Buoni Pasto

Una semplice scelta che porta con sé tanti vantaggi per le aziende e i loro dipendenti.

Consigli per una buona idratazione
Novembre 11, 2020
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Come mantenere una buona idratazione

E' davvero molto importante idratarsi correttamente. Una scarsa idratazione infatti può causare affaticamento, scarso appetito, intolleranza al calore e tantissime altre controindicazioni. A seguire un nuovo articolo del Dott. Giuseppe Scopelliti biologo nutrizionista. Come abbiamo fatto a sopravvivere e addirittura a prosperare nel corso dei secoli senza le tonnellate di bottiglie d'acqua che quasi tutti sembrano portarsi dietro in questi giorni? Leggendo sui rischi e le conseguenze della disidratazione, specialmente per gli anziani e chiunque si alleni duramente durante la stagione calda, è un miracolo che molti di noi non abbiano ceduto anni fa ai dannosi effetti fisici, cognitivi e sulla salute di una scarsa idratazione. Anche adesso che l'acqua è presente praticamente ovunque, troppe persone non riescono ancora a bere abbastanza liquidi per compensare le perdite subite, specialmente, ma non esclusivamente, durante i mesi estivi. Idratazione attraverso 'acqua gel' Per quelli di voi che sanno o sospettano di non bere abbastanza, la buona notizia è che non si deve fare affidamento esclusivamente sull'assunzione di liquidi per rimanere ben idratati. Studi condotti in zone con scorte limitate di acqua potabile suggeriscono che si può aiutare a contrastare la disidratazione e, allo stesso tempo, migliorare la propria dieta consumando cibi nutrienti e ricchi di "acqua nascosta". Gli alimenti vegetali come frutta, verdura e semi sono una fonte della cosiddetta acqua gel: acqua pura, sicura e idratante che viene assorbita lentamente dal corpo quando questi alimenti vengono consumati. Li vedremo più nel dettaglio dopo. Intanto devi convincerti che rimanere ben idratati è fondamentale per la tua salute. Anche se siamo "solidi", il nostro corpo è costituito per la maggior parte di acqua, che va dal 75% del peso corporeo dei neonati al 55% degli anziani. Ogni processo corporeo, ogni cellula vivente, dipende dall'acqua per funzionare correttamente. L'acqua trasporta i nutrienti, regola la temperatura corporea, lubrifica le articolazioni e gli organi interni, sostiene la struttura delle cellule e dei tessuti e preserva la funzionalità cardiovascolare. Le persone possono sopravvivere senza acqua solo per tre o quattro giorni, al massimo una settimana. Cosa può causare l'idratazione inadeguata Ma ancora più importante è come si sopravvive. L'idratazione inadeguata può causare affaticamento, scarso appetito, intolleranza al calore, vertigini, stitichezza, calcoli renali e un pericoloso calo della pressione sanguigna. Gli effetti cerebrali includono cambiamenti dell'umore, pensieri confusi, disattenzione e scarsa memoria. Secondo gli studi del Virginia Polytechnic Institute and State University, una perdita anche di solo 1-2% dell'acqua corporea può compromettere le prestazioni cognitive. Il bilancio idrico del tuo corpo è determinato da quanta energia consumi, età, livello di attività fisica e fattori ambientali. Il corpo perde acqua attraverso la pelle, i polmoni, i reni e il tubo digerente; in altre parole, sudando, respirando ed eliminando i rifiuti, sia liquidi che solidi. Il fabbisogno idrico può variare da persona a persona e nessuno avrà bisogno ogni giorno della stessa quantità di liquidi. Una persona media consuma circa un litro di acqua al giorno. Il più delle volte non è una quantità sufficiente a garantire una corretta idratazione, soprattutto se si svolge anche un'attività fisica. Se hai intenzione di fare sport o fare un lavoro fisico all'aperto in una giornata calda, è meglio iniziare a idratarsi il giorno prima. Controlla il colore della tua urina, più è chiaro, meglio è. Se tende al trasparente vuol dire che stai bevendo a sufficienza, se è invece è scuro è il caso di bere di più. Inoltre continua a bere acqua o altri liquidi durante l'attività e per le ore