: Il cibo è prodotto in serie, è coerente da lotto a lotto, è coerente da paese a paese, utilizza ingredienti specializzati, è costituito da macronutrienti predefiniti e predosati, resta in emulsione (il che significa che le parti grasse e le parti acquose rimangono mescolate insieme invece che separarsi come avverrebbe naturalmente) e ha lunghi tempi di conservazione. Ma definire gli alimenti raffinati solo da queste proprietà non identifica le grandi differenze nutrizionali tra i prodotti alimentari industriali e quelli freschi. Le 11 differenze fra cibi industriali e lavorati Vediamo adesso nello specifico le 11 differenze principali dei cibi industriali rispetto a quelli preparati da alimenti freschi: Non contengono fibra a sufficienza - Paragonati ai cibi freschi, quelli industriali hanno molte meno fibre. Le fibre sono importanti per la nostra salute perché giocano un ruolo chiave nell'assorbimento dei nutrienti, nel mantenere la glicemia sotto controllo, riducono il colesterolo e aiutano la motilità Non hanno sufficienti acidi grassi omega-3 - Gli acidi grassi omega-3 si trovano principalmente nel pesce e hanno tante proprietà benefiche per il nostro organismo. Hanno troppi acidi grassi omega-6 - Se è vero che il cibo industriale ha pochi omega-3, è anche vero che ha troppi omega-6. Avere il giusto rapporto di acidi grassi omega-6 e omega-3 è importante per il benessere del nostro organismo. Un eccesso di acidi grassi omega-6 rispetto agli omega-3 può causare uno stato infiammatorio e stress ossidativo. Non hanno micronutrienti sufficienti - Gli alimenti processati hanno meno vitamine e minerali della controparte fresca, questa perdita è dovuta ai processi industriali di preparazione che impoveriscono gli alimenti dei loro nutrienti. Sono ricchi di grassi Trans - I grassi Trans sono molto pericolosi per la nostra salute (non vengono usati come energia e si accumulano nelle arterie andandole ad ostruire), tanto che è stata varata una legge che ne vieta l'utilizzo a partire dal 2018. Però ad oggi sono ancora tanti gli alimenti industriali ricchi di grassi trans. Contengono troppi aminoacidi ramificati - Gli aminoacidi ramificati sono indispensabili per l'organismo e sono comunemente presi come integratore dagli sportivi, ma un loro eccesso porta ad accumuli di grasso indesiderato. Contengono troppi emulsionanti - Gli emulsionanti sono sostanze chimiche usate per evitare che parti grasse e parti acquose si separino. I cibi industriali ne sono ricchi e, dato che funzionano anche come detergenti, un loro eccesso può portare a disturbi intestinali. Contengono troppi nitrati - I nitrati si trovano prevalentemente nei salumi e negli insaccati e vengono trasformati dal nostro organismo in nitrosourea che è una molecola cancerogena. Sono troppo salati - Gli alimenti lavorati contengono grosse quantità di sale. Un eccesso di sale può portare ad ipertensione e malattie cardiache. Sono una fonte di etanolo - Non tutti i cibi industriali contengono etanolo ma quelli che lo contengono ne hanno in genere troppo. Un eccesso di etanolo è collegato a stress ossidativo, diabete e malattie epatiche. Contengono troppo fruttosio - Un eccesso di fruttosio porta a sintomi simili a quelli dell'eccesso di etanolo, tanto da dargli il nome di "alcol dei bambini". Puoi trovare l’articolo originale qui, scritto dal dott. Giuseppe Scopelliti Biologo Nutrizionista.
