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Buono pasto elettronici come utilizzarli
Giugno 06, 2022
Buoni Pasto

Buoni Pasto Elettronici: ecco come si usano

I buoni pasto elettronici rappresentano l’evoluzione dei buoni cartacei. Vengono caricati su una card elettronica e possono essere utilizzati esattamente nello stesso modo dei ticket classici. Ecco una pratica guida sui buoni pasto elettronici, per aiutarti a capire come funzionano e come si usano. I buoni pasto elettronici sono l’alternativa pratica e conveniente ai buoni pasto cartacei: sicuri, facili da usare, sono spendibili in tutti gli esercizi convenzionati che li accettano come metodo di pagamento. Scopri tutto quello che c’è da sapere sui buoni pasto elettronici. Cosa sono i buoni pasto elettronici? Buoni pasto elettronici: qual è il trattamento fiscale? Come funzionano i buoni pasto elettronici? Come si ricaricano i buoni pasto elettronici? Come attivare i buoni pasto elettronici? Per gli esercizi commerciali: come accettare i buoni pasto elettronici? Cosa sono i buoni pasto elettronici? Spesso le aziende, per migliorare le politiche di welfare aziendale, offrono ai dipendenti tutta una serie di benefit che risultano vantaggiosi sia per le imprese stesse, sia per i dipendenti. Uno dei benefit più diffusi, insieme al telefono e all’auto aziendale, è rappresentato dai buoni pasto: un vero e proprio servizio sostitutivo di mensa che viene erogato ai lavoratori che si trovano a mangiare spesso fuori casa a causa del lavoro. Fin dalla loro comparsa, i buoni pasto sono stati erogati al dipendente sotto forma di voucher numerati raccolti in carnet. L’uso sempre più diffuso della moneta elettronica, la necessità di sprecare meno carta e la maggiore praticità delle carte elettroniche hanno portato, negli anni, a un’evoluzione questo strumento di pagamento. Così i buoni pasto cartacei sono diventati elettronici. I buoni pasto elettronici, quindi, sono dei buoni pasto dematerializzati, che funzionano nella stessa maniera e possono essere usati nello stesso modo dei buoni cartacei. Oggi, sono sempre di più le aziende che, per andare incontro alle esigenze aziendali e dei lavoratori, scelgono di abbandonare i ticket cartacei per offrire ai propri dipendenti quelli elettronici. Si tratta, infatti, di una soluzione che offre maggiori vantaggi rispetto a questi ultimi, dai costi di acquisto e di gestione alle tasse. Il loro utilizzo è regolamentato dalla stessa normativa che regolamenta l’uso dei buoni pasto cartacei: il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n°122 del 2017. Differenza tra buoni pasto elettronici e buoni cartacei Anche se il principio di funzionamento dei buoni pasto elettronici è lo stesso dei cartacei, ci sono comunque delle differenze tra i due mezzi di pagamento. Vediamo quali sono le principali: i buoni pasto elettronici vengono caricati su una carta elettronica con microchip o banda magnetica, invece di essere raccolti in carnet; la soglia di esenzione dalla tassazione retributiva e contributiva è più alta rispetto a quella fissata per i cartacei; con i buoni pasto elettronici si può tenere traccia delle spese e dei pagamenti effettuati con questi ultimi; il datore di lavoro può decidere di limitare l’utilizzo dei buoni pasto elettronici che hanno la funzione di mensa aziendale diffusa (ad esempio, potrebbe ridurre la soglia di cumulabilità, oppure limitarne l’uso alle sole giornate lavorative); in caso di smarrimento della card su cui sono caricati i buoni, è possibile bloccarla, richiederne una nuova e recuperare tutti i buoni pasto perduti. Quello che rimane uguale, invece, rispetto ai buoni cartacei è: il numero di buoni erogato mensilmente, che dipende sempre dai giorni effettivamente lavorati dal dipendente; la possibilità di cumularli: come per i buoni cartacei, anche i buoni elettronici sono cumulabili fino a un massimo di 8 ticket al giorno; la possibilità di utilizzarli presso qualsiasi esercizio commerciale convenzionato per acquistare pasti già pronti da consumare; il fatto che, per il lavoratore,  non ci sia un limite di spesa, se non quello dato dal numero di buoni cumulabili; il divieto di utilizzo della card da parte di persone diverse dal titolare; il divieto di convertire il buono digitale in denaro contante. Alcune delle maggiori differenze tra buoni pasto elettronici e cartacei rappresentano anche alcuni dei vantaggi dell’uso dei