TAG: #Utilizzatori

Unicoop Firenze
Settembre 28, 2021
News

Unicoop Firenze partner dei buoni pasto Up Day

Tutti i supermercati Unicoop Firenze accettano i buoni pasto Up Day: una novità gradita e attesa da tempo per gli utilizzatori dei buoni pasto che spendono i loro ticket presso la grande distribuzione. I Buoni Pasto accettati sono sia quelli in formato elettronico che i classici cartacei. La convenzione è già attiva, quindi fin da oggi ci si può recare in tutta tranquillità presso i 104 punti vendita Unicoop Firenze. Dove trovare i locali Per verificare i supermercati Unicoop Firenze più vicini a te è a disposizione la mappa dei locali all'interno della nostra app Buoni Up Day e sul nostro portale dedicato agli utilizzatori dei buoni pasto. Con l’App gratuita Buoni Pasto Day oltre a scoprire tutti i locali più vicini alla tua azienda, puoi visualizzare l’elenco e la mappa di oltre 110.000 locali per una pausa facile e tutta da gustare. E con i filtri puoi scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono. Scaricala subito! ( Android , iOS )    
Assistente virtuale
Luglio 02, 2021
News

Cerchi una soluzione? Ti risponde la nostra assistenza virtuale

Up Day ha introdotto una soluzione semplice ed efficace che, tramite sito web e applicazione mobile, consente ai propri utenti di trovare rapidamente e in autonomia le soluzioni ai loro problemi di assistenza più comuni. Un assistente virtuale che facilita la comunicazione tra azienda e utilizzatori finali del servizio, permettendo una prima scrematura delle richieste di assistenza verso il customer service di Day, in modo da favorire una gestione automatica ed efficiente dei problemi più frequenti e permettere al Customer Care di concentrarsi sulle richieste a maggior valore aggiunto per il cliente. Soluzione Indigo.ai ha realizzato per Up Day un assistente virtuale dotato di Intelligenza Artificiale raggiungibile tramite widget web e applicazione mobile in grado di rispondere alle principali e più comuni richieste di assistenza. Il bot è perfettamente integrato con i sistemi di Up Day: questo gli consente di conoscere in anticipo le informazioni e i problemi dell’utente, offrendo risposte diverse a seconda di chi gli sta scrivendo per un’esperienza completamente personalizzata. Il bot oggi automatizza tutte le operazioni più comuni, come ricercare i locali in cui trascorrere la pausa pranzo, ma anche quelle più complesse come attivare la propria card contenente i buoni pasto o ricevere assistenza per gli acquisti online. Risultati 22k Gli utenti unici che hanno interagito con l’assistente nei primi quattro mesi di attività. 180k Il numero di messaggi scambiati tra bot e utenti nei primi quattro mesi di attività 88% La percentuale di richieste a cui il bot è stato in grado di rispondere.    
buoni pasto aziendali vantaggi per i dipendenti
Giugno 14, 2021
Buoni Pasto

Buoni pasto aziendali: perché darli ai dipendenti e quali sono i vantaggi per tutti