successive. Un fattore critico nel rimanere ben idratati non è fare affidamento sulla sete per ricordarti di bere ma piuttosto essere proattivo bevendo abbastanza liquidi prima, durante e dopo i pasti e l'attività fisica. Consigli per restare idratati Il consiglio di vecchia data di bere otto bicchieri d'acqua al giorno è, appunto, roba vecchia. Il nostro fabbisogno giornaliero di acqua, come già detto, è molto variabile e il pensiero attuale è quello di ottenere circa il 70% del fabbisogno giornaliero dai liquidi (compresi caffè, te, tisane ecc) e il resto dai cibi solidi. Ci sono alcuni tipi di frutta e verdura che sono particolarmente idratanti che vanno dai cetrioli con il 96,7% di acqua, all'uva con l'81,5%. La lista include lattuga, pomodori, cavolfiori, spinaci, broccoli, carote, peperoni, anguria, fragole, ananas, mirtilli, mele e pere. Anche i semi di chia possono essere un'arma contro la disidratazione: assorbono 30 volte il loro peso in acqua e possono fornire all'organismo liquidi a lento rilascio, specialmente durante le lunghe attività fisiche. Idratarsi grazie ai vegetali può anche aiutare a ridurre l'inquinamento. La terra viene invasa da bottiglie di plastica usa e getta che si possono trovare disseminate per le strade e i parchi e galleggiano nei fiumi, oceani e laghi. A meno che non si sta visitando una regione del mondo in cui è pericoloso bere l'acqua, cerca di evitare l'acquisto di acqua in bottiglia. L'acqua del rubinetto è perfettamente sana e potabile. In caso di dubbi sulla sicurezza della fornitura idrica comunale o se non si apprezza il gusto dell'acqua locale, considera l'installazione di un filtro per rubinetto o l'utilizzo di una caraffa filtrante. Puoi trovare qui l'articolo completo Per maggiori informazioni scrivi a info@day.it  
Ciìurarsi con l'alimentazione
Ottobre 20, 2020
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Una sana alimentazione per migliorare la nostra salute

Seguire un'alimentazione sana è una delle chiavi per avere una vita sana. E' possibile migliorare la propria salute seguendo una dieta equilibrata e mangiando alimenti ricchi di vitamine e minerali come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e pesce. Un nuovo articolo del Dott. Giuseppe Scopelliti biologo nutrizionista. Poniti le seguenti domande Hai un problema di salute o un fattore di rischio come l'ipertensione o il colesterolo alto? Il tuo medico ti ha detto che dovresti mangiare meglio? Nella tua famiglia ci sono casi di diabete, malattie cardiache o osteoporosi? Sei in sovrappeso? Hai domande su quali cibi dovresti mangiare o se dovresti assumere un qualche integratore? Se hai risposto di si a qualcuna di queste domande, dovresti rivolgerti ad uno specialista della nutrizione perché potrebbe essere necessario migliorare le tue abitudini alimentari. Percorso per migliorare la salute Cambiare le tue abitudini alimentari potrebbe essere difficile. Bisogna inizialmente concentrarsi su piccoli cambiamenti. Apportare modifiche alla dieta può essere utile anche se si hanno malattie che possono essere aggravate da quello che si mangia e/o beve. I sintomi di patologie intestinali e renali, intolleranza al lattosio e celiachia possono tutti beneficiare da cambiamenti nella dieta. Di seguito sono riportati suggerimenti per migliorare la tua salute. Assicurati di rimanere in contatto con il tuo medico in modo da mantenere monitorato il tuo stato di salute. Trova i punti di forza e debolezza nella tua dieta attuale Mangi 4-5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno? Assumi abbastanza calcio? Mangi cibi integrali e ricchi di fibre? Se è così, sei sulla buona strada! In caso contrario dovresti aggiungere questi alimenti alla tua dieta quotidiana. Tieni traccia di ciò che mangi e bevi ogni giorno. Questo ti aiuterà (e aiuterà il nutrizionista) a valutare la tua dieta. Ti renderai conto di quanto e cosa mangi. Chiedi aiuto ad un nutrizionista. Può sostenerti con una dieta adatta a te soprattutto se hai problemi di salute. Prova a seguire queste semplici regole Usa metodi di cottura