primi rispetto all’impiego dei secondi: se i buoni pasto cartacei hanno una soglia di esenzione dal reddito imponibile di soli 4 euro, quelli elettronici non concorrono alla formazione del reddito fino a che non superano gli 8 euro a ticket. Ciò significa ottenere un risparmio notevole, anche rispetto al versamento dei buoni pasto direttamente in busta paga, e avere a disposizione buoni che garantiscono un maggiore potere d’acquisto. Inoltre i ticket elettronici non si deteriorano e sono meno soggetti a furti e smarrimenti. Buoni pasto elettronici: qual è il trattamento fiscale? I buoni pasto elettronici sono soggetti allo stesso trattamento fiscale dei ticket restaurant cartacei. Ciò significa che, come i buoni pasto cartacei, vengono considerati fringe benefit e tassati allo stesso modo. Cosa significa questo? Significa che hanno diritto all’esenzione fiscale fino al tetto massimo stabilito dalla legge, che per i buoni pasto elettronici è stata fissata dalla Legge di Bilancio 2020 a 8 euro. Questo vuol dire che un lavoratore dipendente che riceva dal datore di lavoro buoni pasto di importo inferiore agli 8 euro non dovrà pagare le tasse né versare i contributi previdenziali. L’adozione dei buoni pasto elettronici comporta vantaggi e agevolazioni fiscali anche per l’azienda, non solo per i suoi collaboratori. Come accade per i lavoratori, infatti, anche per il datore di lavoro i buoni elettronici sono esentasse fino alla soglia di 8 euro a ticket e non dovrà versare né INPS, né IRAP. Per le aziende che erogano ai collaboratori i buoni pasto elettronici alla totalità dei lavoratori o a una categoria omogenea degli stessi, anche per rispettare gli accordi stabiliti dal CCNL e dalla contrattazione coi sindacati, gli importi spesi per acquistarli sono deducibili al 100%. Un altro vantaggio per le imprese è l’IVA agevolata al 4% sul loro acquisto. Come funzionano i buoni pasto elettronici? Il funzionamento dei buoni pasto elettronici è estremamente semplice. Più semplice, forse, rispetto all’utilizzo dei buoni cartacei. Per usarli, infatti, non serve staccarli dal blocchetto e firmarli: al momento di pagare, basta consegnare la propria carta elettronica all’esercente, che la inserirà nell’apposito POS e scalerà l’importo dovuto. A pagamento avvenuto, il POS rilascia uno scontrino su cui è indicato lo stato della transazione (se è andata o meno a buon fine), il valore dei buoni utilizzati e il numero di buoni residui. Nel caso il valore dei buoni spesi sia inferiore all’importo dovuto, sullo scontrino verrà anche registrato il contributo in denaro da versare. Come per gli acquisti fatti con i buoni cartacei, anche quelli effettuati con buoni elettronici non danno diritto a ricevere il resto, se l’importo dei buoni utilizzati supera quello dovuto. Anche con i buoni elettronici si può fare la spesa oppure acquistare pasti già pronti durante la pausa pranzo negli esercizi convenzionati (bar, ristoranti, tavole calde, self- service, gastronomie, supermercati). Tra i prodotti che si possono comprare non ci sono solo i pasti pronti, ma anche generi alimentari di vario tipo. Restano esclusi, solitamente, i prodotti non alimentari e gli alcolici. Grazie alla App Buoni Up Day, è possibile tenere traccia delle spese effettuate con i buoni pasto elettronici, dell’importo ancora disponibile sulla card e generare un codice che permette di pagare presso gli esercenti abilitati senza portarsi dietro la card. Sia la App, che il portale utilizzatori Up Day offrono la possibilità di trovare i locali dove si possono spendere i buoni pasto erogati dalla propria azienda e di sapere se accettano o meno i ticket elettronici. Come si ricaricano i buoni pasto elettronici? Per poterli utilizzare, i buoni pasto elettronici devono essere caricati sull’apposita carta. Ricaricare periodicamente i buoni pasto elettronici è, per l’azienda, molto semplice. Mentre in passato il dipendente riceveva un nuovo carnet di ticket all’inizio di ogni mese, con i buoni pasto elettronici è sufficiente che la card venga usata in uno qualsiasi dei POS abilitati per effettuare l’operazione di ricarica. Ciò sarà possibile solo dopo che il datore di lavoro avrà stabilito la quantità di buoni che spetta al collaboratore, facendo il calcolo dei giorni lavorativi del mese precedente, e avrà caricato l’importo corrispondente sulla carta. Al termine dell’operazione, il POS emetterà uno scontrino in cui viene