I buoni pasto sono uno dei benefit più apprezzati da lavoratori e aziende perché offrono ad entrambi numerosi vantaggi. Ecco quali sono.   I buoni pasto rappresentano uno degli strumenti di welfare aziendale più diffusi. Sono infatti moltissime le imprese che scelgono di offrirli ai propri dipendenti in sostituzione del servizio di mensa. Perché il titolare di un’azienda dovrebbe scegliere di utilizzare uno strumento di questo tipo piuttosto che, ad esempio rimborsare i pasti in busta paga o dare il corrispettivo in denaro in contanti tutti i giorni? Quali sono i vantaggi di cui beneficia un’impresa nel fornire il servizio buoni pasto ai dipendenti? Chiariamo il funzionamento dei buoni pasto e i vantaggi normativi di cui beneficiano dipendenti e imprese, anche alla luce del Decreto n° 122 del 2017, che ne ha modificato i criteri di utilizzo. Chi ha diritto ai buoni pasto? Utilizzo dei buoni pasto: come funziona il servizio sostitutivo di mensa Tutti i vantaggi per dipendenti e aziende Ordinare buoni pasto online? Con Day Shop bastano 4 passaggi!   Chi ha diritto ai buoni pasto? Iniziamo col dire che le aziende non sono obbligate a offrire i buoni pasto ai dipendenti, a meno che tale benefit non sia compreso nei contratti collettivi di categoria. Fatta questa precisazione, vediamo quali lavoratori possono usufruire di questa agevolazione: possono ricevere i buoni pasto tutti i lavoratori dipendenti che ricevano una busta paga, sia che il loro contratto sia a tempo indeterminato, determinato, part-time, o di natura atipica. Ogni lavoratore ha diritto a un buono pasto al giorno per ogni giorno effettivamente lavorato.   Utilizzo dei buoni pasto: come funziona il servizio sostitutivo di mensa? Utilizzare i buoni pasto è davvero molto semplice. Specialmente se si dispone di buoni pasto elettronici, che possono essere gestiti direttamente da un’apposita App. Ogni mese il dipendente riceve un numero di buoni pasto pari al numero di giornate lavorative effettuate nel mese precedente. Il lavoratore può spendere i suoi ticket negli esercizi affiliati, i quali ritirano i buoni come corrispettivo di pagamento per l’acquisto di pasti già pronti o di generi alimentari. Il buono deve essere speso interamente e non dà diritto a resto. Secondo la normativa vigente ogni lavoratore può cumulare fino a un massimo di 8 buoni al giorno.   Tutti i vantaggi per dipendenti e aziende Solitamente, i buoni pasto vengono erogati ai dipendenti dalle aziende che non possono offrire loro un servizio di mensa aziendale, tanto da essere considerati un vero e proprio servizio sostitutivo di mensa. I buoni pasto, tuttavia, non sono l’unica alternativa alla mensa aziendale. Ci sono anche il rimborso delle spese sostenute per i pasti in busta paga e l’indennità sostitutiva di mensa. Queste due opzioni, però, sono spesso accantonate dalle aziende in favore dei buoni pasto e anche i lavoratori preferiscono quest’ultima alternativa. Ma quali sono i motivi per cui i buoni pasto riscuotono tanto successo? Ecco i principali: sostegno al reddito familiare tassazione agevolata aumento del potere d’acquisto deducibilità per le aziende risparmio concreto.   Sostegno al reddito familiare Il buono pasto è un servizio sostitutivo di mensa che rappresenta un sostegno importante al reddito familiare senza che l’azienda incorra in spese accessorie troppo esose. Grazie ad esso, i lavoratori che devono consumare i propri pasti fuori casa per lavoro possono risparmiare sulle spese sostenute per l’acquisto di cibo e destinare maggiori risorse al budget familiare.   Tassazione agevolata La nuova normativa in materia di buoni pasto (Legge di Bilancio 2020) ha stabilito che i ticket siano esenti da tassazione se il loro valore facciale non supera i 4 euro per i buoni cartacei e gli 8 euro per i buoni elettronici. Ciò significa che questo particolare servizio sostitutivo di mensa non concorre a determinare il reddito da lavoro dipendente e non è soggetto al versamento dei contributi. Nel caso un lavoratore riceva dei buoni pasto di importo superiore l’eccedenza viene tassata a norma di legge.   