sani: al vapore, al forno o al microonde. Togli la pelle prima di cuocere il pollo o il tacchino. Mangia pesce almeno tre volte alla settimana. Riduci i grassi in eccesso ma non eliminarli completamente perché sono un nutriente fondamentale per il nostro benessere. Mangia molta frutta e verdura sia con i pasti che come snack. Leggi le etichette nutrizionali sugli alimenti prima di acquistarli. Se hai bisogno di aiuto con le etichette, chiedi al tuo nutrizionista. Quando mangi fuori, sii consapevole di quello che ordini. Bevi! Principalmente acqua o tè e tisane senza zucchero. Evita le bevande zuccherate perché aggiungono un sacco di zuccheri e calorie alla dieta. Queste includono succhi di frutta, bibite gassate, bevande sportive e energetiche e tè freddo zuccherato. Cose da considerare Una nutrizione bilanciata e un regolare esercizio fisico fanno bene alla salute. Queste abitudini possono aiutarti a perdere o mantenerlo sotto controllo. Prova a fissare obiettivi realistici e non apportare troppi cambiamenti tutti insieme. Medici e nutrizionisti suggeriscono di avere delle abitudini alimentari sane come parte integrante della vita quotidiana piuttosto che seguire diete alla moda per perdere qualche chilo che verrà poi ripreso con gli interessi. Suggerimenti nutrizionali e diete provenienti da coach e altra gente non qualificata possono essere molto dannosi per la tua salute. Tieni presente i seguenti consigli e consulta sempre prima il medico o il nutrizionista Le diete "miracolose" non sono la risposta. Diete alla moda o a breve termine possono promettere di aiutarti a perdere peso velocemente. Tuttavia sono difficili da mantenere e potrebbero essere dannose. Una buona alimentazione non viene da una pillola o beverone. Prova invece a mangiare una varietà di cibi sani e salutari. Il tuo corpo trae maggior beneficio dagli alimenti integrali e prendi solo le vitamine e gli integratori prescritti dal medico. Programmi o prodotti dietetici possono confonderti con le loro affermazioni. La maggior parte delle persone in questi annunci viene pagata per dire quello che dice. Non parlano mai di effetti collaterali, eventuali problemi o del peso che viene poi recuperato con gli interessi. Alcune domande da porre al nutrizionista Quante porzioni dovrei mangiare da ciascun gruppo alimentare? Se seguo una dieta restrittiva, come quella vegetariana o vegana, come posso migliorare la mia salute? Ci sono certe abitudini alimentari che dovrei seguire per le mie condizioni di salute? Per maggiori informazioni scrivi a info@day.it
Glutine tra mito e leggenda
Ottobre 06, 2020
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Glutine: tra mito e leggenda

Per la Rubrica Pausa Sana il dott. Giuseppe Scopelliti Biologo Nutrizionista ci propone un articolo in cui si parla di glutine. La moda del gluten free dilaga sempre più, chi sposa questa "filosofia" sostiene che una dieta priva di glutine li aiuti a perdere peso, ad aumentare la loro energia e sentirsi più in salute. Il glutine di per se non è né dannoso né malsano: è semplicemente un complesso principalmente proteico presente in diversi cereali. Eppure moltitudini di persone seguono diete prive di glutine tipicamente evitando pane, pasta e simili. E questo è solo l'inizio. Questo composto è un ingrediente che si trova in una miriade di alimenti industriali. La sua presenza così diffusa può renderne l'eliminazione completa dalla dieta sorprendentemente difficile, scomodo e dispendioso sia in termini di tempo che di denaro. Il che fa sorgere la grande domanda: questa tendenza così popolare è davvero benefica per la salute o almeno abbastanza per far sì che valga la pena darsi così tanto da fare per seguire una dieta gluten free? Ma ancora più importante: eliminare completamente il glutine è una scelta davvero sana? Che cos'è il glutine? In termini semplici il glutine è una sostanza proteica contenuta in alcuni cereali quali grano, farro, avena, segale, spelta, orzo, kamut e triticale. [approfondisci sui cereali integrali] Funziona come una colla dando a pane e pasta