La dematerializzazione dei buoni pasto
Luglio 09, 2020
Buoni Pasto

Dematerializzazione dei buoni pasto: cos’è, come funziona e quali sono i benefici

I buoni pasto diventano smart, con il servizio di dematerializzazione offerto dalle società di distribuzione alle attività commerciali affiliate. Ecco quali sono i vantaggi della dematerializzazione dei buoni pasto. Con i servizi di dematerializzazione dei buoni pasto dedicati a ristoranti ed esercenti della piccola e grande distribuzione, accettarli e ottenere il rimborso diventa facile e veloce. Come un click del mouse! Scopri tutte le informazioni sulla dematerializzazione dei buoni pasto. Cosa significa “dematerializzazione dei buoni pasto”? Come funziona praticamente la dematerializzazione? Benefici tecnici della dematerializzazione La dematerializzazione dei buoni pasto è obbligatoria? Cosa significa "dematerializzazione dei buoni pasto"? Dematerializzare significa, letteralmente, sostituire dei documenti cartacei con documenti digitali, con la finalità di renderne più agevole la circolazione e l’utilizzo. I documenti dematerializzati hanno lo stesso valore legale di quelli cartacei, consentono di diminuire gli sprechi di carta e di tempo e di rendere più efficienti le procedure di invio degli stessi. Per essere considerati dematerializzati, i documenti cartacei devono essere distrutti dopo il processo di dematerializzazione. Il termine “dematerializzazione dei buoni pasto” viene usato per indicare quel processo che permette di dematerializzare i buoni pasto cartacei. Infatti, mentre i buoni pasto elettronici sono già dematerializzati e per validarli basta che gli esercenti siano in possesso un POS Day, simile a quello per il pagamento delle carte di credito, il procedimento tradizionale per la validazione e il rimborso dei buoni pasto cartacei risulta più lungo e laborioso. Con gli strumenti per la dematerializzazione dei buoni pasto, invece, basta leggere il codice a barre di cui sono muniti per validarli in tempo reale e inviarli immediatamente alla società emettitrice. Proprio questa semplicità ha fatto sì che, negli ultimi anni, sempre più esercenti convenzionati abbiano deciso di dotarsi dei sistemi di dematerializzazione dei buoni pasto, perché questa operazione comporta numerosi vantaggi per chi accetta i buoni pasto cartacei in pagamento. Benefici della dematerializzazione Oggi sono moltissime le aziende che prevedono l’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti, in sostituzione del servizio di mensa aziendale. Questo tipo di ticket è spendibile in moltissimi esercizi, come ristoranti, negozi di alimentari e supermercati. Gli esercenti che accettano i buoni pasto in pagamento, specialmente se ne ricevono tanti, non possono che trarre beneficio da un sistema di validazione dei ticket più veloce e snello. La dematerializzazione dei buoni pasto cartacei comporta numerosi benefici per gli esercenti affiliati che li accettano in pagamento. Ecco quali sono i principali vantaggi per chi decide di passare a questa modalità di validazione dei ticket: si può controllare in tempo reale la validità dei buoni pasto cartacei, annullando quasi del tutto il rischio di accettare ticket già usati, contraffatti oppure scaduti; non è più necessario inviare i buoni originali alla società emettitrice, perché le codeline sono trasmesse online, in tutta sicurezza dalla piattaforma telematica Dayclick; non serve più far firmare i buoni pasto ai titolari, né timbrarli; i costi di spedizione e i rischi legati al trasporto, nonché quelli di custodire i buoni in cassa, vengono azzerati; non si devono più trascorrere ore e ore ad eseguire complicati conteggi, suscettibili di errori, per sapere a quanto ammonta il rimborso dei buoni pasto accettati; si ha subito la certezza che i buoni pasto inviati in maniera telematica saranno quelli effettivamente rimborsati, senza che ci siano più discrepanze tra il numero di buoni conteggiati dall’esercente e quelli ricevuti dagli emettitori; grazie alla scansione digitale dei buoni pasto, la fattura elettronica viene emessa immediatamente; sia che l’esercente decida di utilizzare lo scanner, sia che decida di servirsi dell’App, la fattura viene saldata entro 8 giorni dall’emissione. La dematerializzazione dei buoni pasto è obbligatoria? Iniziamo subito col dire che la dematerializzazione dei buoni pasto non è obbligatoria. Tuttavia, con l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, alcune società che si occupano