Aumento del potere d’acquisto Quando a un lavoratore viene erogata in busta paga l’indennità di mensa una parte di essa viene erosa dalle tasse e dai contributi, perché l’importo concorre per intero alla formazione del reddito da lavoro dipendente. Se, al posto dell’indennità in denaro il lavoratore riceve i buoni pasto, questi non verranno considerati come reddito da lavoro dipendente e non saranno soggetti a tassazione e oneri previdenziali. Ciò vuol dire che il lavoratore potrà disporre dell’intera somma ricevuta dal datore di lavoro.   Deducibilità per le aziende Un’azienda che sceglie di acquistare buoni pasto per i propri dipendenti ha il vantaggio di fornire un servizio che è totalmente deducibile e risparmiare, quindi, sui costi di gestione del personale. L’unico onere che deve sostenere è l’IVA agevolata al 4%, che è detraibile per intero (l’aliquota IVA è al 10% se ad acquistare i buoni pasto sono liberi professionisti, titolari d’azienda e soci, imprese individuali). Le agevolazioni fiscali per le aziende, però, non si fermano alla detraibilità dell’IVA. Le imprese possono dedurre dalle tasse l’intero importo speso per l’acquisto dei buoni pasto ai dipendenti. I casi in cui è ammessa questa agevolazione sono due: se l’azienda eroga i buoni pasto per rispettare i vincoli del contratto collettivo di settore; quando un’impresa decide di erogare i buoni su base volontaria alla totalità dei dipendenti o a una categoria omogenea di lavoratori.   Ecco alcuni dei riferimenti normativi che regolamentano l’esenzione dalla tassazione dei buoni pasto: DL 112/2008, art. 83, comma 28 bis, per aliquota IVA agevolata al 4%; Circolare Ministeriale 6/E del 3/3/2009, legge per la deducibilità; legge 133/2008, che modifica l’art. 19 bis 1 del DPR 633/72 dal 1/9/2008 per la detraibilità dell’IVA anche sui buoni pasto elettronici.   Risparmio concreto Sul sito ufficiale Day Gruppo Up è possibile effettuare una comparazione della spesa del buono pasto con il rimborso in busta paga in base al numero di dipendenti e al valore scelto. Nella tabella che trovi di seguito, puoi vedere un esempio del risparmio che ottengono sia l’azienda che i dipendenti scegliendo i buoni pasto: Buono Pasto Elettronico Denaro in Busta Paga Valore del buono pasto/somma erogata in busta paga €8 €8 INPS a carico dell’azienda (circa i 30%) €0,00 €2,40 INPS a carico del dipendente (9,19%) €0,00 €0,74 TFR, rateo 13ma, rateo 14ma (a carico dell’azienda) €0,00 €1,93 Irap 3,9% (a carico dell’azienda) €0,00 €0,48 Irpef dipendente (aliquota 23%) €0,00 €1,96 Irpef dipendente (aliquota 27%) dovuta solo in caso l’importo del buono pasto superi il valore facciale di €8, come previsto dall’articolo 51 del TUIR €0,00 €0,00 Numero buoni erogati al dipendente all’anno 220 220 Costo aziendale annuo €1760 €2817,46 Importo spendibile dal lavoratore €8 €5,30   Come puoi vedere, buoni pasto rappresentano la soluzione ideale per erogare degli incentivi ai collaboratori senza che queste agevolazioni pesino troppo sulle casse dell’azienda.   Ordinare buoni pasto online? Con Day Shop bastano 4 passaggi! Acquistare i buoni pasto da una società emittente è molto semplice. Lo si può fare anche in autonomia. Con Up Day si può sperimentare il servizio Day Buoni Pasto direttamente tramite un acquisto sul sito e-commerce Dayshop. E’ pratico, sicuro e veloce. Dayshop è il primo store virtuale per questo tipo di servizi, nato nel 2007. Ti basta seguire quattro semplici step per ordinare i tuoi buoni pasto; una volta completato l’ordine, li riceverai in pochi giorni.
Lavoropiù riders
Aprile 19, 2021
News