specificato il numero di buoni caricati sulla card. I POS per i buoni pasto elettronici dove effettuare la ricarica si trovano sia negli esercizi convenzionati, sia negli uffici preposti della propria azienda. Come attivare i buoni pasto elettronici? Le modalità di attivazione dei buoni pasto in formato elettronico coincidono con quelle di ricarica. Dopo che l’azienda ha deciso di erogargli i buoni pasto elettronici, al dipendente viene consegnata una tessera elettronica personale che riporta i seguenti dati: il codice fiscale o la ragione sociale del datore di lavoro e della società emettitrice; il valore facciale espresso nella valuta corrente; il termine di utilizzo (scadenza); un codice identificativo che sostituisce l’obbligo di firma. La card viene consegnata già attiva, ma senza che su di essa siano ancora stati caricati i buoni pasto. Per conoscere lo stato della card, occorre comunque registrarla sul portale o sull’App della società emettitrice, così da avere tutte le informazioni su di essa e sul numero di buoni che si ha diritto a ricevere. Affinché i ticket elettronici vengano caricati sulla nuova card, bisogna poi recarsi presso l’ufficio preposto della propria azienda o presso uno degli esercenti convenzionati e chiedere che venga effettuata l’operazione di ricarica. Per gli esercizi commerciali: come accettare i buoni pasto elettronici? A differenza del buono pasto cartaceo, che può essere accettato dagli esercenti affiliati semplicemente ritirandolo dal cliente al momento del pagamento, per poter accettare i buoni pasto elettronici un esercente deve essere in possesso di uno speciale POS, dedicato solamente a questo tipo di operazione o di un Sistema integrato di lettura alle casse. Dopo aver stipulato il contratto di convenzione con la società emettitrice dei buoni, sarà lei stessa a fornire all’esercizio il terminale per i buoni pasto elettronici. Da qualche anno, grazie ad un accordo raggiunto tra alcune delle società che si occupano di emettere i buoni pasto, con un solo POS è possibile accettare i buoni elettronici non solo di Day, ma anche di altre realtà che operano in questo settore. Una volta in possesso del POS, si potranno accettare con facilità i pagamenti effettuati tramite i buoni pasto: sarà sufficiente inserire la card del cliente all’interno del terminale e selezionare l’importo dovuto per far partire la transazione. I buoni scalati dalla carta saranno immediatamente trasmessi alla società che li emette. Un’operazione molto più snella, rispetto a quella che si effettua per ritirare i buoni cartacei, che per essere validati devono essere inviati alla società emettitrice oppure scansionati uno per uno con l’apposita App.
Assistente virtuale
Luglio 02, 2021
News

Cerchi una soluzione? Ti risponde il nostro Assistente Virtuale Day

Up Day ha introdotto una soluzione semplice ed efficace che, tramite sito web e applicazione mobile, consente ai propri utenti di trovare rapidamente e in autonomia le soluzioni ai loro problemi di assistenza più comuni. Un assistente virtuale che facilita la comunicazione tra azienda e utilizzatori finali del servizio, permettendo una prima scrematura delle richieste di assistenza verso il customer service di Day, in modo da favorire una gestione automatica ed efficiente dei problemi più frequenti e permettere al Customer Care di concentrarsi sulle richieste a maggior valore aggiunto per il cliente. Soluzione Indigo.ai ha realizzato per Up Day un assistente virtuale dotato di Intelligenza Artificiale raggiungibile tramite widget web e applicazione mobile in grado di rispondere alle principali e più comuni richieste di assistenza. Il bot è perfettamente integrato con i sistemi di Up Day: questo gli consente di conoscere in anticipo le informazioni e i problemi dell’utente, offrendo risposte diverse a seconda di chi gli sta scrivendo per un’esperienza completamente personalizzata. Il bot oggi automatizza tutte le operazioni più comuni, come ricercare i locali in cui trascorrere la pausa pranzo, ma anche quelle più complesse come attivare la propria card contenente i buoni pasto o ricevere assistenza per gli acquisti online. Risultati 22k Gli utenti unici che hanno interagito con l’assistente nei primi quattro mesi di attività. 180k Il numero di messaggi scambiati tra bot e utenti nei primi quattro mesi di attività 88% La percentuale di richieste a cui il bot è stato in grado di rispondere.  