di emettere i buoni pasto hanno deciso di obbligare gli esercenti affiliati ai loro programmi a dematerializzare i buoni, per semplificare il processo di emissione della fattura. Day continua a validare i buoni pasto cartacei anche in maniera tradizionale e offre agli esercenti affiliati al suo programma la possibilità di continuare a conteggiare manualmente e spedire i buoni pasto cartacei grazie al servizio Pagosubito. Con Pagosubito, l’esercente ha la possibilità di inviare i buoni pasto accettati ad uno dei punti di raccolta (ce ne sono in tutta Italia) attraverso una modalità di spedizione sicura e tracciabile. Anche in questo caso, il pagamento della fattura è garantito in soli 8 giorni. Inoltre, Day mette a disposizione dei suoi affiliati la possibilità di calcolare direttamente dal sito il valore dei buoni pasto ritirati, di verificare la valildità delle codeline e di richiedere il codice Parter Day. Come funziona praticamente la dematerializzazione? Esistono due diversi sistemi per dematerializzare i buoni pasto cartacei che i lavoratori dipendenti utilizzano durante la pausa pranzo per pagare i pasti: lo scanner da collegare al PC o al POS; la App Dayclick. Grazie alla tecnologia che Day mette a disposizione degli esercizi affiliati, la gestione dei buoni cartacei diventa facile e veloce; in più si ottiene subito la fattura pronta per il pagamento e non si devono più inviare gli originali agli emettitori. Dematerializzazione con scanner collegato al pc o al POS Vediamo come funziona praticamente il sistema di dematerializzazione dei buoni pasto che prevede l’uso dello scanner collegato al POS o al pc. Per prima cosa, il negoziante deve munirsi di un lettore di codici fornito da Day, che è lo strumento che consente di dematerializzare i buoni. Il lettore deve poi essere collegato al POS Day. Quando arriva un cliente che decide di pagare il proprio pasto o gli acquisti effettuati con i buoni pasto cartacei, l’affiliato, servendosi dello scanner, procede alla lettura del codice a barre stampato sul buono. Immediatamente, il POS trasmette alla società emettitrice il codice del buono, e ne verifica in tempo reale la validità. Se il ticket non è scaduto e non è mai stato utilizzato prima, il POS lo convalida. Se il cliente è in possesso di più buoni cartacei, l’esercente deve ripetere l’operazione con tutti i ticket (ricordiamo che è possibile accettarne un massimo di 8). Quando tutti i buoni cartacei saranno stati validati, è sufficiente indicare il numero progressivo di fatturazione e la data per ottenere immediatamente la fattura di rimborso, che viene inviata a Day in tempo reale, già pronta per il pagamento. Gli esercenti che non sono in possesso del POS, potranno collegare lo scanner al pc. In questo caso, per poter procedere alla validazione dei buoni pasto e all’emissione della fattura, l’affiliato deve prima registrarsi su affiliatiday.it e accedere all’area riservata. Nel momento in cui arriva un cliente che desidera pagare con dei buoni pasto cartacei, l’esercente accede all’area del sito dedicata alla validazione dei ticket e scannerizza il codice presente sul buono. Subito, sullo schermo appariranno tutti i dati relativi al buono pasto scannerizzato, compreso se sia o meno valido. Nel caso si commetta un errore, è possibile anche stornare i buoni già scannerizzati. Il negoziante procede alla validazione di tutti i buoni pasto, poi accede alla sezione del sito dedicata alla fatturazione, inserisce numero e data della fattura e procede all’emissione del documento. Una volta emessa la fattura, l’affiliato ha la responsabilità di distruggere i buoni pasto già dematerializzati. Dematerializzazione con App Dayclick Gli utilizzatori del servizio di dematerializzazione dei buoni pasto cartacei possono anche servirsi dell’App Dayclick per smartphone, una soluzione alternativa allo scanner per computer e POS, che è possibile impiegare per scannerizzare i ticket e visualizzare e gestire le transazioni e le fatture già emesse. Usare l’App Dayclick è estremamente semplice: servendosi della fotocamera del cellulare, l’affiliato può scannerizzare i codici a barre presenti sui buoni spesi dai clienti. Come con il POS e il pc, potrà verificare la validità dei buoni ed emettere la fattura in tempo reale. I partner Day che usufruiscono del servizio di dematerializzazione dei buoni pasto possono anche decidere di spenderli sul sito daymarket.it e fare la spesa online per il proprio esercizio commerciale.