quella consistenza spugnosa e gommosa che ci aspettiamo; aiuta nella lievitazione la pizza e altri impasti ed è utilizzato anche come addensante in salse e zuppe. Quando questi cibi comuni sono preparati senza glutine, è abbastanza facile distinguerne la consistenza e persino il gusto. Sono intollerante al glutine? L'intolleranza al glutine comprende uno spettro di reazioni alla sostanza che può variare da una lieve sensibilità fino alla celiachia in piena regola. I sintomi di intolleranza al glutine variano ampiamente. Nei casi più lievi i problemi comuni includono gas, gonfiore e diarrea, tutti sintomi che possono essere scambiati per altre condizioni di salute come intolleranza al lattosio, sindrome dell'intestino irritabile e anche problemi ginecologici. Ma un'intolleranza al glutine può presentarsi in modi molteplici, persino sorprendenti, che non hanno nulla a che fare con diarrea e problemi intestinali. In particolare alcune persone provano nausea, affaticamento generale o irritazione della pelle; le carenze di ferro e di vitamina D possono anche essere un segno specialmente nelle persone più giovani. Ma il grosso problema con l'intolleranza al glutine sembra essere quella che viene chiamata "nebbia mentale" in seguito alla quale si fa fatica a rimanere concentrati. La nebbia mentale può essere estremamente frustrante e persino estenuante fisicamente. Per determinare se si soffre di una sensibilità al glutine serve provare una dieta di eliminazione. Fondamentalmente occorre eliminare completamente il glutine per almeno un mese e valutare lo stato di salute; se i sintomi sono migliorati o spariti è probabile che si sia intolleranti al glutine. Ma per averne conferma occorre reintrodurre lentamente il glutine per vedere se i sintomi ritornano. In cosa si differenzia la malattia celiaca? Sebbene possano avere molti sintomi simili, la sensibilità al glutine non celiaca e la malattia celiaca sono molto diverse. La celiachia è in realtà una malattia autoimmune ereditaria. Se si è semplicemente sensibili al glutine ma lo si mangia in ogni caso, probabilmente non ci si sentirà bene ma non si sta seriamente danneggiando il corpo a lungo termine. Tuttavia, quando chi soffre di celiachia consuma cibi contenenti glutine, crea una reazione tossica nel sistema immunitario che infiamma e danneggia il rivestimento dello stomaco e l'intestino tenue. Questo impedisce al cibo di essere assorbito correttamente, il che può causare perdita di peso e malnutrizione involontaria e potenzialmente innescare molti altri problemi. Ad esempio l'incapacità di assorbire il ferro può portare all'anemia e non assorbendo adeguatamente calcio e vitamina D si può avere un deterioramento della massa ossea fino all'osteoporosi. Come faccio a sapere se sono celiaco? Se stai riscontrando sintomi sospetti, individua il problema il più rapidamente possibile. Una dieta di eliminazione può essere tutto ciò che serve per rilevare la sensibilità al glutine non celiaca, nel qual caso sarebbe buona cosa fare gli esami per escludere al 100% la malattia celiaca. Purtroppo, ad oggi, non c'è nessuna cura per la celiachia. L'unico trattamento è quello di seguire religiosamente una dieta priva di glutine. Senza l'afflusso costante di glutine, l'intestino tenue inizia a guarire e la salute generale tende a migliorare. Miti e leggende del senza glutine Anche senza una diagnosi di celiachia o una sensibilità consolidata, in molti scelgono di non mangiare glutine. Molti lo fanno nella speranza di curare l'emicrania, la fibromialgia, l'affaticamento cronico e altre malattie anche se la ricerca non ha mai individuato nel glutine la causa questi problemi. Molte persone evitano anche il glutine nella speranza di perdere peso velocemente. Quando il glutine divenne per la prima volta una parola alla moda qualche anno fa, era un malinteso comune che il glutine avesse qualcosa a che fare con l'aumento di peso. Non è vero. Anche se alcuni che seguono una dieta gluten free dimagriscono, la loro perdita di peso è raramente un risultato diretto. Nella maggior parte dei