Buoni pasto aziendali: due donne a pranzo
Giugno 14, 2021
Buoni Pasto

Buoni pasto aziendali: perché darli ai dipendenti e quali sono i vantaggi per tutti

I buoni pasto sono uno dei benefit più apprezzati da lavoratori e aziende perché offrono ad entrambi numerosi vantaggi. Ecco quali sono. I buoni pasto rappresentano uno degli strumenti di welfare aziendale più diffusi. Sono infatti moltissime le imprese che scelgono di offrirli ai propri dipendenti in sostituzione del servizio di mensa. Perché un’azienda dovrebbe scegliere uno strumento di questo tipo, invece di rimborsare i pasti in busta paga o distribuire un corrispettivo in denaro in contanti ogni giorno? Quali vantaggi comporta per l’impresa offrire questo servizio ai propri dipendenti? Chiariamo il funzionamento dei buoni pasto e i vantaggi normativi di cui beneficiano dipendenti e imprese, anche alla luce del Decreto n° 122 del 2017, che ne ha modificato i criteri di utilizzo. Chi ha diritto ai buoni pasto? Utilizzo dei buoni pasto: come funziona il servizio sostitutivo di mensa Tutti i vantaggi per dipendenti e aziende Ordinare buoni pasto online? Con Day Shop bastano 4 passaggi! Chi ha diritto ai buoni pasto? Iniziamo col dire che le aziende non sono obbligate a offrire i buoni pasto ai dipendenti, a meno che tale benefit non sia compreso nei contratti collettivi di categoria. Fatta questa precisazione, vediamo quali lavoratori possono usufruire di questa agevolazione: possono ricevere i buoni pasto tutti i lavoratori subordinati che ricevano una busta paga, sia che il loro contratto sia a tempo indeterminato, determinato, part-time o di natura atipica. Ogni lavoratore ha diritto a un buono pasto al giorno per ogni giorno effettivamente lavorato, anche in smart working. Utilizzo dei buoni pasto: come funziona il servizio sostitutivo di mensa? Utilizzare i buoni pasto è davvero molto semplice. Specialmente se si dispone di buoni pasto elettronici, che possono essere gestiti direttamente dalla app Buoni Up Day. Ogni mese il dipendente riceve un numero di buoni pasto pari al numero di giornate lavorative effettuate nel mese precedente. Il lavoratore può utilizzare i buoni pasto presso gli esercizi convenzionati, che li accettano come forma di pagamento per pasti pronti o generi alimentari. Il buono va utilizzato per intero e non dà diritto a resto. Secondo la normativa vigente ogni lavoratore può cumulare fino a un massimo di 8 buoni al giorno. Tutti i vantaggi per dipendenti e aziende I buoni pasto vengono solitamente erogati dalle aziende che non dispongono di una mensa interna, tanto da essere considerati un vero e proprio servizio sostitutivo. Non sono però l’unica alternativa: esistono anche il rimborso delle spese per i pasti in busta paga e l’indennità sostitutiva di mensa. Tuttavia, queste opzioni sono spesso trascurate, perché meno vantaggiose sia per le imprese che per i lavoratori, che generalmente preferiscono i buoni pasto. Ma quali sono i motivi per cui i buoni pasto riscuotono tanto successo? Ecco i principali: sostegno al reddito familiare tassazione agevolata aumento del potere d’acquisto deducibilità per le aziende risparmio concreto. Sostegno al reddito familiare Il buono pasto è un servizio sostitutivo di mensa che rappresenta un sostegno importante al reddito familiare senza che l’azienda incorra in spese accessorie troppo esose. Grazie ad esso, i lavoratori che devono consumare i propri pasti fuori casa per lavoro possono risparmiare sulle spese sostenute per l’acquisto di cibo e destinare maggiori risorse al budget familiare. Tassazione agevolata La nuova normativa in materia di buoni pasto (Legge di Bilancio 2020) ha stabilito che i ticket siano esenti da tassazione se il loro valore facciale non supera i 4 euro per i buoni cartacei e gli 8 euro per i buoni elettronici. Ciò significa che questo particolare servizio sostitutivo di mensa non concorre a determinare il reddito da lavoro dipendente e non è soggetto al versamento dei contributi. Nel caso un lavoratore riceva dei buoni pasto di importo superiore l’eccedenza viene tassata a norma di legge. Aumento del potere d’acquisto Se l’indennità sostitutiva di mensa viene erogata in busta paga, è interamente tassata e soggetta a contributi, perché rientra nel reddito da lavoro dipendente. Di conseguenza, una parte dell’importo viene trattenuta sotto forma di imposte e oneri previdenziali. I buoni pasto, invece, non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non sono soggetti né a tasse né a contributi. Il loro valore resta quindi interamente disponibile per il lavoratore. Deducibilità per le aziende Un'azienda che sceglie di acquistare buoni pasto per i propri dipendenti ha il vantaggio di fornire un servizio che è totalmente deducibile e risparmiare, quindi, sui costi di gestione del personale. L’unico onere che deve sostenere è l’IVA agevolata al 4%, che è detraibile per intero (l’aliquota IVA è al 10% se ad acquistare i buoni pasto sono liberi professionisti, titolari d’azienda e soci, imprese individuali). Le agevolazioni fiscali per le aziende, però, non si fermano alla detraibilità dell’IVA. Le imprese possono dedurre dalle tasse l’intero importo speso per l’acquisto dei buoni pasto ai dipendenti. I casi in cui è ammessa questa agevolazione sono due: se l’azienda eroga i buoni pasto per rispettare i vincoli del contratto collettivo di settore; quando un’impresa decide di erogare i buoni su base volontaria alla totalità dei dipendenti o a una categoria omogenea di lavoratori. Ecco alcuni dei riferimenti normativi che regolamentano l’esenzione dalla tassazione dei buoni pasto: DL 112/2008, art. 83, comma 28 bis, per aliquota IVA agevolata al 4%; Circolare Ministeriale 6/E del 3/3/2009, legge per la deducibilità; legge 133/2008, che modifica l’art. 19 bis 1 del DPR 633/72 dal 1/9/2008 per la detraibilità dell’IVA anche sui buoni pasto elettronici. Risparmio concreto Sul sito ufficiale Day è disponibile uno strumento di simulazione che consente di confrontare in modo semplice e chiaro il costo dei buoni pasto rispetto al rimborso in busta paga, in base al numero di dipendenti e al valore erogato. Grazie a questo confronto, è possibile vedere concretamente quanto risparmia l’azienda e quanto riceve effettivamente il lavoratore, evidenziando i vantaggi fiscali e contributivi legati all’uso dei buoni pasto rispetto all’erogazione in denaro. Puoi fare la simulazione direttamente online, al link disponibile sul sito Day. Per dare un’idea: su un buono da 8 euro, il costo annuo per l’azienda può ridursi di oltre 1.000 euro a dipendente rispetto all’equivalente in busta paga, con il lavoratore che ottiene un valore pieno, senza decurtazioni. Tutto questo è gestibile in modo semplice e veloce attraverso il portale dedicato alle aziende, dove in pochi passaggi è possibile ordinare, monitorare e amministrare le soluzioni Day in completa autonomia. Come puoi vedere, buoni pasto rappresentano la soluzione ideale per erogare degli incentivi ai collaboratori senza che queste agevolazioni pesino troppo sulle casse dell’azienda.