Paga con i Buoni Pasto dalla App con la scansione del QR Code
Luglio 02, 2020
Buoni Pasto

Nuova app “Buoni Up Day” e nuovo portale

Dal 15 luglio 2020 la app “ UP Day tronic” e il portale di gestione del buono pasto elettronico cede il passo alla nuova versione “Buoni Up Day “già attiva, pensata e studiata per migliorarne la fruizione da parte degli utilizzatori.   Buoni Up Day è la nuova applicazione per il mobile payment che permette a utilizzatori, clienti e partner di accedere a tutti i servizi in modo semplice e sicuro. L’app, disponibile negli store in versione iOS e Android è utilizzabile in tutta Italia e costituisce la versione 2.0 della precedente. Ha il duplice obiettivo di rendere più pratica la gestione da parte delle aziende e più immediata la fruizione per gli utilizzatori che godono di una customer experience arricchita: contenuti e struttura di navigazione sono infatti maggiormente pratici e user friendly, rendendo accessibili tutti i servizi offerti dall’azienda grazie a un semplice tocco sullo schermo dello smartphone. Si spegne la app "UP Day Tronic" A partire dal 15 luglio 2020 non sarà più possibile accedere alla app “UP Day tronic” e al portale di gestione del buono pasto elettronico utilizzati fino a questo momento. Per accedere quindi alla App e al portale sarà necessario effettuare una nuova registrazione, associare la propria card e scoprire tutte le funzioni per monitorare e gestire i propri buoni in modo semplice e sicuro. Scarica la nuova app o accedi al portale E’ possibile scaricare la app dallo store “Buoni Up Day” e per chi preferisce navigare da pc può accedere direttamente al Portale dedicato agli Utilizzatori. Con la versione desktop sarà ancora più semplice avere tutto sotto controllo. Tutte le novità Tante le novità facilmente fruibili nella nuova app: con la funzione "AGGIUNGI PRODOTTO" puoi associare il prodotto Up Day utilizzato, per un’esperienza di navigazione personalizzata. In MAPPA ci sono tutti i locali che accettano i buoni e i filtri aiutano a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono. Inoltre il filtro PAUSA SANA indirizza gli utilizzatori ad un sano stile di vita e ad un’equilibrata alimentazione e promuove gli esercenti che propongono un’offerta gastronomica di qualità. Per ogni locale si possono visualizzare recensioni, foto e info utili fornite da Google. E’ possibile pagare comodamente dal proprio smartphone in pochi click scegliendo di utilizzare il Codice per il POS o scansionando il QR Code. D’ora in avanti pagare la pausa pranzo e monitorare l’andamento dei buoni pasto, sarà facile, immediato e sicuro.  