Up Day sostiene il progetto che rispetta i diritti dei lavoratori!

Up Day sostiene un nuovo progetto dedicato al food delivery avviato da Lavoropiù, un'idea per proporre un’alternativa sostenibile agli attuali modelli di business. Stiamo parlando del progetto “go riders!”, un servizio di consegna a domicilio che coinvolge tutta l’area della città metropolitana di Bologna. Affidarsi al servizio di consegna a domicilio di Lavoropiù significa accedere ad una soluzione realizzata su misura, che consente di intercettare le esigenze di un pubblico notevolmente più ampio, unendo all’incremento del fatturato, il sostegno a un progetto dal forte valore etico e sociale. Lavoropiù intende promuovere un’idea di consegna a domicilio differente, avvalendosi del supporto di lavoratori a cui sono riconosciute: dignità professionale, garanzia retributiva e sindacale, tutela assicurativa e previdenziale. Progetti in linea con i valori di Up Day I progetti pensati e creati da Lavoropiù sono in linea con i valori di Up Day. Mettiamo al centro le persone, la dignità e il benessere sul lavoro, promuovendo l’instaurarsi di relazioni virtuose tra azienda e professionista, con l’obiettivo di favorire il match tra domanda e offerta attraverso un approccio umano e inclusivo. Fare impresa significa, non solo per favorirne lo sviluppo economico, ma promuoverne con ogni mezzo il benessere sociale e culturale. Chi è Lavoropiù Lavoropiù è un'agenzia per il Lavoro con capitale interamente italiano e con più di 80 sedi tra filiali e divisioni specializzate presenti in 6 Regioni italiane – Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto – e all’estero – Regno Unito, Cina e Brasile. Con un cuore pulsante nella città di Bologna, porta l'impresa nei territori in cui opera, stringendo legami duraturi con le comunità locali e sostenendo i valori dello sport, della cultura, della sostenibilità e dell’inclusione. Per maggiori vai su www.lavoropiu.it
PUPA Milano e Cadhoc
Marzo 22, 2021
News

PUPA Milano da oggi partner Cadhoc

Creatività, design, tendenza e bellezza da oggi sul portale di conversione clickandbuy.cadhoc.it grazie al nostro nuovo partner PUPA Milano! Linea di make up, cofanetti, prodotti per il trattamento viso e corpo, puoi scegliere come coccolarti semplicemente convertendo il tuo buono shopping Cadhoc sulla nostra piattaforma. ClickAndBuy è lo strumento gratuito a disposizione di tutti coloro a cui sono stati consegnati buoni Cadhoc. Tramite il portale è possibile moltiplicare le occasioni di utilizzo del buono shopping scegliendo una delle soluzioni a disposizione, tra e-commerce, servizi e gift card di importanti brand di negozi. Se la tua azienda ti ha omaggiato con i buoni regalo Cadhoc puoi trasformare il valore dei voucher in un coupon valido per i tuoi acquisti sullo shopping online ufficiale di PUPA , dove trovi una gamma completa di prodotti per il make up e la cura della pelle, oltre a tantissime trousse e idee regalo. Il coupon è utilizzabile esclusivamente sullo store online di PUPA. Inoltre nella sezione Promo della app di buoni Pasto “Buoni Up Day” trovi un codice promozionale per uno sconto esclusivo del 30% utilizzabile su www.pupa.it valido fino alla fine dell’anno. MI HANNO DATO DEI BUONI CADHOC. E ADESSO? Cadhoc è utilizzato come fringe benefit. Le aziende utilizzano questo importante benefit come omaggio per i lavoratori o come contributo welfare sotto forma di flexible benefit. Chi riceve i buoni shopping può scegliere di spenderli direttamente presso 17.000 partner fisici. Oppure può digitalizzare i buoni e utilizzarne il valore per acquistare una delle soluzioni proposte da ClickAndBuy. UTILIZZO DI CADHOC IN NEGOZIO L’utilizzo presso i negozi fisici è facile e intuitivo. Si sceglie cosa acquistare e poi in cassa si mostrano i buoni Cadhoc. Saranno usati come titolo di pagamento per il valore indicato previa apposizione di firma e data. Il negoziante ritirerà il buono e il gioco è fatto. Attenzione che Cadhoc non dà diritto a resto e la cifra eccedente può essere colmata con le modalità tradizionali (contanti, bancomat, carta di credito). UTILIZZO DI CADHOC ONLINE Il tuo portale di riferimento è ClickAndBuy. Qui puoi trasformare i tuoi voucher. È tutto gratuito, non è previsto alcun costo aggiuntivo né a carico dell’azienda che fornisce il fringe benefit Cadhoc, né per chi lo riceve. L’utilizzatore deve creare innanzitutto un account (solo la prima volta). Vengono richiesti i dati principali e una ma alla quale saranno inviati i ticket dopo la trasformazione. A questo punto si può iniziare a digitalizzare il primo buono. Bisogna rimuovere l’etichetta sul voucher cartaceo. Attenzione, da questa operazione non si torna indietro: se viene rimossa non è più possibile spendere direttamente il cadhoc in un negozio fisico. Ora puoi iniziare la conversione inserendo negli appositi campi i codici segreti e i numeri di serie di ogni buono fringe benefit Cadhoc. I buoni dematerializzati vengono convertiti in credito a disposizione, che resta disponibile sull’account fino a quando non viene scelto il o i partner tra quelli a disposizione o alla scadenza indicata. In base alle specifiche del partner online può cambiare la modalità di trasformazione. ASSISTENZA Cadhoc offre assistenza agli utilizzatori tramite Numero Verde. Dal lunedì al venerdì 8:30-17:30 orario continuato. Numero verde: 800004191
Buoni pasto al mese spettanze
Marzo 09, 2021
Buoni Pasto