Buoni pasto al mese spettanze
Marzo 09, 2021
Buoni Pasto

Quanti buoni pasto ti spettano al mese?

A quanti buoni pasto ha diritto un lavoratore ogni mese? Quanti ne può ricevere al giorno? Leggi la nostra guida e trova le risposte a queste e altre domande sui buoni pasto. Le aziende non sono obbligate dalla legge a fornire un servizio di mensa ai dipendenti. Spesso, tuttavia, tale obbligo è compreso nei contratti collettivi di categoria, oppure è l’azienda stessa che sceglie di offrirlo come benefit ai propri collaboratori. In molti casi, quando non c’è una mensa aziendale vera e propria, il datore di lavoro decide di offrire ai dipendenti un’indennità in busta paga o, più spesso, i buoni pasto: dei ticket cartacei o elettronici che rappresentano un’indennità sostitutiva di mensa. Ogni lavoratore riceve tutti i mesi un certo numero di buoni pasto, che può spendere nei locali convenzionati per acquistare dei pasti già pronti, ma anche in negozi e supermercati per acquistare generi alimentari. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa pratica: Quanti buoni pasto al mese? Quanti buoni pasto al giorno? A quanto ammontano i buoni pasto? Quanti buoni pasto si possono accumulare? Quanti buoni pasto si possono spendere contemporaneamente? Come gestire i buoni pasto Up Day con il portale e la App dedicati Quanti buoni pasto al mese? La quantità di buoni pasto che riceve un lavoratore ogni mese non è fissa, ma dipende dal numero di giorni che ha un mese e dai giorni effettivi di lavoro svolti. Il numero di buoni pasto che spettano ogni mese ai dipendenti di un’azienda viene infatti calcolato in base ai giorni di lavoro effettivi che hanno svolto nel mese precedente. Di seguito un esempio sui mesi di febbraio e marzo. MESE GIORNI DEL MESE GIORNI DI LAVORO SVOLTI BUONI PASTO DOVUTI FEBBRAIO 28 19 (+ 1 di ferie) 19 MARZO 31 23 23 Quanti buoni pasto al giorno? Ogni lavoratore ha diritto a un buono pasto per ogni giornata lavorativa svolta. Ciò vuol dire che non può ricevere più di un buono pasto al giorno e questo buono sarà esente da tassazione fino all’importo massimo stabilito dalla legge. Nel caso in cui i buoni pasto vengano erogati da un’azienda ai propri collaboratori anche nelle giornate non lavorative, essi sono interamente soggetti a tassazione. Il ticket giornaliero spetta anche in quei casi in cui la pausa pranzo non sia prevista, purché l’erogazione dei buoni pasto sia compresa nella contrattazione collettiva di settore o sia estesa a una categoria omogenea di lavoratori. Anche le lavoratrici che usufruiscono della maternità obbligatoria, della maternità anticipata e dei congedi per allattamento hanno comunque diritto al buono pasto. Anche in questo caso, i buoni non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente se il loro valore non supera i limiti fissati dalla normativa. A quanto ammontano i buoni pasto? L’importo minimo di un buono pasto è di 2 euro, mentre l’importo massimo è di 15 euro. Solitamente, le aziende erogano ai propri dipendenti buoni di un valore facciale compreso tra 5 e 10 euro. La nuova normativa fiscale (Legge di Bilancio 2020), volta ad incentivare l’uso degli strumenti elettronici, prevede che i buoni pasto cartacei non concorrano alla formazione del reddito da lavoro dipendente e siano esenti dal versamento dei contributi INPS fino a un importo massimo di 4 euro a buono. Per i buoni pasto elettronici, tale soglia di esenzione è innalzata a 8 euro. Quanti buoni pasto si possono accumulare? Prima di vedere quanti buoni pasto si possono accumulare, è importante fare una distinzione tra i termini accumulare e cumulare. Queste due parole hanno un significato simile ma nel caso dei buoni pasto esse non sono interscambiabili. Questo perché non c’è un limite al numero di buoni pasto che si possono accumulare, se non quello imposto dalla data di scadenza degli stessi. Data che, solitamente, coincide con la fine dell’anno solare. Esiste, invece, un limite alla cumulabilità dei buoni. Quanti buoni pasto si possono spendere contemporaneamente? Cumulare i buoni pasto significa utilizzarne più di uno contemporaneamente. La legge stabilisce un limite ben preciso per quanto riguarda il numero di buoni pasto che si possono spendere contemporaneamente.  