Buonissimo
Giugno 17, 2020
Buoni Pasto

Buonissimo: il buono pasto che crea valore sul mercato

Up Day lancia sul mercato del buono pasto un nuovo prodotto: Buonissimo, un buono esclusivamente elettronico in grado di creare un circolo virtuoso e creare connessioni positive tra aziende, utilizzatore ed esercente con benefici per tutti. Rete di partner allargata Infatti, le aziende che scelgono Buonissimo hanno a disposizione uno strumento per motivare e fidelizzare ancora di più i propri collaboratori che, tramite app e card, accedono ad una ampia e privilegiata rete di partner: non solo gli attuali 110.000 già attivi sul territorio ma anche grandi catene discount e negozi di prossimità, oltre alle piattaforme di delivery e di E-Commerce della GDO, che fanno del risparmio il loro punto di forza. Cash back per gli utilizzatori L’utilizzatore avrà inoltre a disposizione, per ogni buono impiegato nei negozi di prossimità, cash back garantito sotto forma di punti e programmi di loyalty in buoni spesa Cadhoc, con l’obiettivo di incentivare i consumi e sostenere i piccoli esercizi. Benefici per gli esercenti I benefici sono evidenti anche per gli esercenti perché con Buonissimo la commissione di gestione si riduce ai minimi termini, trasformandosi in maggiore servizio per il beneficiario finale. Up Day si impegna a creare Valore Questo nuovo approccio al buono pasto sottolinea l’impegno di Up Day nel voler creare valore per l’intera filiera con soluzioni eque e sostenibili per le famiglie, per gli esercenti e per le aziende. Buonissimo deriva in parte dall’esperienza dei buoni solidali alimentari in cui Up Day si è distinta recentemente, mettendo a disposizione dei Comuni tutte le sue competenze e i suoi strumenti tecnologici e finanziari per sostenere l’intero ecosistema nel fronteggiare il periodo di crisi sanitaria e di emergenza alimentare che hanno colpito il Paese. Infatti in quel contesto, Up Day ha emesso buoni alimentari solidali al prezzo di costo e con una marginalità totalmente azzerata, in linea con quanto promulgato da ANSEB, l’Associazione nazionale che rappresenta le società che emettono buoni pasto e buoni spesa. Rapporto welfare firmato Up Day Tecnè Inoltre, quanto emerso dal Rapporto sul Welfare Aziendale firmato Up Day in collaborazione con Tecnè, primario istituto di ricerca sul panorama nazionale, è ulteriore riprova dei benefici che strumenti come il buono pasto e il buono spesa portano alle famiglie con diretta positiva ricaduta sui consumi, soprattutto in un periodo come quello attuale. Infatti, per il 92% dei lavoratori, avere a disposizione Buoni Spesa o Buoni Pasto rappresenta inequivocabilmente un netto vantaggio, per il 95,4% questi strumenti sono un importante contributo per arrivare a fine mese e, allo stesso modo, il 95,8% li vede come ausilio sostanziale per il bilancio familiare. Nonostante sia alto l’apprezzamento dei Buoni Pasto e Buoni Spesa da parte delle aziende e dei lavoratori che li hanno, è solo il 27,5% degli intervistati a usufruire di questi strumenti in Italia. Incrociando, quindi, i dati estremamente positivi sui vantaggi del welfare aziendale, con le evidenze di una diffusione che ha ancora un ampio margine di crescita all’interno del tessuto economico italiano, emerge l’enorme potenziale di queste tipologie di strumenti. A fronte di una crescita ulteriore in termini di utilizzo, infatti, la curva di benessere e consumi dell’intero paese potrebbe crescere in maniera importante.
Fare la spesa con i buoni pasto
Giugno 15, 2020
Buoni Pasto

Come fare la spesa con i buoni pasto