Quanti buoni pasto ti spettano al mese?

A quanti buoni pasto ha diritto un lavoratore ogni mese? Quanti ne può ricevere al giorno? Leggi la nostra guida e trova le risposte a queste e altre domande sui buoni pasto. Le aziende non sono obbligate dalla legge a fornire un servizio di mensa ai dipendenti. Spesso, tuttavia, tale obbligo è compreso nei contratti collettivi di categoria, oppure è l’azienda stessa che sceglie di offrirlo come benefit ai propri collaboratori. In molti casi, quando non c’è una mensa aziendale vera e propria, il datore di lavoro decide di offrire ai dipendenti un’indennità in busta paga o, più spesso, i buoni pasto: dei ticket cartacei o elettronici che rappresentano un’indennità sostitutiva di mensa. Ogni lavoratore riceve tutti i mesi un certo numero di buoni pasto, che può spendere nei locali convenzionati per acquistare dei pasti già pronti, ma anche in negozi e supermercati per acquistare generi alimentari. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa pratica: Quanti buoni pasto al mese? Quanti buoni pasto al giorno? A quanto ammontano i buoni pasto? Quanti buoni pasto si possono accumulare? Quanti buoni pasto si possono spendere contemporaneamente? Come gestire i buoni pasto Up Day con il portale e la App dedicati   Quanti buoni pasto al mese? La quantità di buoni pasto che riceve un lavoratore ogni mese non è fissa, ma dipende dal numero di giorni che ha un mese e dai giorni effettivi di lavoro svolti. Il numero di buoni pasto che spettano ogni mese ai dipendenti di un’azienda viene infatti calcolato in base ai giorni di lavoro effettivi che hanno svolto nel mese precedente. Di seguito un esempio sui mesi di febbraio e marzo. MESE GIORNI DEL MESE GIORNI DI LAVORO SVOLTI BUONI PASTO DOVUTI FEBBRAIO 28 19 (+ 1 di ferie) 19 MARZO 31 23 23     Quanti buoni pasto al giorno? Ogni lavoratore ha diritto a un buono pasto per ogni giornata lavorativa svolta. Ciò vuol dire che non può ricevere più di un buono pasto al giorno e questo buono sarà esente da tassazione fino all’importo massimo stabilito dalla legge. Nel caso in cui i buoni pasto vengano erogati da un’azienda ai propri collaboratori anche nelle giornate non lavorative, essi sono interamente soggetti a tassazione. Il ticket giornaliero spetta anche in quei casi in cui la pausa pranzo non sia prevista, purché l’erogazione dei buoni pasto sia compresa nella contrattazione collettiva di settore o sia estesa a una categoria omogenea di lavoratori. Anche le lavoratrici che usufruiscono della maternità obbligatoria, della maternità anticipata e dei congedi per allattamento hanno comunque diritto al buono pasto. Anche in questo caso, i buoni non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente se il loro valore non supera i limiti fissati dalla normativa.   A quanto ammontano i buoni pasto? L’importo minimo di un buono pasto è di 2 euro, mentre l’importo massimo è di 15 euro. Solitamente, le aziende erogano ai propri dipendenti buoni di un valore facciale compreso tra 5 e 10 euro. La nuova normativa fiscale (Legge di Bilancio 2020), volta ad incentivare l’uso degli strumenti elettronici, prevede che i buoni pasto cartacei non concorrano alla formazione del reddito da lavoro dipendente e siano esenti dal versamento dei contributi INPS fino a un importo massimo di 4 euro a buono. Per i buoni pasto elettronici, tale soglia di esenzione è innalzata a 8 euro.   