Limite che è fissato a 8 buoni pasto per ogni acquisto. Tra le limitazioni che riguardano i buoni pasto ci sono anche il divieto di cederli ad altri (regola che vale anche per i familiari del lavoratore che riceve il buono) e di convertirli in denaro. I buoni pasto possono essere utilizzati sia nei giorni lavorativi, sia nei giorni non lavorativi, ma solo per acquistare generi alimentari. Vale anche la pena ricordare che il buono pasto deve essere speso per il suo intero valore facciale, in quanto non dà diritto al resto. Ciò significa che non sempre è conveniente spendere più di un ticket contemporaneamente. Facciamo qualche esempio pratico per capire come spendere i buoni pasto. Il primo esempio riguarda l’utilizzo dei buoni pasto durante la pausa pranzo. Mettiamo il caso che un lavoratore riceva dall’azienda dei buoni dal valore facciale di 6,50 euro e decida di pranzare in un ristorante, spendendo 10,50 euro. In questo caso, il lavoratore pagherà una parte del pasto con il buono e la restante in contanti poiché, utilizzando due buoni, non avrebbe diritto al resto di 2,50 euro. Lo stesso lavoratore può anche decidere di conservare i buoni per la spesa settimanale. Poniamo il caso che acquisti generi alimentari per un valore di 40 euro. In questo caso potrà utilizzare per il pagamento fino a 6 buoni pasto da 6,50 euro e dovrà spendere solo 1 euro in contanti. Come gestire i buoni pasto Up Day con il portale e la App dedicati Gestire i tuoi buoni pasto Up Day è facilissimo, grazie al portale e alla App dedicati agli utilizzatori. Da qui potrai facilmente monitorare la quantità di buoni pasto che viene caricata ogni mese sulla tua card e sapere quanti sono i ticket a tua disposizione. La App ti offre anche l’opportunità di trasferire sul cloud i buoni pasto elettronici caricati sulla card, così da poter fare acquisti direttamente online presso i partner convenzionati e di pagare nei negozi fisici utilizzando il Codice e il QR Code.
La dematerializzazione dei buoni pasto
Luglio 09, 2020
Buoni Pasto

Dematerializzazione dei buoni pasto: cos’è, come funziona e quali sono i benefici

I buoni pasto diventano smart, con il servizio di dematerializzazione offerto dalle società di distribuzione alle attività commerciali affiliate. Ecco quali sono i vantaggi della dematerializzazione dei buoni pasto. Con i servizi di dematerializzazione dei buoni pasto dedicati a ristoranti ed esercenti della piccola e grande distribuzione, accettarli e ottenere il rimborso diventa facile e veloce. Come un click del mouse! Scopri tutte le informazioni sulla dematerializzazione dei buoni pasto. Cosa significa “dematerializzazione dei buoni pasto”? Come funziona praticamente la dematerializzazione? Benefici tecnici della dematerializzazione La dematerializzazione dei buoni pasto è obbligatoria? Cosa significa “dematerializzazione dei buoni pasto”? Dematerializzare significa, letteralmente, sostituire dei documenti cartacei con documenti digitali, con la finalità di renderne più agevole la circolazione e l’utilizzo. I documenti dematerializzati hanno lo stesso valore legale di quelli cartacei, consentono di diminuire gli sprechi di carta e di tempo e di rendere più efficienti le procedure di invio degli stessi. Per essere considerati dematerializzati, i documenti cartacei devono essere distrutti dopo il processo di dematerializzazione. Il termine “dematerializzazione dei buoni pasto” viene usato per indicare quel processo che permette di dematerializzare i buoni pasto cartacei. Infatti, mentre i buoni pasto elettronici sono già dematerializzati e per validarli basta che gli esercenti siano in possesso un POS Day, simile a quello per il pagamento delle carte di credito, il procedimento tradizionale per la validazione e il rimborso dei buoni pasto cartacei risulta più lungo e laborioso. Con gli strumenti per la dematerializzazione dei buoni pasto, invece, basta leggere il codice a barre di cui sono muniti per validarli in tempo reale e inviarli immediatamente alla società emettitrice. Proprio questa semplicità ha fatto sì che, negli ultimi anni, sempre più esercenti convenzionati abbiano deciso di dotarsi dei sistemi di dematerializzazione dei buoni pasto, perché questa operazione comporta numerosi vantaggi per chi accetta i buoni pasto cartacei in pagamento. Benefici della dematerializzazione Oggi sono moltissime le aziende che prevedono l’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti, in sostituzione del servizio di mensa aziendale. Questo tipo di ticket è spendibile in moltissimi esercizi, come ristoranti, negozi di alimentari e supermercati. Gli esercenti che accettano i buoni pasto in pagamento, specialmente