Uno dei maggiori vantaggi dei buoni pasto è la possibilità di usarli anche per fare la spesa.  Scopri tutte le informazioni sulle modalità e le limitazioni che riguardano l’utilizzo dei buoni pasto per fare acquisti. Tra i benefit aziendali più apprezzati dai lavoratori ci sono i buoni pasto: ticket cartacei o elettronici che possono essere utilizzati per acquistare non solo pasti già pronti, ma anche prodotti alimentari di vario genere. In questo articolo potrai scoprire tutto quello che c’è da sapere su come fare la spesa con i buoni pasto. Quanti buoni pasto si possono usare per la spesa? Ci sono dei vincoli? Dove fare la spesa con i buoni pasto? Come fare la spesa online con i buoni pasto? Quanti buoni pasto si possono usare per la spesa? Cumulare i buoni pasto e usarli anche per fare la spesa per la famiglia, oltre che per acquistare pasti già pronti durante la pausa pranzo, è sempre stata una pratica comune tra i lavoratori dipendenti che li ricevono dalle proprie aziende, in sostituzione del servizio mensa. Ma cosa vuol dire, di preciso, cumulare? Non vuol dire certo possedere più buoni contemporaneamente! Essi, infatti, vengono consegnati in blocchetti o caricati sulla card a inizio mese (se si tratta di buoni pasto elettronici), perciò è normale possederne più di uno. Cumulare i buoni pasto vuol dire utilizzarne più di uno contemporaneamente per acquistare pasti già pronti, oppure fare la spesa.   I buoni pasto sono un servizio sostitutivo di mensa, perciò la legge, in passato, ne vietava la cumulabilità e, almeno in teoria, obbligava i lavoratori a spenderne non più di uno al giorno; inoltre, prevedeva che gli esercizi commerciali non ne accettassero in pagamento un numero maggiore. Dal 2017, con l’emanazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n°122, le regole per l’utilizzo dei buoni pasto sono cambiate: grazie alla nuova normativa, ora è possibile utilizzare più buoni contemporaneamente per fare la spesa negli esercizi indicati. L’articolo 4 del decreto, infatti, stabilisce che i ticket “non sono cedibili, né cumulabili oltre il limite di otto buoni”. Quindi ogni lavoratore, per fare la spesa, può usare un massimo di 8 buoni pasto: un bel vantaggio per le famiglie, che in questo modo possono risparmiare qualcosa sul budget dedicato all’acquisto di generi alimentari. Ci sono dei vincoli? Alcuni vincoli sulle modalità di utilizzo dei buoni pasto, tuttavia, sono rimasti in vigore. In particolare, continua ad essere vietato: cedere i buoni pasto ad altre persone. I ticket sono nominativi e quindi non possono essere ceduti dal titolare ad altri, neanche se appartenenti al proprio nucleo familiare; convertire i buoni pasto in denaro; acquistare determinate categorie di prodotti. A differenza dei buoni spesa, che non hanno limiti, i buoni pasto solitamente non possono essere usati per acquistare bevande alcoliche, prodotti non alimentari o comunque prodotti che l'eventuale esercizio commerciale decide di vincolare o escludere. Il vincolo sulla spendibilità dei buoni soltanto nelle giornate lavorative è invece decaduto, perciò è possibile fare acquisti coi buoni pasto anche nei giorni festivi e quando si è in ferie. Dove fare la spesa con i buoni pasto? La legge sui buoni pasto, nel garantire la possibilità di cumularli, ha ampliato anche la platea degli esercizi nei quali poter spendere i propri ticket. Ecco una lista dei principali esercizi in cui è possibile utilizzare i buoni pasto per fare la propria spesa tutti i giorni della settimana: bar, ristoranti, pizzerie; tavole calde e self-service; mense aziendali; supermercati e negozi di alimentari; gastronomie e rosticcerie; negozi che vendono prodotti biologici; mercati; chioschi di street food; imprese artigiane del settore alimentare (ad esempio le pasticcerie); agriturismi; spacci aziendali; imprese agricole che vendono i loro prodotti; Il fatto che siano indicate nell’elenco presente nel decreto, tuttavia, non obbliga queste attività ad accettare i buoni pasto. Solo gli esercizi convenzionati con le società emettitrici dei buoni pasto forniti dall’azienda li accettano come modalità di pagamento. Solitamente, per segnalare che in un locale è possibile pagare con un certo tipo di buoni, gli esercenti convenzionati con queste società mettono all’ingresso un adesivo apposito, così i clienti possono saperlo con certezza ancora prima di entrare. Chi possiede dei buoni pasto elettronici prima di pagare dovrebbe informarsi se l’esercizio in cui intende spenderli li accetti o meno. A differenza dei ticket cartacei, che si usano un po’ come il denaro in contante e necessitano solo di essere controfirmati per essere validati, i ticket elettronici, per poter essere validati, necessitano di un POS diverso da quello delle carte di credito, che viene