Quanti buoni pasto si possono accumulare? Prima di vedere quanti buoni pasto si possono accumulare, è importante fare una distinzione tra i termini accumulare e cumulare. Queste due parole hanno un significato simile ma nel caso dei buoni pasto esse non sono interscambiabili. Questo perché non c’è un limite al numero di buoni pasto che si possono accumulare, se non quello imposto dalla data di scadenza degli stessi. Data che, solitamente, coincide con la fine dell’anno solare. Esiste, invece, un limite alla cumulabilità dei buoni.   Quanti buoni pasto si possono spendere contemporaneamente? Cumulare i buoni pasto significa utilizzarne più di uno contemporaneamente. La legge stabilisce un limite ben preciso per quanto riguarda il numero di buoni pasto che si possono spendere contemporaneamente.  Limite che è fissato a 8 buoni pasto per ogni acquisto. Tra le limitazioni che riguardano i buoni pasto ci sono anche il divieto di cederli ad altri (regola che vale anche per i familiari del lavoratore che riceve il buono) e di convertirli in denaro. I buoni pasto possono essere utilizzati sia nei giorni lavorativi, sia nei giorni non lavorativi, ma solo per acquistare generi alimentari. Vale anche la pena ricordare che il buono pasto deve essere speso per il suo intero valore facciale, in quanto non dà diritto al resto. Ciò significa che non sempre è conveniente spendere più di un ticket contemporaneamente. Facciamo qualche esempio pratico per capire come spendere i buoni pasto. Il primo esempio riguarda l’utilizzo dei buoni pasto durante la pausa pranzo. Mettiamo il caso che un lavoratore riceva dall’azienda dei buoni dal valore facciale di 6,50 euro e decida di pranzare in un ristorante, spendendo 10,50 euro. In questo caso, il lavoratore pagherà una parte del pasto con il buono e la restante in contanti poiché, utilizzando due buoni, non avrebbe diritto al resto di 2,50 euro. Lo stesso lavoratore può anche decidere di conservare i buoni per la spesa settimanale. Poniamo il caso che acquisti generi alimentari per un valore di 40 euro. In questo caso potrà utilizzare per il pagamento fino a 6 buoni pasto da 6,50 euro e dovrà spendere solo 1 euro in contanti.   Come gestire i buoni pasto Up Day con il portale e la App dedicati Gestire i tuoi buoni pasto Up Day è facilissimo, grazie al portale e alla App dedicati agli utilizzatori. Da qui potrai facilmente monitorare la quantità di buoni pasto che viene caricata ogni mese sulla tua card e sapere quanti sono i ticket a tua disposizione. La App ti offre anche l’opportunità di trasferire sul cloud i buoni pasto elettronici caricati sulla card, così da poter fare acquisti direttamente online presso i partner convenzionati e di pagare nei negozi fisici utilizzando il Codice e il QR Code.
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