casi ciò che realmente accade è che l'eliminazione del glutine riduce notevolmente la varietà di alimenti che possono mangiare, specialmente i cibi confezionati. Con poche scelte molti si rivolgono a frutta e verdura fresca, proteine ​​magre e latticini a basso contenuto di grassi. Diete ricche di questi alimenti di solito riducono l'apporto calorico totale e indovina cosa? Le persone perdono peso naturalmente ma spesso chi sceglie il senza glutine non perde peso. In realtà molti ingrassano. Complici gli esperti di marketing alimentare che, sfruttando la popolarità della dieta priva di glutine, riempiono gli scaffali dei supermercati con biscotti, torte e snack senza glutine. Senza il glutine i produttori devono usare più grassi e zuccheri per far sì che i loro prodotti, già poco sani, abbiano un buon sapore, aumentando il numero di calorie al di sopra delle loro controparti contenenti glutine. Basta confrontare una singola porzione di uno snack qualsiasi con la sua controparte senza glutine. Spesso la seconda arriva ad avere il 30% di calorie in più rispetto alla versione normale. Quindi spesso chi si lancia in una dieta gluten free fai da te e senza averne veramente motivo, finisce con l'ingrassare e col danneggiare la propria salute. Trovi qui l'articolo originale. Per maggiori informazioni scrivi a Day: info@day.it
Alcalinizzare il corpo
Settembre 24, 2020
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Alcalinizzare il corpo. E’ davvero necessario?

Spesso su Internet leggiamo che l'eccesso di acidità è la causa principale di ogni malattia e che per combatterla dobbiamo gestire il nostro apporto di alimenti alcalinizzanti. In questo articolo il dottor Giuseppe Scopelliti, biologo nutrizionista, ci chiarisce le idee. Facciamo chiarezza L'acidità e l'alcalinità sono misurate usando la scala del pH che va da 0 a 14. 0 è altamente acido, 7 è neutro e 14 è altamente alcalino, anche detto "basico". La scala del pH è anche logaritmica, il che significa ad esempio che un pH di 3 è 10 volte più acido di un pH di 4, e un pH di 8 è dieci volte più alcalino/basico di un pH di 7. Il mito che abbiamo bisogno di "alcalinizzare" i nostri corpi si basa su una sbagliata interpretazione della fisiologia umana. Cosa alcalinizzare? La domanda che pongo sempre ai miei pazienti presi da questo mito è: "Quale compartimento del corpo pensi che dovresti alcalinizzare?" Sicuramente non lo stomaco che funziona correttamente a un pH acido di circa 2, passando a 4 o 5 dopo un pasto. Se lo stomaco diventa meno acido digeriamo male e, ad esempio, assorbiamo meno ferro (Jacobs & Miles, 1969). Neanche l'intestino. L'acidità dell'intestino tenue e crasso (eccetto l'ultima parte dell'intestino tenue, che ha un pH lievemente alcalino di 7,4) viene attentamente mantenuta da varie secrezioni digestive e anche dai microbi intestinali benefici che producono acido lattico, acidi grassi a catena corta e altre sostanze chimiche acidificanti dai cibi che mangiamo. Questo ambiente acido impedisce in maniera attiva la proliferazione di organismi patogeni (cioè che causano malattie) (Fallingborg, 1999). Tradotto: l'ambiente acido ci protegge dalle infezioni. Possiamo concludere dicendo che "alcalinizzare il tuo corpo" non è necessariamente una buona idea! E per tante altre malattie? Ci sono delle reazioni chimiche essenziali per la nostra sopravvivenza che si verificano in continuazione nel nostro sangue e che possono avvenire solo in una gamma ristretta di livelli di pH. Mantenere il giusto livello di pH nel sangue è così importante per la nostra sopravvivenza che se scende al di sotto di 7,35 o sale sopra i 7,45, il corpo attiva numerosi meccanismi tampone che coinvolgono proteine ​​del sangue, fosfato, bicarbonato ma anche polmoni e reni, per ristabilire l'equilibrio. Qualsiasi cosa che riesca a superare questi meccanismi di protezione e che quindi renda il sangue troppo acido (inferiore a 7) o troppo alcalino (superiore a 7.7) porterebbe far ci avere conseguenze irreversibili. In conclusione Il messaggio da portare a casa è che ogni compartimento