se ne ricevono tanti, non possono che trarre beneficio da un sistema di validazione dei ticket più veloce e snello. La dematerializzazione dei buoni pasto cartacei comporta numerosi benefici per gli esercenti affiliati che li accettano in pagamento. Ecco quali sono i principali vantaggi per chi decide di passare a questa modalità di validazione dei ticket: si può controllare in tempo reale la validità dei buoni pasto cartacei, annullando quasi del tutto il rischio di accettare ticket già usati, contraffatti oppure scaduti; non è più necessario inviare i buoni originali alla società emettitrice, perché le codeline sono trasmesse online, in tutta sicurezza dalla piattaforma telematica Dayclick ; non serve più far firmare i buoni pasto ai titolari, né timbrarli; i costi di spedizione e i rischi legati al trasporto, nonché quelli di custodire i buoni in cassa, vengono azzerati; non si devono più trascorrere ore e ore ad eseguire complicati conteggi, suscettibili di errori, per sapere a quanto ammonta il rimborso dei buoni pasto accettati; si ha subito la certezza che i buoni pasto inviati in maniera telematica saranno quelli effettivamente rimborsati, senza che ci siano più discrepanze tra il numero di buoni conteggiati dall’esercente e quelli ricevuti dagli emettitori; grazie alla scansione digitale dei buoni pasto, la fattura elettronica viene emessa immediatamente; sia che l’esercente decida di utilizzare lo scanner, sia che decida di servirsi dell’App, la fattura viene saldata entro 8 giorni dall’emissione. La dematerializzazione dei buoni pasto è obbligatoria? Iniziamo subito col dire che la dematerializzazione dei buoni pasto non è obbligatoria. Tuttavia, con l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, alcune società che si occupano di emettere i buoni pasto hanno deciso di obbligare gli esercenti affiliati ai loro programmi a dematerializzare i buoni, per semplificare il processo di emissione della fattura. Day continua a validare i buoni pasto cartacei anche in maniera tradizionale e offre agli esercenti affiliati al suo programma la possibilità di continuare a conteggiare manualmente e spedire i buoni pasto cartacei grazie al servizio Pagosubito. Con Pagosubito, l’esercente ha la possibilità di inviare i buoni pasto accettati ad uno dei punti di raccolta (ce ne sono in tutta Italia) attraverso una modalità di spedizione sicura e tracciabile. Anche in questo caso, il pagamento della fattura è garantito in soli 8 giorni. Inoltre, Day mette a disposizione dei suoi affiliati la possibilità di calcolare direttamente dal sito il valore dei buoni pasto ritirati, di verificare la valildità delle codeline e di richiedere il codice Parter Day. Come funziona praticamente la dematerializzazione? Esistono due diversi sistemi per dematerializzare i buoni pasto cartacei che i lavoratori dipendenti utilizzano durante la pausa pranzo per pagare i pasti: lo scanner da collegare al PC o al POS; la App Dayclick. Grazie alla tecnologia che Day mette a disposizione degli esercizi affiliati, la gestione dei buoni cartacei diventa facile e veloce; in più si ottiene subito la fattura pronta per il pagamento e non si devono più inviare gli originali agli emettitori. Dematerializzazione con scanner collegato al pc o al POS Vediamo come funziona praticamente il sistema di dematerializzazione dei buoni pasto che prevede l’uso dello scanner collegato al POS o al pc. Per prima cosa, il negoziante deve munirsi di un lettore di codici fornito da Day, che è lo strumento che consente di dematerializzare i buoni. Il lettore deve poi essere collegato al POS Day. Quando arriva un cliente che decide di pagare il proprio pasto o gli acquisti effettuati con i buoni pasto cartacei, l’affiliato, servendosi dello scanner, procede alla lettura del codice a barre stampato sul buono. Immediatamente, il POS trasmette alla società emettitrice il codice del buono, e ne verifica in tempo reale la validità. Se il ticket non è scaduto e non è mai stato utilizzato prima, il POS lo convalida. Se il cliente è in possesso di più buoni cartacei, l’esercente deve ripetere l’operazione con tutti i ticket (ricordiamo che è possibile accettarne un massimo di 8). Quando tutti i buoni cartacei saranno stati validati, è sufficiente indicare il numero progressivo di fatturazione e la data per ottenere immediatamente la fattura di rimborso, che viene inviata a Day in tempo reale, già pronta per il pagamento. Gli esercenti che non sono