fornito agli esercizi dalla società emettitrice. Day mette a disposizione delle persone che utilizzano i suoi buoni pasto un utile strumento per verificare quali siano gli esercizi commerciali della tua zona che li accettano come mezzo di pagamento: la App Buoni Up Day. Con la App Buoni Up Day (disponibile sia nell’AppStore, sia sul PlayStore) non solo si possono trovare i locali della propria zona dove è possibile spendere i buoni pasto e controllare quale tipo di ticket accettano. Dopo aver caricato i codici dei buoni elettronici e cartacei sulla App, la si può usare anche per tenere sotto controllo la quantità di buoni utilizzati, calcolare il numero di ticket da usare per pagare e pagare i prodotti acquistati con i buoni pasto che si hanno a disposizione. Naturalmente la mappa può essere consultata anche dall'apposita sezione del sito degli utilizzatori. Pagando coi buoni pasto si ha diritto a ricevere il resto? Una delle domande che si pongono più di frequente le persone che utilizzano i buoni pasto è se, pagando con essi, hanno diritto a ricevere il resto, qualora l’importo dei buoni spesi sia superiore a quanto dovuto. Purtroppo, pagare con i buoni pasto non dà diritto a ricevere il resto, se l’importo totale dei prodotti acquistati è inferiore a quello dei ticket. Se, ad esempio, acquisti dei prodotti per un totale di 12 euro e, per pagare, utilizzi due buoni del valore di 7 euro l’uno, non avrai diritto a ricevere i 2 euro di resto. Per evitare di perdere parte del valore nominale del buono pasto, perciò, spesso si usa un numero di buoni inferiore al valore dell’importo da pagare e si versa un contributo in denaro per coprire la differenza. Tornando all’esempio di prima, quindi, puoi anche decidere di pagare con un solo buono pasto da 7 euro e coprire l’importo residuo di 5 euro pagando con denaro contante. Come fare la spesa online con i buoni pasto? Sempre più spesso le persone scelgono di fare i propri acquisti online, anche quando si tratta di prodotti alimentari. Per questo in tanti si chiedono se sia possibile e come si possa pagare la spesa online con i buoni pasto. Iniziamo col dire che sì, è possibile fare acquisti online con i buoni pasto, anche se questo metodo di pagamento non è ancora così diffuso, nell’ambito degli acquisti fatti sul web. Per quanto riguarda la domanda su come fare la spesa su Internet con i buoni pasto, non c’è un’unica risposta. Ogni società emettitrice di buoni pasto e ogni e-commerce, infatti, adottano politiche diverse in merito alla possibilità di pagare ciò che si è acquistato online con questo mezzo di pagamento. In alcuni casi l’e-commerce di un negozio fisico dal quale si è abituati a fare acquisti coi buoni pasto non li accetta come metodo di pagamento, altre volte invece sì. Così come ci sono negozi che vendono solo online che, invece, li accettano. Ci sono poi i casi in cui si può pagare solamente con i buoni pasto cartacei, e quelli in cui si possono usare solo i ticket elettronici. A volte, anche quando un e-commerce permette ai propri clienti di pagare con i buoni pasto, può non accettare la tipologia di ticket erogata dalla propria azienda. Sono meglio i buoni cartacei o quelli elettronici per fare la spesa online? Per quanto riguarda il pagamento online con l’una o l’altra tipologia di buoni pasto, non ce n’è una migliore dell’altra. Anche in questo caso, sono gli esercenti a decidere se accettarle o meno entrambe. Ad esempio, alcuni e-commerce accettano i buoni pasto cartacei solo se si sceglie di pagare in contrassegno. Per fare la spesa online con i buoni pasto elettronici, invece, bisogna verificare che il sistema di pagamento elettronico utilizzato dall’e-commerce accetti la card della società emettitrice. In alcuni casi, è possibile caricare i buoni pasto forniti dall’azienda sull’app fornita dalla società emettitrice e convertirli in un codice spendibile negli e-commerce convenzionati. Per sapere se e come si può pagare online con i buoni pasto, perciò, la cosa migliore da fare è controllare le condizioni di vendita del sito web da cui si intende fare acquisti, oppure contattare il servizio clienti.
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