del corpo ha un intervallo di pH che è necessario per il suo corretto funzionamento e che viene attentamente mantenuto da una serie di potenti meccanismi. Semplicemente non puoi "alcalinizzare il tuo corpo", né dovresti sforzarti di farlo. Tuttavia, puoi rendere più facile per il tuo corpo mantenere le diverse gamme di pH ottimali facendo scelte alimentari e di vita sane. Ad esempio seguendo una dieta ricca di fibre e amido resistente con verdure, frutta, legumi e cereali integrali, fornirai al tuo microbiota intestinale (l'insieme dei microorganismi che popolano il tuo intestino) i nutrienti necessari per produrre acidi grassi a catena corta che aiutano a mantenere un pH ottimale nel colon. Ma non pensare di stare "alcalinizzando" il tuo corpo. Stai semplicemente aiutando quei meccanismi di protezione che altrimenti dovrebbero lavorare di più per mantenere il pH ottimale. E questo ha notevoli benefici per la salute, incluso un ridotto rischio di sviluppare malattie renali (Mirmiran, Yuzbashian e Bahadoran, 2016). Quindi portare a tavola frutta e verdura fa bene alla salute sia fisica che mentale ma non necessariamente c’è bisogno di alcalinizzare il nostro corpo. Il corpo manterrà infatti tutti i suoi sistemi a livelli di pH ottimali automaticamente ( e autonomamente ). Puoi trovare l’articolo originale qui scritto dal dott. Giuseppe Scopelliti Biologo Nutrizionista per maggiori informazioni o richiesta di contatti scrivi a info@day.it.  
La nuova App di Day per ritirare i buoni pasto
Settembre 21, 2020
Buoni Pasto

POS Up Day, l’app che accetta ogni tipo di buono pasto Day

Up Day presenta POS Up Day, l’App per gli esercenti affiliati che consente di leggere e validare in pochi e immediati passaggi ogni tipo di buono pasto Day - cartacei, digitali, con Bar Code e QR Code – in tempo reale, e che supera il concetto di Pos unico recentemente introdotto, portando con sé forte spinta al digitale ed evoluzione per il comparto. Un supporto economico per la rete dei partner Disponibile a breve in maniera gratuita in versione Android o iOs, POS Up Day  è una soluzione “leggera” alternativa ad altre proposte più strutturate o integrate a infrastrutture di sistemi di cassa già presenti, rappresentando dunque anche un supporto economico per il rilancio della rete dei partner provati dalla pandemia. Una App semplice, flessibile e sostenibile Destinata a tutti gli affiliati che ritirano i buoni pasto Day, l’applicazione POS Up Day permette la validazione e l’accettazione dei buoni pasto sia cartacei che elettronici in tempo reale. Il ritiro dei buoni pasto diventa più leggero, poiché non richiede alcuna infrastruttura particolare, se non una app, scaricabile gratuitamente su qualsiasi tipo di smartphone apple o android. Diventa semplice e veloce poiché i buoni letti sono direttamente fatturabili dalla app. Diventa più flessibile perché permette l’accettazione dei buoni anche per i pagamenti da remoto, al tavolo o in consegna tramite un fattorino. Diventa sostenibile poiché non vi è l’emissione di uno scontrino termico, ma la transazione è registrata e visualizzabile sia dalla app dell’esercente, che dalla app dell’utilizzatore. La transazione viene notificata all’esercente anche tramite SMS o mail, secondo le preferenze e i dati impostati sul proprio profilo. Sicurezza dei dati E' inoltre una app sicura poiché ogni operazione è validata in tempo reale tramite web service Day e quindi garantita al massimo per il trattamento dei dati. Up Day supera il POS unico  “In questi ultimi tempi si è parlato molto dell’introduzione del Pos unico per l’accettazione da parte degli esercenti dei buoni pasto ma noi, che già da tempo incentiviamo la diffusione di sistemi innovativi efficienti, siamo andati oltre orientandoci verso soluzioni più digitali e tecnologiche come l’App POS Up Day. Entro fine 2021, prevediamo infatti di realizzare oltre l’80% delle transazioni tramite questo supporto.” afferma Mariacristina Bertolini, Direttore Generale e Vicepresidente di Up Day.  
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