in possesso del POS, potranno collegare lo scanner al pc. In questo caso, per poter procedere alla validazione dei buoni pasto e all’emissione della fattura, l’affiliato deve prima registrarsi su affiliatiday.it e accedere all’area riservata. Nel momento in cui arriva un cliente che desidera pagare con dei buoni pasto cartacei, l’esercente accede all’area del sito dedicata alla validazione dei ticket e scannerizza il codice presente sul buono. Subito, sullo schermo appariranno tutti i dati relativi al buono pasto scannerizzato, compreso se sia o meno valido. Nel caso si commetta un errore, è possibile anche stornare i buoni già scannerizzati. Il negoziante procede alla validazione di tutti i buoni pasto, poi accede alla sezione del sito dedicata alla fatturazione, inserisce numero e data della fattura e procede all’emissione del documento. Una volta emessa la fattura, l’affiliato ha la responsabilità di distruggere i buoni pasto già dematerializzati. Dematerializzazione con App Dayclick Gli utilizzatori del servizio di dematerializzazione dei buoni pasto cartacei possono anche servirsi dell’App Dayclick per smartphone, una soluzione alternativa allo scanner per computer e POS, che è possibile impiegare per scannerizzare i ticket e visualizzare e gestire le transazioni e le fatture già emesse. Usare l’App Dayclick è estremamente semplice: servendosi della fotocamera del cellulare, l’affiliato può scannerizzare i codici a barre presenti sui buoni spesi dai clienti. Come con il POS e il pc, potrà verificare la validità dei buoni ed emettere la fattura in tempo reale. I partner Day che usufruiscono del servizio di dematerializzazione dei buoni pasto possono anche decidere di spenderli sul sito daymarket.it e fare la spesa online per il proprio esercizio commerciale.
Paga con i Buoni Pasto dalla App con la scansione del QR Code
Luglio 02, 2020
Buoni Pasto

Nuova app “Buoni Up Day” e nuovo portale

Dal 15 luglio 2020 la app “ UP Day tronic” e il portale di gestione del buono pasto elettronico cede il passo alla nuova versione “Buoni Up Day “già attiva, pensata e studiata per migliorarne la fruizione da parte degli utilizzatori.   Buoni Up Day è la nuova applicazione per il mobile payment che permette a utilizzatori, clienti e partner di accedere a tutti i servizi in modo semplice e sicuro. L’app, disponibile negli store in versione iOS e Android è utilizzabile in tutta Italia e costituisce la versione 2.0 della precedente. Ha il duplice obiettivo di rendere più pratica la gestione da parte delle aziende e più immediata la fruizione per gli utilizzatori che godono di una customer experience arricchita: contenuti e struttura di navigazione sono infatti maggiormente pratici e user friendly, rendendo accessibili tutti i servizi offerti dall’azienda grazie a un semplice tocco sullo schermo dello smartphone. Si spegne la app "UP Day Tronic" A partire dal 15 luglio 2020 non sarà più possibile accedere alla app “UP Day tronic” e al portale di gestione del buono pasto elettronico utilizzati fino a questo momento. Per accedere quindi alla App e al portale sarà necessario effettuare una nuova registrazione, associare la propria card e scoprire tutte le funzioni per monitorare e gestire i propri buoni in modo semplice e sicuro. Scarica la nuova app o accedi al portale E’ possibile scaricare la app dallo store “Buoni Up Day” e per chi preferisce navigare da pc può accedere direttamente al Portale dedicato agli Utilizzatori. Con la versione desktop sarà ancora più semplice avere tutto sotto controllo. Tutte le novità Tante le novità facilmente fruibili nella nuova app: con la funzione "AGGIUNGI PRODOTTO" puoi associare il prodotto Up Day utilizzato, per un’esperienza di navigazione personalizzata. In MAPPA ci sono tutti i locali che accettano i buoni e i filtri aiutano a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono. Inoltre il filtro PAUSA SANA indirizza gli utilizzatori ad un sano stile di vita e ad un’equilibrata alimentazione e promuove gli esercenti che propongono un’offerta gastronomica di qualità. Per ogni locale si possono visualizzare recensioni, foto e info utili fornite da Google. E’ possibile pagare comodamente dal proprio smartphone in pochi click scegliendo di utilizzare il Codice per il POS o scansionando il QR Code. D’ora in avanti pagare la pausa pranzo e monitorare l’andamento dei buoni pasto, sarà facile, immediato e sicuro.  
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